Cuora galbinifrons

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Tartaruga scatola indocinese
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Testudines
Famiglia Geoemydidae
Sottofamiglia Geoemydinae
Genere Cuora
Specie C. galbinifrons
Nomenclatura binomiale
Cuora galbinifrons
Bourret, 1940
Sinonimi

Cistoclemmys galbinifrons
(Bourret, 1940)
Cuora galbinifrons ssp. serrata - in part [hybrid]
Iverson & McCord, 1992
Cyclemus flavomarginata ssp. hainanensis
Li, 1958

La tartaruga scatola indocinese (Cuora galbinifrons Bourret, 1940) è una rarissima specie di tartaruga della famiglia dei Geoemididi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il carapace non supera i 200 mm di lunghezza, è bombato e presenta un complesso pattern di colorazione, con fasce giallastre, crema o arancio alternate a bandeggi e striature marrone scuro. Il piastrone è suddiviso in due lobi dalla cerniera tipica delle testuggini «scatola» e gli scuti anali sono privi di una netta intaccatura. La testa presenta un'irregolare livrea giallo-crema e grigia[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

C. galbinifrons è distribuita nella porzione della penisola indocinese che si affaccia sul golfo del Tonchino (la provincia cinese di Guangxi, il Vietnam settentrionale e parte del Laos) e sull'isola di Hainan. È considerata, all'interno del genere Cuora, una delle specie più terrestri, in grado di resistere senz'acqua per lunghi periodi. Predilige boschi, foreste e arbusteti montani[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La dieta è tendenzialmente carnivora (invertebrati), sebbene sia integrata con piante e frutta[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Anche questa specie è fortemente minacciata dalla perdita e dall'alterazione dell'habitat. Il commercio finalizzato all'alimentazione, alla terraristica e alla medicina tradizionale cinese pone ulteriormente a rischio la sopravvivenza di C. galbinifrons[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) McCormack, T., Shi, H. & Stuart, B. 2016, Cuora galbinifrons, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Cuora galbinifrons, su The Reptile Database. URL consultato il 1º novembre 2016.
  3. ^ a b c d Cuora galbinifrons, su Turtles of the World. URL consultato il 1º novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

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