D'amore di morte e di altre sciocchezze
D'amore di morte e di altre sciocchezze album in studio | |
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Artista | Francesco Guccini |
Pubblicazione | 15 novembre 1996 |
Durata | 49:27 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Musica d'autore |
Produttore | Renzo Fantini |
Registrazione | Studio Fonoprint di Bologna nell'autunno 1996 |
Formati | LP, CD, MC |
Francesco Guccini - cronologia | |
D'amore di morte e di altre sciocchezze è il diciassettesimo album di Francesco Guccini.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'album, dedicato a "Victor" (Victor Sogliani, bassista del gruppo Equipe 84 con cui Guccini aveva suonato nel gruppo I Gatti) e a Bonvi (il noto fumettista, creatore di Sturmtruppen), entrambi amici di Guccini scomparsi poco prima dell'uscita del disco, contiene 9 brani, tre dei quali sono stati pubblicati come singoli promozionali per le radio: Lettera, Quattro Stracci e Cirano.[1]
Nella copertina c'è una foto di Guccini serio con, sullo sfondo, alcuni manifesti con la sua foto riprodotta anche sull'album Via Paolo Fabbri 43.[1][2]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Francesco Guccini dove non altrimenti indicato.
- Lettera – 4:22
- Vorrei – 5:20
- Quattro stracci – 4:10
- Stelle – 5:42
- Canzone delle colombe e del fiore – 4:44
- Il caduto – 5:36 (musica: Juan Carlos Biondini)
- Cirano – 6:40 (testo: Beppe Dati, Francesco Guccini[3] – musica: Giancarlo Bigazzi)
- Il matto – 2:58 (musica: Ares Tavolazzi)
- I fichi – 9:55
Durata totale: 49:27
Brani
[modifica | modifica wikitesto]Lettera è una ballata un po' rock che anticipa i temi trattati nell'album, l'amore, la morte e le sciocchezze della vita (come dice il titolo dell'album). Il testo della canzone riporta immagini e impressioni della vita e alla fine diventa più angoscioso e triste, ma ciò è dovuto al fatto che l'autore aveva appena perso due amici importanti.
L'album non è, però, intriso di rassegnazione e tristezza, anzi, scorre tranquillo e gioioso fino all'ultima traccia che ricorda un po' la frivolezza di Opera buffa.[senza fonte] La gioia e l'entusiasmo dell'innamoramento è, infatti, il tema di Vorrei, dedicata alla nuova compagna, Raffaella.
Quattro stracci è una ballata folk-rock autobiografica che parla dell'amore per Angela (la madre dell'unica figlia di Guccini, Teresa, a cui il cantautore aveva già dedicato nel disco precedente Farewell), un amore ormai finito, secondo la canzone, a causa della troppa distanza tra la schiettezza dell'autore e certe superficialità fintamente intellettuali della donna un tempo amata.
Un tema tipicamente gucciniano è quello di Stelle[senza fonte], in cui l'incanto davanti al cielo stellato è turbato dal senso della piccolezza dell'uomo che ci si perde dentro l'infinità del cielo.
Altra canzone d'amore nell'album è la Canzone delle colombe e del fiore, traccia che precede Il caduto dove ritorna il tema della morte, infatti, il brano è il lamento postumo di un montanaro che si duole di essere sepolto in un'anonima pianura da dove non si vede il profilo di un monte e dove perfino la neve è diversa da quella che lui ha conosciuto.
Il brano Cirano è una canzone d'amore e rappresenta anche una cruda e impietosa invettiva contro il mondo di quelli «con il naso corto», il solito gregge amorfo e conformista. Chiaramente ispirato all'opera teatrale Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, Guccini come spesso fa, parte da un'ispirazione letteraria del passato per parlare della modernità.[senza fonte] Cirano rimane da solo, ma l'amore per Rossana saprà vincere anche la sua apparente durezza e cattiveria.
Con Il matto l'atmosfera si fa più scanzonata e si arriva a I fichi registrata live, al contrario di tutto il disco. Questa canzone è un autentico pezzo da cabaret spassoso e scanzonato, che si rifà al "talking" che aveva contraddistinto il suo album Opera buffa, in una sorta di ideale appendice. Si ispira in realtà alla canzone I crauti di Mario Pogliotti[4]. I crauti è rimasta famosa anche per l'interpretazione di Monica Vitti in una puntata di Canzonissima nel 1972. I fichi risale al 1976 (fu eseguita in quell'anno da Guccini in televisione a Televacca, un programma di Roberto Benigni), e il suo testo non è riportato nel libretto dell'album.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Guccini – voce
- Ares Tavolazzi – contrabbasso, basso
- Ellade Bandini – batteria, percussioni
- Vince Tempera – pianoforte, tastiera
- Juan Carlos Biondini – chitarra
- Lele Chiodi – seconda voce in Canzone delle colombe e del fiore
- Roberto Manuzzi – sassofono baritono, armonica, tastiera
- Antonio Marangolo – sassofono tenore, sassofono soprano
- Coro Stelutis di Bologna diretto da Giorgio Vacchi ne Il caduto
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1996) | Posizione massima |
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Italia[5][6] | 1 |
Cover
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2019 viene pubblicato l’album Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti... dove vari artisti italiani interpretano alcuni brani di Guccini; Vorrei viene interpretata da Brunori Sas, Quattro Stracci viene interpretata da Francesco Gabbani.
Nel 2021 il brano Cirano è stato reinterpretato da Irama durante il Festival di Sanremo nella serata dedicata alle cover.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c D'amore di morte e di altre sciocchezze, su Francesco Guccini Official. URL consultato l'11 gennaio 2023.
- ^ Via Paolo Fabbri 43, su Francesco Guccini Official. URL consultato l'11 gennaio 2023.
- ^ Il testo del brano Cirano risulta depositato in SIAE da Beppe Dati, ma è in realtà cofirmato da Guccini, che ha eseguito alcune modifiche al testo.
- ^ Mario Pogliotti- 1961 - Il Cantacronache ben temperato n.7 (EP, vynil) e tutte le altre, su Musica in clasificable. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ Album - I numeri uno (1995-2006), su it-charts.150m.com. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- ^ (EN) HIts of the World - Italy, su books.google.se, Billboard, 38. URL consultato il 15 dicembre 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni da D'amore di morte e di altre sciocchezze
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) D'amore di morte e di altre sciocchezze, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.