Cupola di Yusuf

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Cupola di Yusuf
La cupola di Yusuf
Localizzazione
StatoBandiera d'Israele Israele
Bandiera della Palestina Palestina[1]
LocalitàGerusalemme
Coordinate31°46′38.6″N 35°14′07.17″E / 31.777389°N 35.235325°E31.777389; 35.235325
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1191
Realizzazione
CostruttoreSaladino

La cupola di Yusuf (in arabo قبة يوسف?, Qubbat Yusuf) è una cupola minore situata a sud della più importante cupola della Roccia sul monte del Tempio nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruita dal Saladino nel 1191[2] e restaurata numerose volte[3]. La struttura riporta due iscrizioni, risalenti al XII e XVI secolo.

La prima, intagliata nel marmo, commemora la creazione della trincea appena fuori dalle mura da parte di Al-Asfahsalar Ali bin Ahmad al-Hikkari nel 1191, dopo la cacciata dei crociati dalla città. Il pannello di marmo su cui è incisa l'iscrizione non faceva parte della struttura iniziale ma fu collocato nella cupola probabilmente durante le opere di rinnovamento delle mura esterne da parte di Solimano il Magnifico nel 1537-1541.

L'incisione è composta da sei righe in scrittura naskh[2].

Vista frontale della cupola con l'iscrizione in evidenza

«In Nome di Dio, il più Caritatevole, il Misericordioso Benedizioni siano su Muhammad, il Profeta, e sulla sua famiglia.

L'ordine di costruire ciò e di scavare la trincea fu dato dal nostro capo, il Sovrano Vittorioso,

la Salvezza di questo mondo e della religione, Sultano dell'Islam e dei Musulmani,

Servitore dei due santuari sacri e di questa sacra dimora, Abu al-Muzaffar Yusuf bin Ayyub,

Restauratore dello Stato, Comandante dei Fedeli, Possa Dio allungare i suoi giorni e supportare la sua stella nei giorni del grande Amir, al-Asfahasalar Sayf al-Din Ali bin Ahmad, possa Dio rafforzarlo nell'anno AH 587 [c. 1191][2]»

La seconda iscrizione, del 1681 è in onore di Yusuf Agha, un eunuco del palazzo imperiale ottomano che si pensa possa aver ordinato i lavori di restauro della cupola nel XVII secolo[4].

Secondo alcuni, la cupola è dedicata al profeta Giuseppe[4][5].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Formata da una struttura rettangolare aperta su tre lati, poggia su un basso muro ed è sostenuta da tre archi ogivali aperti. Nel muro rivolto a sud è presente una piccola nicchia di marmo. L'esterno della cupola è ricoperto di sottili lamine di piombo, mentre l'interno è ornato con decorazioni geometriche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli Stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale Stato.
  2. ^ a b c (EN) Discover Islamic Art - Virtual Museum, su discoverislamicart.org. URL consultato il 14 agosto 2017.
  3. ^ (EN) Myriam Rosen-Ayalon, Islamic Art and Archaeology in Palestine, p. 96, ISBN 978-1598740646.
  4. ^ a b (EN) Dome of the Rock shrine, Jerusalem, su biblewalks.com. URL consultato il 14 agosto 2017.
  5. ^ (EN) Ismail Adam Patel, Virtues of Jerusalem: An Islamic Perspective, ISBN 978-0953653027.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Denys Pringle, The Churches of the Crusader Kingdom of Jerusalem: Volume 3, The City of Jerusalem: A Corpus, ISBN 978-0521172837.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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