Dahab
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Dahab località | |
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![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Governatorato | Sinai del Sud |
Regione | |
Territorio | |
Coordinate | 28°29′35″N 34°30′17″E / 28.493056°N 34.504722°E |
Altitudine | 21 m s.l.m. |
Abitanti | 1 300 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46617 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |


Dahab (arabo egiziano: دهب [ˈdæhæb]) è una cittadina egiziana affacciata sul Mar Rosso sulla costa sud-orientale della penisola del Sinai, nel Governatorato del Sinai del Sud.
Situato circa 100km a nord-est di Sharm el-Sheikh, l'originario villaggio di pescatori a partire dall'inizio del XXI secolo si è sviluppato fino a divenire un frequentato centro turistico e balneare.
Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Dahab in lingua araba significa oro. Il riferimento è probabilmente legato al tipico colore della sabbia e delle pietre del deserto che fanno da scenario naturale al piccolo centro.
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
Lungo la costa si estende la barriera corallina, che partendo dall'estremità meridionale del Sinai (Parco nazionale di Ras Muhammad) arriva fino a Ras Abu Galum.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Lungo la costa sorgono importanti complessi alberghieri così come alberghi a gestione familiare, camping e ristorantini sul mare che hanno mantenuto tutto lo stile arabo e l'ambiente beduino originario.
È una meta turistica frequentata dagli amanti del windsurf (la zona è particolarmente ventosa), delle immersioni e dello snorkeling. A differenza che in altre località del Sinai, le immersioni si effettuano prevalentemente da terra.
Dahab è inoltre meta di passaggio delle escursioni turistiche che da Sharm el Sheikh portano al monte Sinai, al Monastero di Santa Caterina e al parco naturale Ras Abu Galum.
Attacchi terroristici del 24 aprile 2006 e ripresa della località turistica di Dahab[modifica | modifica wikitesto]
Il 24 aprile 2006, alle ore 19:15 (ora locale), è stato compiuto un attacco terroristico nell'area turistica di Dahab. Tre esplosioni, provocate da altrettanti kamikaze si sono rapidamente succedute vicino al supermercato (Ghazala supermarket)[1] ed a entrambe le estremità del ponticello. Negli attentati sono morte 18 persone e oltre 70 sono rimaste ferite. Le bombe erano rudimentali e fabbricate manualmente, per questo si esclude il coinvolgimento di grosse organizzazioni. Le versioni riguardo al possibile mandante divergono tra Europa e Paesi Arabi.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dahab, tre bombe, strage tra i turisti Trenta morti, italiani coinvolti, 26 aprile 2006. URL consultato il 22 settembre 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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