Dajjāl
Nell'escatologia islamica, il Dajjal (in arabo: دّجّال «il mentitore») è un essere malvagio destinato a regnare nel mondo per un periodo di 40 giorni[1] prima del giorno del Giudizio; quale figura anti-messianica, è comparabile all'Anticristo della escatologia cristiana e all'Armilus[2] della escatologia ebraica medievale.
Secondo una tradizione, egli ha le pupille di colore diverso (una è azzurra), e sulla fronte avrà scritta la parola araba kāfir ('miscredente'); pur operando miracoli di vario genere (quale la resurrezione di morti), creando nondimeno profonde e drammatiche spaccature nella umma.
Alla fine sarà Gesù ('Isa ibn Maryam «il Cristo, figlio di Maria») a sopraffarlo e a privarlo della vita; ma tutto ciò avverrà prima che Allāh decreti il vero yawm al-dīn («Dì del Giudizio»; letter. «Giorno della religione»), nel quale giudicherà gli uomini in base alle loro azioni, determinandone la salvezza o la condanna.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Una tradizione parla di 40 anni.
- ^ Romolo: una personificazione di Roma? Francesco Bianchi - "Ecco il mio Servo comprenderà" Il Commento di Nachmanide al quarto canto del Servo: fra polemica e attesa escatologica".
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Muhammad Fu'ad Shaker, al-Masīḥ al-dajjāl Cairo, 1993.
- David Cook, Muslim Apocalyptic Literature, Syracuse, 2005.
- David Cook, Studies in Muslim Apocaliptic, Princeton, 2002, pp. 92-136.
- Roberto Tottoli, "Hadith and Traditions in some recent books upon the Dajjal (Antichrist)", in Oriente Moderno 82 (2002), pp. 55-75.