Cypripedium calceolus

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Scarpetta di Venere
Cypripedium calceolus
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Cypripedioideae
Genere Cypripedium
Specie C. calceolus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Cypripedioideae
Genere Cypripedium
Specie C. calceolus
Nomenclatura binomiale
Cypripedium calceolus
L., 1753
Nomi comuni

Pianella della Madonna

La scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus L., 1753) è una pianta della famiglia delle Orchidacee.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Scarpette di Venere

Pianta alta dai 20 ai 60 cm, con radice a rizoma orizzontale che si spande a tappeto. Predilige i terreni calcarei o raramente ghiaie. Le foglie sono oblunghe, di color verde smeraldo, in numero che varia da tre a cinque per stelo, dotate di marcate nervature. Stelo pubescente senza ramificazioni.

I fiori sono molto vistosi, tanto da renderla la più minacciata orchidacea italiana per la raccolta eccessiva. Sono strutturati in un primo verticillo esterno di due sepali color bruno violaceo (che in realtà sarebbero tre perché il sepalo inferiore risulta dalla fusione di due distinti), e dal verticillo dei petali (anch'essi bruno-violacei) e del labello. Fiorisce tra maggio e luglio.

Il labello è giallo dorato, lungo dai 3 ai 5 cm, e dà il nome alla pianta: all'interno è vuoto e ricorda vagamente una pantofola (in greco pedion, in latino calceolus).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce per impollinazione entomofila. Gli insetti pronubi (di solito piccoli imenotteri dei generi Andrena, Lasioglossum, Halictus), attratti dal colore, rimangono intrappolati nel labello e per uscirne devono strisciare contro gli stami, caricandosi di polline e favorendone la diffusione.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è presente dall'Europa all'Asia. In Italia è presente in tutto l'arco alpino e in tre stazioni appenniniche (Appennino abruzzese). Vive in sottoboschi umidi di latifoglie, conifere o faggete.[2]

Cespi di cipripedi in natura

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Cypripedium calceolus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew.
  2. ^ a b Sandro Pignatti, Cypripedium calceolus, in Flora d'Italia, vol. 1, Milano, Edagricole, 2017, p. 322, ISBN 9788850652426.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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