de Havilland DH.60 Moth
de Havilland DH.60 Moth | |
---|---|
![]() | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento aereo da turismo |
Equipaggio | 2 (pilota ed istruttore) |
Progettista | Geoffrey de Havilland |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 22 febbraio 1925 (DH.60 Cirrus Moth) |
Esemplari | 688 |
Sviluppato dal | de Havilland DH.51 |
Dimensioni e pesi | |
![]() | |
Lunghezza | 7,29 m (23 ft 11 in) |
Apertura alare | 9,14 m (30 ft) |
Altezza | 2,68 m (8 ft 9 1/2 in) |
Superficie alare | 22,6 m² (243 ft²) |
Peso a vuoto | 417 kg (920 lb) |
Peso carico | 750 kg (1 650 lb) |
Propulsione | |
Motore | de Havilland Gipsy I |
Potenza | 100 hp (75 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 164 km/h (102 mph, 89 kt) |
Velocità di crociera | 137 km/h (85 mph, 74 kt) |
Velocità di salita | 2,5 m/s (500 ft/min) |
Autonomia | 515 km (320 mi, 278 nmi) |
Quota di servizio | 4 420 m (14 500 ft) |
Note | dati relativi alla versione DH.60G Gipsy Moth |
i dati sono estratti da De Havilland Aircraft since 1909[1] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |


Il de Havilland DH.60 Moth era un biplano monomotore da turismo, usato anche come da addestramento, prodotto in numerose versioni dall'azienda britannica de Havilland Aircraft Company a partire dalla metà degli anni venti.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il DH.60 viene progettato dal titolare dell'azienda Geoffrey de Havilland come sviluppo del precedente e più grande DH.51 del 1924, anch'esso un biplano, realizzato in soli tre esemplari.[2]
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La fusoliera era a sezione quadrangolare, realizzata in legno e rivestita da compensato telato e verniciato, dotata di due abitacoli di pilotaggio aperti in tandem, con il posteriore riservato per l'istruttore o passeggero, e forniti di doppi comandi. Posteriormente terminava in una coda dall'impennaggio tradizionale monoderiva dagli ampi piani di coda. La configurazione alare era biplana con le ali inferiore e superiore di ugual misura e dimensioni. Entrambe erano realizzate con struttura in legno ricoperta in tela, con la sola inferiore dotata di alettoni, controventate, collegate tra loro tramite montanti tubolari e tiranti in filo d'acciaio. Il carrello d'atterraggio era fisso a ruote indipendenti, dotato anteriormente di gambe di forza controventate ed ammortizzate ed integrato posteriormente da un pattino di coda anch'esso ammortizzato. La propulsione era affidata ad una nutrita serie di motorizzazioni diverse sia nell'architettura che nella gamma di potenza, tutte comunque abbinate ad un'elica bipala in legno.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Militari
[modifica | modifica wikitesto]- Royal Air Force
- No. 24 Squadron RAF
- No. 173 Squadron RAF
- No. 510 Squadron RAF
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jackson 1987, p. 239.
- ^ Bransom 1991, p.11.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bransom, Alan. The Tiger Moth Story, Fourth Edition. Shrewsbury, UK: Airlife Publishing Ltd., 1991. ISBN 0-906393-19-1.
- (EN) James Gilbert, the Great Planes, Ridge Press, 1970
- (EN) Aubrey Joseph Jackson, British Civil Aircraft since 1919, Volume 2, London, Putnam, 1973, ISBN 0-370-10010-7.
- (EN) Aubrey Joseph Jackson, De Havilland aircraft since 1909, 3rd edition, London, Putnam Publishing, 1987, ISBN 0-85177-802-X.
- (EN) Elke Weal, John Weal and Richard Barker: Combat Aircraft of world War Two, Arms and Armour Press / RAF Museum Hendon, 1977
- (EN) Dirty Plastics: Arizona Historical Modellers society quarterly magazine Issue 98/100, summer 1980
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su De Havilland DH.60 Moth
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, De Havilland D.H.60 Moth; 1925, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 15 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
- (EN) La scheda di Amy Johnsone del suo DH.60 Moth esposto al Science Museum di Londra, su sciencemuseum.org.uk. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).
- (EN) Il DH.60 Gipsy Moth esposto al Royal Air Force Museum London, su rafmuseum.org. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
- (EN) Il DH.60X Cirrus Moth, G-EBWD, esposto alla Shuttleworth Collection, su shuttleworth.org. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2008).
- (EN) Il de Havilland Moth Club, su dhmothclub.co.uk.
- (ES) Scheda del DH.60G conservato al Museo nacional aeronautico y del espacio in Cile, su museoaeronautico.cl (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
- (RU) de Havilland DH.60 Moth, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 30 gennaio 2010.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2006006842 · J9U (EN, HE) 987007535101705171 |
---|