Deiva De Angelis

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Ragazza con fazzoletto rosa, Cagliari, Galleria comunale d'arte

Deiva De Angelis (Perugia, 16 luglio 1884Roma, 24 febbraio 1925[1]) è stata una pittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le notizie biografiche sulla pittrice, soprattutto quelle relative alla nascita e alla giovinezza, sono state sempre incerte e scarse[2]. Un lavoro di ricerca compiuto da alcuni discendenti, ha portato qualche certezza in più, almeno sul suo vero nome e sulle date di nascita e morte. Nata come Deiva Riposati da una famiglia molto povera a Piccione, frazione posta tra Perugia e Gubbio lungo la strada Eugubina a nord-est del capoluogo umbro, si trasferisce a Roma nei primi anni del '900, lavorando prima come fioraia e poi come modella. Legatasi al pittore inglese William Walcot (Odessa 1874 – Londra 1943)[3], compie con lui un viaggio in Europa e si avvia alla pittura. Tornata a Roma, sposa l'avvocato pugliese Alfredo De Angelis dal quale si separa poco tempo dopo, pur conservandone il cognome che continuerà ad usare nelle sue opere fino alla morte. Nell'ambiente artistico romano è però conosciuta anche col cognome materno di Terradura[4]. Viene introdotta negli ambienti culturali romani dal pittore Cipriano Efisio Oppo e partecipa, nel 1913, alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione Romana e alle successive terze e quarte edizioni. Anton Giulio Bragaglia, estimatore e amico della pittrice[5], arriva a definirla un ottimo cervello maschio che dipinge come un uomo e ospita la prima mostra personale di Deiva nella sua Casa d'Arte. Collabora alla rivista d'arte Cronache d'attualità illustrando le liriche di Arturo Onofri nell'opera antologica Arioso. Ammalatasi di cancro, si vede costretta a svendere molte delle sue opere per curarsi (motivo della dispersione di gran parte dei suoi lavori). Si lega sentimentalmente al pittore e illustratore trevigiano Bepi Fabiano, che sposa poco prima di morire.[1] Muore a Roma il 24 febbraio 1925.

Alcune Opere[modifica | modifica wikitesto]

Campagna romana, 1910-1920 ca.
  • Ritratto, 1913
  • Nudo femminile, 1912, olio su tela
  • Contadino, 1915
  • Case, 1915
  • Bottiglia tonda e bricco, 1915
  • Tolette, 1915
  • Paesaggio urbano, 1918
  • Tetti di Roma, 1918, olio su cartone
  • Ciclamini, 1918-1920, olio su cartone
  • Autoritratto, 1922, olio su tela
  • Ritratto di bambino, 1923 olio su tela

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Deiva di Gianluca Sannipoli, Media Video, 2017

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Deiva De Angelis, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Biografia in toponomasticafemminile.com
  3. ^ Scheda di Deiva De Angelis, su scuolaromana.it. URL consultato il 19 aprile 2017.
  4. ^ Documentario di Gianluca Sannipoli, su maggioeugubino.com. URL consultato il 19 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  5. ^ Dipingeva come un uomo in dols.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arioso di Arturo Onofri, Roma, Casa d'arte Bragaglia, 1921
  • Deiva De Angelis di Aldo Di Lea in “Cronache d’Attualità”, n.V, gennaio 1921
  • L’arte di Deiva De Angelis di Anton Giulio Bragaglia in “La Stirpe”, a. III, n.4-5, Roma, aprile-maggio 1925
  • Deiva De Angelis, la pittrice di Via Brunetti cominciò col fare la modella di Franco Cremonese , in “Il Giornale d’Italia”, 15-16 marzo 1960
  • Il complesso di Michelangelo di Simona Weller, Pollenza-Macerata, La Nuovo Foglio editrice, 1976, pp.188-189
  • L’altra metà dell’Avanguardia di Lea Vergine, Roma, Mazzotta editore, 1980, p. 53
  • Deiva De Angelis di Mario Quesada , in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1987, vol. 33, pp.270-272
  • Artiste. Dall’impressionismo al nuovo millennio di Martina Corgnati, Milano, Bruno Mondadori, 2004
  • Deiva De Angelis: 1885-1925 una "fauve" a Roma di Duccio Trombadori, Francesca Romana Morelli, Lucia Fusco, Roma, Nuova Galleria Campo dei Fiori, 2005
  • Artiste a Roma nella prima metà del ‘900 di Pier Paolo Pancotto, Roma, Palombi Editori, 2006
  • Deiva De Angelis: Volo di una falena di Lucia Fusco, in Nuova Informazione, Lt., A. XXII, n. 11, pp. 272-274, Novembre 2016
  • Deiva, il volo di una falena di Lucia Fusco, 2017
  • Deiva: la falena "fauve" di Lucia Fusco, in Nuova Informazione, Lt., A. XXIII, n. 1, pp. 16-18, Gennaio 2017
  • Deiva De Angelis, la pittrice-maschiaccio femminista, di Lucia Fusco, in "Il Tempo", 11 luglio 2017, p. 23
  • De modèle paysanne à peintresse. Histoire(s) de l’émancipation de Deiva de Angelis et Pasquarosa à la Villa Strohl-Fern di Laura Girard, Tesi di Master I, Parigi, Università Paris I Panthéon Sorbonne, 2022.

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