Dance punk
Dance punk | |
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Origini stilistiche | Punk rock Dance Disco Funk |
Origini culturali | Stati Uniti e Regno Unito, anni ottanta |
Strumenti tipici | voce, chitarra, basso, batteria, tastiera, sintetizzatore |
Popolarità | Genere di popolarità crescente negli anni 2000 |
Generi derivati | |
Digital hardcore | |
Generi correlati | |
Post-punk - New wave - Rock elettronico - Disco - Big beat - Dance rock - Dance pop | |
Categorie correlate | |
Gruppi musicali dance punk · Musicisti dance punk · Album dance punk · EP dance punk · Singoli dance punk · Album video dance punk |
La dance punk, chiamata anche disco-punk , è un sottogenere musicale del punk rock e della musica dance, per molto tempo considerato associato al post-punk. La dance punk unisce gli elementi canonici della musica da discoteca di fine anni settanta e dei giorni nostri insieme al punk rock tradizionale, basandosi talvolta anche su ritmiche derivate dal funk.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La dance punk nasce come un genere legato alla musica new wave, sviluppandosi in due aree geografiche: a New York e in Regno Unito. Verso la fine degli anni '70, probabilmente James Chance dei James White and Blacks coniò per la prima volta il termine disco-punk, per indicare quella corrente musicale di artisti che si sviluppo a New York nella scena underground, che fondeva il punk rock con la musica da discoteca. Ma bisogna aspettare all'inizio degli anni '80, quando i The Clash pubblicavano London Calling e Sandinista![1], album che sancivano la chiusura definitiva dell'era del punk britannico e dell'inizio delle contaminizioni con altri generi quali lo ska e appunto la dance. Tra le altre band che fondevano il punk rock con la musica dance vi erano Buzzcocks, Ultravox, Talking Heads, Devo, Blondie, The Cars, The Pop Group e Gang of Four[2][3][4].
Quando la techno divenne popolare tra gli anni '80 e gli anni '90, alcune band post-punk vennero influenzate dal genere. I gruppi madchester della fine degli anni 80, come Happy Mondays, ripresero una forma della dance-punk influenzata dalla scena rave[5]. Questo sviluppo fu seguito dai gruppi britpop, come Blur, e da una piccola ala dell'elettronica big beat[5].
Il termine dance punk riemerse all'inizio del XXI secolo per coniare il nome di tale musica[3]. Lo stile venne portato avanti da band influenzate dal punk come Liars e Radio 4, così come gruppi influenzati dal punk come Out Hud. Altre band come Liars, !!!, LCD Soundsystem, The Rapture, Radio 4 e Klaxons vennero catalogati come via di mezzo tra i due generi. Vi fu poi una successiva fusione della dance-punk con altri generi, con band come Q and Not U che esplorano gli aspetti della dance-punk, insieme al post-hardcore e altri stili musicali.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Sandinista!, su allmusic.com. URL consultato il 04-12-2009.
- ^ (EN) Gang of Four, su allmusic.com. URL consultato il 04-12-2009.
- ^ a b (EN) Dance-punk ends scenester dormancy, su atlanta.creativeloafing.com. URL consultato il 04-12-2009 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2007).
- ^ (EN) Talking Heads, su allmusic.com. URL consultato il 04-12-2009.
- ^ a b (EN) Happy Mondays, su allmusic.com. URL consultato il 04-12-2009.