Dà Míng hùnyī tú

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Il Da Ming Hun Yi Tu

Il Da Ming Hun Yi Tu (大明混一圖T, Dàmíng hùnyī túP, mancese: dai ming gurun-i uherilehe nirugan, ovvero Carta unificata dei grandi Ming) è un mappamondo disegnato in Cina durante la dinastia Ming. Si tratta di un dipinto a colori su seta, delle dimensioni di 386 x 456 cm[1]. Le scritte sono in cinese classico, cui sono state sovrapposte le traduzioni in mancese.

È uno dei più antichi mappamondi dell'Estremo Oriente che ci siano pervenuti. La data esatta di redazione, tuttavia, non ci è nota. Rappresenta il Vecchio Mondo, con al centro la Cina e si estende a Nord fino alla Mongolia, a Sud fino a Giava, ad Est fino al Giappone e ad Ovest fino all'Africa e all'Europa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si hanno poche notizie sulla redazione del Da Ming Hunyi Tu: l'autore è ignoto e la data non è conosciuta. La carta fu disegnata in Cina durante la dinastia Ming e poi passata ai nuovi regnanti Manciù. Il mappamondo è stato custodito nel Palazzo Reale, ed in qualche catalogo veniva chiamato Qīngzì Qiān Yītǒng Tú (清字簽一統圖)[2]. Attualmente è custodito presso l'Archivio Storico della Cina, a Pechino.

I nomi delle località cinesi riflettono la situazione politica del 1389, ventiduesimo anno di regno dell'imperatore Hongwu. Perciò qualche studioso cinese ne ha dedotto che il mappamondo sarebbe stato disegnato in quell'anno o poco dopo[1]. Altri studiosi sono più cauti e suggeriscono che ciò che fu aggiornato nel 1389 fosse una fonte del Da Ming Hun Yi Tu, ma che la carta in sé sia stata disegnata molto più tardi[3].

In entrambi i casi è certo che la dinastia Ming fece redigere una carta intorno al 1389. Lo studioso giapponese Miya Noriko ha congetturato sulla motivazione dietro questo ordine: benché Hongwu, il primo imperatore della dinastia Ming, cacciò i Mongoli della dinastia Yuan dalla Cina nel 1368, essi mantenevano una certa forza militare e rimasero una minaccia per la nuova dinastia. La situazione cambiò nel 1388 quando Uskhal Khan degli Yuan settentrionali fu ucciso e con lui si estinse la linea di successione diretta di Khubilai Khan. I Ming potrebbero aver celebrato l'evento con la realizzazione del mappamondo[3].

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Fino ai primi anni del XIV secolo l'Impero Mongolo che si estendeva su molta parte dell'Eurasia aveva creato le condizioni favorevoli per i rapporti fra Occidente e Oriente, e in conseguenza di ciò i Cinesi vennero a conoscenza della cartografia islamica, relativa anche all'Europa e all'Africa. Perciò i cartografi cinesi poterono creare mappamondi che contenessero le nuove informazioni.

Gli studiosi ritengono che il Da Ming Hunyi Tu fosse basato su di un mappamondo oggi perduto intitolato Shēngjiào Guǎngbèi Tú (聲教廣被圖)[4], disegnato da Li Zemin durante il periodo mongolo. Sul mappamondo di Li si baserebbero anche altri mappamondi successivi, come il coreano Kangnido (1402) ed un paio di carte chiamate Dōngnán Hǎiyí Tú (東南海夷圖) e Xīnán Hǎiyí Tú (西南海夷圖)[5], che fanno parte dell'atlante Guǎng Yú Tú (廣與圖)(1555) di Luó Hóngxiān (羅洪先). Il Da Ming Hunyi Tu è perciò la fonte più importante per ricostruire il mappamondo di Li.

Precisione[modifica | modifica wikitesto]

La curvatura terrestre distorce la scala della sezione cinese della carta, infatti in orizzontale la scala è di circa 1:820 000; ma verticalmente è del 1:1 060 000[6].

Inoltre la rappresentazione delle varie regioni è fortemente influenzata dalla dipendenza da fonti straniere. In particolare la rappresentazione dell'Europa è limitata dal fatto che è basata sui portolani e perciò vengono evidenziati i mari Mediterraneo e Nero più che il continente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (Wang et al. 1994:51)
  2. ^ (Fuchs 1962:2)
  3. ^ a b (Miya 2006:511-512)
  4. ^ (Takahashi 1975:16-21; Miya 2006:511-512)
  5. ^ (Takahashi 1975:15,20; Miya 2006:509-511)
  6. ^ (Wang et al. 1994:51-52)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Walter Fuchs: Pekin no Mindai sekaizu ni tsuite 北京の明代世界図について, Chirigakushi Kenkyū 地理学史研究, II, pp. 1–4, 1962.
  • Miya Noriko 宮紀子, "Kon'itsu Kyōri Rekidai Kokuto no Zu" he no michi 「混一疆理歴代国都之図」への道, Mongoru jidai no shuppan bunka モンゴル時代の出版文化, pp. 487–651, 2006.
  • Miya Noriko 宮紀子, Mongoru teikoku ga unda sekaizu モンゴル帝国が生んだ世界図, 2007.
  • Takahashi Tadasi 高橋正: Gendai chizu no ichi keifu, Machikaneyama Ronsō: Japanology 待兼山論叢 日本学編, No. 9, pp. 15–31, 1975.
  • Wang Qianjin 汪前进, Hu Qisong 胡启松 and Liu Ruofang 刘若芳: Juanben caihui Daming Hunyi Tu yanjiu 绢本彩绘大明混一图研究 (per quanto riguarda il Da Ming Hunyi Tu disegnato a colori su seta, Zhongguo gudai dituji: Ming dai 中國古代地图集 明代 (Atlante dell'antica cartografia cinese: la dinastia Ming (1368-1644)), pagg. 51–55, Pechino, 1994.
  • Han Yeong-u, An Huijon, Bae Oseong, Uri yet jido-wa geu areumda-um 우리 옛지도와 그 아름다움, Hyohyeong Chulpan 효형출판, 1999
  • O Sanghak, Joseon sidae-ui segye jido-wa segye insik 조선시대의 세계지도와 세계 인식, Seoul Daehakgyo Daehak-won 서울대학교 대학원, 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]