Cucina kazaka

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Due cuoche ad Almaty

La cucina kazaka è l'espressione culinaria del Kazakistan. Gli elementi principali di questa cucina sono la carne (di cavallo, pecora, manzo e cammello) e i latticini[1]. È una cucina basata molto sulle tradizioni dei nomadi: infatti molte tecniche di cottura usate servivano un tempo per la conservazione a lungo termine degli alimenti; inoltre vi è una grande pratica di salatura ed essiccamento della carne, e si predilige il latte acido, più facile da conservare. La cucina kazaka risente inoltre di influenze turche, russe e mongole.[2]

Piatti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Kuyrdak.
Bešbarmak.

La carne, in particolare quella di cavallo e montone, è base fondante della cucina kazaka. Tra i piatti più diffusi ricordiamo il šužuk (una salsiccia di cavallo affumicata), il kuyrdak, un piatto a base di interiora di cavallo, pecora o mucca, e il basturma, un piatto a base di montone tipicamente accompagnato da cetrioli e pomodori freschi.[2] Altri piatti nazionali sono il bešbarmak, costituito da carne di montone cotta in un impasto nel brodo dell'animale, e il qazy, una salsiccia di cavallo affumicata spesso servita su noodle freddi.[3] Tra le zuppe a base di carne troviamo il kespe.[4]

Riso e pasta[modifica | modifica wikitesto]

Plov (pilaf).
Mantı.
Kurt.

Il piatto di riso più noto in Kazakistan è certamente il plov, un piatto diffuso in Asia centrale che nella versione kazaka può essere condito con datteri, albicocche, prugne o mele.[3] Un piatto comunemente preparato in occasione dell'Id al-fitr sono i baursaki, ovvero degli gnocchi di impasto fritti.[5] I kurt invece sono delle frittelle di caglio essiccato che hanno la proprietà di rimuovere l'umidità dalla bocca.[6] Come in tutta l'Asia centrale, anche in Kazakistan sono diffusi sono i mantı, fagottini di pasta ripieni di carne, di origine turca.[7]

Il pane è alla base della dieta kazaka. Ve ne sono di diversi tipi, ma il più comune è certamente il nan, un tipo di pane piatto. Tra le varianti di nan vi è il taba-nan, cotto al forno o sui carboni. Il lepëška è invece un tipo di pane rotondo non lievitato.[8]

Il miglio è ampiamente usato: può essere sia sbriciolato che intero, e può essere fritto nel grasso, bollito nel latte o aggiunto nelle zuppe.[8]

Frutta[modifica | modifica wikitesto]

I tipi di frutta più comuni sono albicocche, pesche, mele, meloni e uva.[3]

Bevande[modifica | modifica wikitesto]

Bevande piuttosto comuni sono il tè nero e la vodka, diffusesi nel Paese grazie all'influenza russa.[3] Sebbene non sia popolare quanto il tè, il caffè è abbastanza diffuso. Di norma viene bevuto con zucchero, ma si può trovare una versione più forte come quello turco.[9] Anche il kymyz è una bevanda tipica.[10]

Abitudini culinarie[modifica | modifica wikitesto]

Il popolo kazako è ritenuto essere molto ospitale. Generalmente agli ospiti viene offerta della frutta oppure dei baursaki, nonché il posto d'onore del tavolo. Tè e kymyz vengono serviti in una pjala, una tipica teiera asiatica, oppure in una ciotola di legno.[10]

In occasione delle feste è tipico imbandire il classico banchetto denominato dastarkhan. Tra gli antipasti vengono solitamente serviti carne affumicata o bollita, la žuta (un tipo di pasta riempita con carote o zucca), della sorba e una bevanda a base di latte chiamata šubat.[11] All'ospite spetta l'onore di servire la testa di pecora bollita agli altri commensali a seconda dell'importanza e dello status sociale.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) foodbycountry.com
  2. ^ a b Hanson 2002, p. 2.
  3. ^ a b c d Hanson 2002, p. 3.
  4. ^ Pang 2011, p. 125.
  5. ^ Hanson 2002, p. 4.
  6. ^ (EN) Paul Brummell, Kazakhstan : the Bradt travel guide, 2011, p. 53.
  7. ^ (EN) Mark McWilliams (a cura di), Wrapped & Stuffed Foods. Proceedings of the Oxford Symposium on Food and Cookery, Prospect Books, 2013, p. 144, ISBN 9781903018996.
  8. ^ a b Pang 2011, p. 126.
  9. ^ Pang 2011, p. 128.
  10. ^ a b Hanson 2002, p. 6.
  11. ^ Hanson 2002, pp. 6-7.
  12. ^ Pang 2011, p. 129.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cucina kazaka, su travelingeast.com. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).
  • (EN) Cucina kazaka, su kazakhembus.com. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  • Cucina kazaka, su kazakhstan.guideviaggi.info.
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