Cyanocorax violaceus

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Ghiandaia violacea
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Corvida
Superfamiglia Corvoidea
Famiglia Corvidae
Genere Cyanocorax
Specie C.violaceus
Nomenclatura binomiale
Cyanocorax violaceus
du Bus de Gisignies, 1847

La ghiandaia violacea (Cyanocorax violaceus du Bus de Gisignies, 1847) è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, violaceus, è un chiaro riferimento alla colorazione di questi uccelli: il loro nome comune altro non è che la traduzione di quello scientifico.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 33-37 cm di lunghezza, per 262 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare arruffa le penne in natura.

Si tratta di uccelli dall'aspetto tozzo e robusto, con grossa testa ovale e allungata, becco forte e conico dall'estremità lievemente adunca, grandi occhi, lunghe ali digitate, coda piuttosto allungata e forti zampe artigliate. Nel complesso, questi uccelli ricordano delle gazze, sebbene siano più tozzi e massicci ed in particolare la loro testa somigli a quella dei corvi veri e propri.

Il piumaggio si presenta di colore grigio-azzurro su nuca e spalle, nonché su ventre e fianchi (dove è più scuro ed assume sfumature color cannella): dorso, ali e coda sono di color cobalto, mentre il petto è grigio-bluastro. Fronte, vertice, faccia e gola sono di colore nero, orlato di bianco-grigiastro che sfuma nel grigio-azzurro del resto del piumaggio: nell'area grigia ventrale e dorsale sono presenti dei vaghi riflessi violacei, ai quali l'animale deve sia il nome comune che il nome scientifico.

Il becco e le zampe sono di colore nero lucido, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Richiamo.

La ghiandaia violacea è un uccello diurno, dalle abitudini moderatamente sociali, che vive in coppie o in gruppetti a base familiare, composti in genere da una coppia riproduttrice e dai suoi figli di una o due covate precedenti: questi uccelli passano la maggior parte del tempo nella canopia (sopra i 18 m d'altezza[3]) alla ricerca di cibo.
Questi uccelli sono piuttosto aggressivi, essendo soliti scacciare con veemenza eventuali intrusi conspecifici o altri animali considerati un pericolo per lo stormo.

Il repertorio vocale di questi uccelli, che pure sono piuttosto rumorosi, appare piuttosto limitato e monotono: i richiami della ghiandaia violacea consistono infatti in un fischio esplosivo e digradante, emesso con intensità ed asprezza differente in base alla situazione.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli onnivori, che si nutrono in misura pressoché uguale di cibo di origine animale (insetti, invertebrati, larve, piccoli vertebrati come topolini, lucertole e anfibi, nonché uova e nidiacei) che vegetale (bacche, frutta matura, granaglie).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli monogami, le cui coppie (a differenza di quanto osservabile in molte specie di ghiandaie americane) sembrano nidificare in solitudine.

La stagione riproduttiva non è stata identificata con precisione: gli esemplari del nord dell'areale depongono già ai primi di aprile, mentre negli llanos la deposizione sembra non avvenire prima del mese di luglio[3].
I due sessi collaborano sia nella costruzione del nido (una struttura a coppa con piattaforma circostante, formato da rametti intrecciati e foderato internamente con fibre vegetali) che nella cova (con la femmina che si occupa dell'incubazione, mentre il maschio i occupa di tenere a bada i dintorni e di reperire il cibo per sé e per la compagna) e nell'allevamento dei nidiacei, i quali, ciechi ed implumi alla schiusa, s'involano a circa tre settimane di vita e rimangono coi genitori ancora per alcuni mesi prima di disperdersi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nella provincia di Sucumbíos.
Esemplare nel parco nazionale Yasuní.

La ghiandaia violacea è diffusa in America Meridionale, occupando un areale piuttosto ampio che comprende la porzione nord-occidentale del continente, estendendosi dal delta dell'Orinoco e dal sud-ovest della Guyana a sud attraverso l'Amazzonia brasiliana fino al nord della Bolivia (dipartimenti di Pando e La Paz), e ad ovest fino alle pendici orientali delle Ande di Colombia, Ecuador e Perù.
Si tratta di uccelli residenti nel proprio areale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dai margini della foresta pluviale tropicale, con predilezione per le aree di ricrescita secondaria e da quelle con presenza di radure aperte, fra i 500 ed i 1400 m di quota[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono due sottospecie[2]:

  • Cyanocorax violaceus pallidus Zimmer & Phelps - diffusa nell'estremo nord dell'areale occupato dalla specie (nord dell'Anzoátegui);
  • Cyanocorax violaceus violaceus du Bus de Gisignies, 1847 - la sottospecie nominale, diffusa nella maggior parte dell'areale occupato dalla specie;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Cyanocorax violaceus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 ottobre 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Violaceous Jay (Cyanocorax violaceus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 19 ottobre 2018.

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