Damiano Sauli

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Damiano Sauli

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaIII, IV, V
CollegioGenova VI (III, V), Rivarolo Ligure (IV)
Sito istituzionale

Dati generali
Professionecolonnello del genio

Il marchese Damiano Marcello Sauli (Genova, 1798Genova, 9 febbraio 1860) è stato un politico, ingegnere, militare e scienziato italiano nonché colonnello del Genio marittimo e deputato al Parlamento Subalpino per tre legislature.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il bacino di carenaggio della Darsena del porto di Genova. Inaugurato nel 1851 su progetto di Damiano Sauli.
Anonimo, Museo navale di Pegli

Nato nel 1798 da Gio. Stefano, il 12 settembre 1814 entrò da cadetto nel Genio militare della Repubblica di Genova; dopo l'annessione al Piemonte nel gennaio 1815, venne nominato sottotenente sovranumerario e allievo della scuola d'artiglieria e fortificazioni. Progetta e dirige alcuni lavori ai forti di Lesseillon[1] e, nel 1835, da capitano della Compagnia dei minatori piemontesi, viene incaricato dal Governo di tradurre in italiano un’opera redatta dal capitano del Genio militare francese Villeneuve, aiutante di campo del tenente generale visconte Rogniat.[2][3] Nel 1840 è maggiore del genio marittimo.[4] Successivamente partecipò per la sezione di Fisica e Matematica, in qualità di membro, all’VIII Congresso scientifico italiano tenutosi a Genova dal 14 al 30 settembre 1846, mentre dal 31 dicembre 1849 fu anche accademico di merito della classe degli architetti ed ornatisti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti in Genova.[5] Su incarico del principe Eugenio di Carignano, allora comandante della Regia Marina Sarda, progettò, ispirandosi a quelli di Tolone ideati da Charles Noël, e realizzò a partire dal 1847, per terminare nel 1851, il bacino di carenaggio in muratura nella darsena di Genova, prima opera del genere ad essere costruita sulla penisola italiana, illustrandola in parlamento il 2 giugno 1852 con un memoriale.[6][7] Fu deputato al Parlamento subalpino durante le Legislature III, IV, V. Nel 1850 è colonnello, comandante in 2ª del Real Corpo del Genio Militare a Torino([3])

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro[8][9] - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro[8][9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marcello Marzani, La vita militare di Cavour. Da Torino a Bard, su Difesa.it, p. 104.
  2. ^ Cfr. a p. 326 in Antonio Manno, Vincenzo Promis, Bibliografia storica degli stati della monarchia di Savoia, vol. I, Torino, Bocca, 1884.
  3. ^ [1]
  4. ^ [2]
  5. ^ Accademia Ligustica di Belle Arti in Genova.
  6. ^ Cfr. la memoria redatta per il Parlamento nazionale dal colonnello del Genio e deputato Damiano Sauli in Dei bacini di carenaggio e particolarmente di quello costruito nel porto di Genova dal 1847 al 1851, Genova, Fratelli Ferrando, 1852.
  7. ^ Cfr. il lemma "arsenale" sull'Enciclopedia Italiana Treccani.
  8. ^ Cfr. al n. 76 dell’elenco dei membri in AA. VV. Diario dell'ottavo congresso degli scienziati italiani convocati in Genova nel Settembre MDCCCLVI, Genova, Ferrando, 1846.
  9. ^ Cfr. in Carlo Lurati, Dei lavori scientifici dell'8º Congresso italiano radunato Genova nel settembre del 1846, Lugano, Veladini, 1847.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]