Cuneo clastico

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In geologia, il termine cuneo clastico "designa un corpo a sezione trasversale asimmetrica che rappresenta il riempimento di un bacino orogenico di avanfossa".[1]

Si tratta in genere di una spessa sovrapposizione di sedimenti — spesso con il profilo a forma di lente — erosi e depositati verso il lato interno di una catena montuosa; cominciano suo fronte della montagna, si ispessiscono notevolmente verso il suo lato interno fino alla profondità di una vetta, e si assottigliano progressivamente con il crescere della distanza verso l'interno. Alcuni esempi di cunei clastici si trovano negli Stati Uniti d'America come il delta di Catskill negli Appalachi e la sequenza dei sedimenti giurassici e cretacei depositati nel bacino di avampaese cordiglierano nella regione delle Montagne Rocciose.[2] In Italia, cunei clastici sono presenti ad esempio nel cosiddetto Flysch Lombardo, una serie di unità stratigrafiche presenti dalle province di Brescia fino a quella di Varese formate da sedimenti clastici, derivati dalla progressiva erosione della catena alpina durante il suo innalzamento nella fase iniziale dell'orogenesi.[3]

Non tutti i cunei clastici sono associati alla formazione di montagne. Essi sono caratteristici anche dei margini continentali passivi come la Costa del Golfo; questi sono ambienti quiescenti, dove i sedimenti hanno accumulato un grande spessore durante un lungo periodo di tempo.[4] Nelle interpretazioni di geologia regionale, precedenti allo sviluppo della teoria della tettonica a zolle, queste sequenze sedimentarie della scarpata continentale del margine passivo erano denominate miogeoclinali.[5]

I cunei clastici sono spesso suddivisi in due tipi distinti: flysch, per la maggior parte sedimenti clastici a fine granulometria, che sono deposti in acque marine da basse a profonde ad opera di correnti di torbida; e molassa, che è composta principalmente da arenarie rosse, conglomerati e argille che furono depositati in ambienti terrestri o in ambienti marini poco profondi.[2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cuneo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 agosto 2016.
  2. ^ a b Steven M. Stanley, Earth System History, New York, W. H. Freeman and Company, 1999, pp. 243, 489, ISBN 0-7167-2882-6.
  3. ^ a b F. Ricci Lucchi, Flysch, molassa, cunei clastici: tradizione e nuovi approcci nell'analisi dei bacini orogenici dell'Appennino Settentrionale, in Cento anni di geologia italiana. Vol. giub. I Centenario S.G.I., Bologna, 1984, pp. 279-295.
  4. ^ Stanley, p. 516.
  5. ^ Robert S. Dietz e John C. Holden, Miogeoclines (Miogeosynclines) in Space and Time, in Journal of Geology, vol. 74, 5, parte 1, settembre 1966, pp. 566-583.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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