DSB Bank

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DSB Bank
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Fondazione1975 a Wognum
Fondata daDirk Scheringa
Chiusura2009 (fallimento)
Sede principaleWognum
SettoreServizi finanziari
Prodotti
  • Banca
  • Assicurazioni
  • Credito
Utile netto45,5 milioni di € (2008)
Dipendenti2.000
Slogan«Goed voor je geld (Il bene per i tuoi soldi)»
Sito webwww.dsbbank.nl

DSB Bank (Dirk Scheringa Beheer) era una società bancaria e di assicurazioni.

La nascita della DSB risale al 1975, quando Dirk Scheringa insieme alla moglie fonda la consulenza finanziaria Frisia Buro. Negli anni successivi l'azienda crebbe in modo esponenziale attraverso numerose acquisizioni ed espansioni.

Alla fine del 1998, la Buro Frisia venne acquisita dal gruppo appena creato DSB, il quale il 24 dicembre 2005 entra a far parte del gruppo “De Nederlandsche Bank” (Banche Olandesi) ottenendo la licenza bancaria. La società venne quindi rinominata in DSB Bank NV.

DSB Bank NV operava in una moltitudine di attività, gestendo direttamente la Becam, Frisia Financieringen, Lenen.nl. L'azienda è sponsor del club di calcio AZ Alkmaar, il DSB Skating Team e Team DSB Bank. Fu dichiarata fallita il 19 ottobre del 2009 dopo esser stata per una settimana in amministrazione controllata.

DSB Bank N.V. era una società per azioni le cui azioni sono detenute da DSB Ficoholding NV ed DSB Beheer BV, le cui azioni sono a loro volta detenute da Dirk Scheringa. Nella gestione della DSB rientrano anche l'AZ Alkmaar e DS Arts B.V. proprietaria del "Museo del Realismo Scheringa”.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda fu fondata nel 1975 come Buro Frisia da Dirk Scheringa e sua moglie Baukje Scheringa-de Vries.

Dirk Scheringa era agente di Polizia di Stato Olandese, nel suo tempo libero aiutava le persone con consulenze fiscali e finanziarie.

Di quest'ultimo ha deciso nel 1977 di fare il suo lavoro e dopo aver lasciato la polizia entrò a tempo pieno nel mondo delle consulenze finanziarie. Scheringa fonda o diventa proprietario di diversi gruppi, tra cui anche il DSB Groep, nel quale 1998 confluirà la Buro Frisia.

Alla fine degli anni novanta, il gruppo venne quotato in borsa con un capitale di 400 milioni di euro.

Nel 2005, il Gruppo DSB realizzò un fatturato di 216 milioni di euro, e disponeva di ben 2000 dipendenti. Alla fine dello stesso anno precisamente il 24 dicembre, il gruppo ottenne una licenza bancaria.

Agli inizi del 2006 il gruppo venne rinominato in DSB Bank.

Questo comportò non pochi problemi al gruppo, poiché rimase sempre aperta la questione se la DSB fosse o no realmente una banca. I profitti infatti venivano principalmente dai proventi delle commissioni derivanti dalla vendita di assicurazioni ed in parallelo con i prestiti che venivano concessi.

Questa vendita abbinata è ufficialmente proibita nei Paesi Bassi, ma la DSB continuò sino al 12 ottobre 2009, quando la banca venne messa in amministrazione controllata su proposta della Banca centrale olandese, poiché i depositanti nell`arco di tre settimane ritirarono dalla Dsb circa 600 milioni di euro poiché spaventati dalla prospettiva di un fallimento.

L'amministrazione controllata si rese necessaria in quanto l'assalto agli sportelli determinò un enorme deflusso di liquidità dalle casse delle banca rendendo difficile la sopravvivenza della stessa.

Il tribunale olandese diede tempo sino alle ore 12:00 del 16 ottobre per avviare trattative con "banche di rilievo" per trovare un acquirente.

Il proprietario ed amministratore Dirk Scheringa, entrò in trattativa con altre sei gruppi bancari olandesi per il salvataggio dalla bancarotta, ma pochi giorni dopo le trattative fallirono.

Dirk Scheringa tentò quindi un'ultima possibilità per evitare la bancarotta, il takeover da parte di un acquirente misterioso statunitense con filiali in Europa il quale garantiva un totale di 75 miliardi di euro in asset.

Fallita anche quest'ultima trattativa, in data 19 ottobre dello stesso anno, il Tribunale di Amsterdam dichiarò ufficialmente il fallimento e la messa in liquidazione dell`istituto di credito. Dopo il fallimento e la messa in liquidazione, 1.300 dipendenti della DSB, su un totale di 2.000, persero il posto di lavoro.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

La DSB Bank era una società con oltre venti sedi nei Paesi Bassi. La sede centrale si trovava a Wognum.

L'azienda forniva consulenze finanziarie, crediti e prodotti assicurativi per le persone nei Paesi Bassi. Deteneva il 17% del mercato olandese del credito al consumo con 1,3 milioni di clienti per 350.000 conti correnti. Il gruppo era attivo anche in Belgio e in Germania.

DSB Bank aveva una licenza bancaria della Nederlandsche Bank (DNB) ed era registrato presso Autoriteit Financiële Markten (l'Autorità dei mercati finanziari). DSB Bank era anche membro partecipante della Fondazione Bureau Krediet Registratie (BKR).

Oltre a gestire gruppi famosi come Became e Lenen.nl, la DSB gestiva decine di aziende e gruppi commerciali diversi. I quali operavano in istituzioni finanziarie, gruppi di investimento, ufficiali giudiziari, gestione delle pensioni.

Con il nome di International DSB Bank aveva anche attività al di fuori dei Paesi Bassi, acquisendo la belga Silver Finance NV ed aprendo quindi sette istituti in Belgio e successivamente uno a Düsseldorf in Germania.

Dal 2007 il gruppo iniziò a lavorare per la creazione di una succursale in Slovenia.

Sponsorizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 la squadra di calcio AZ Alkmaar venne acquistata da Dirk Scheringa in quale ne divenne presidente. DSB, oltre a divenire lo sponsor della squadra, darà anche il nome al nuovo stadio di Alkmaar.

DSB Bank era anche proprietaria di una squadra di pattinaggio, della quale era anche sponsor.

DSB sponsorizzava anche una squadra di ciclismo femminile, una squadra di ginnastica artistica oltre a sponsorizzare anche singoli atleti come il judoka Henk Grol. Nel 2009 DSB Bank sponsorizzavaè la KNSB Cup (il campionato di pattinaggio).

Gli effetti del fallimento[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il fallimento della banca DSB tutte le sponsorizzazioni furono interrotte. Il 13 ottobre sono state sospese tutte le sponsorizzazioni a favore della squadra di pattinaggio sul ghiaccio della banca DSB. Ciò è accaduto nel bel mezzo di un ritiro in Germania, e questo ha portato alla situazione in cui i pattinatori stessi hanno dovuto pagare l'affitto della pista di pattinaggio e il trasporto per tornare a casa.

Il 30 ottobre si è conclusa la sponsorizzazione ufficiale dell'AZ Alkmaar. Tutte le associazioni con la banca dentro e intorno allo stadio sono state rimosse. A quel tempo, l'AZ Alkmaar era il detentore del titolo nazionale. Una parte dei ricavi del nuovo accordo di sponsorizzazione con AFAS Software andrebbe ai creditori della banca DSB, poiché AZ Alkmaar aveva un debito aperto di 14 milioni di euro nei confronti della banca DSB.[1][2]

DS Art e il museo[modifica | modifica wikitesto]

Scheringa nel 1997 fonda il Museo del realismo Scheringa che ospita una collezione di dipinti tra i quali quelli di Carel Willink. L'intera raccolta è di proprietà di Scheringa stesso.

Il 17 novembre 2009 il tribunale di Alkmaar ha dichiarato fallita la DS Art, che comprende la collezione d'arte di Dirk Scheringa. Sedici dipendenti del museo di Spanbroek furono licenziati. A quel tempo Dirk Scheringa stava costruendo un nuovo museo a Opmeer. ABN Amro ha sequestrato 1300 opere d'arte per fungere da garanzia per il debito ipotecario di 32 milioni di euro della DSB Bank. Nel marzo 2012, l'uomo d'affari olandese in pensione Hans Melchers ha acquistato la maggior parte di questa collezione (oltre mille dipinti)[3] in un accordo con Deutsche Bank, che ne era il curatore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (NL) AZ verder zonder DSB Bank, in Algemeen Dagblad, 30 ottobre 2009. URL consultato il 4 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  2. ^ (NL) DSB-schaatsers moeten baanhuur zelf betalen, in NU, 13 ottobre 2009.
  3. ^ (NL) Museum Scheringa failliet verklaard, in NU, 17 novembre 2009.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]