Cruzeiro Esporte Clube

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Cruzeiro
Calcio
A Raposa (La Volpe), Palestra Italia, Zêiro (diminutivo di Cruzeiro)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Blu, bianco
Simboli Volpe
Inno Hino ao Campeão
Jadir Ambrósio
Dati societari
Città Belo Horizonte
Nazione Bandiera del Brasile Brasile
Confederazione CONMEBOL
Federazione CBF
Campionato Série A
Fondazione 1921
Proprietario Bandiera del Brasile Ronaldo
Presidente Bandiera del Brasile Ronaldo
Allenatore Bandiera dell'Argentina Nicolás Larcamón
Stadio Mineirão
(62.547 posti)
Sito web www.cruzeiro.com.br
Palmarès
Taça Brasil Campionato brasilianoCampionato brasilianoCampionato brasilianoCampionato brasiliano Coppa del BrasileCoppa del BrasileCoppa del BrasileCoppa del BrasileCoppa del BrasileCoppa del Brasile Coppa LibertadoresCoppa Libertadores
Titoli del Brasile 5 (1 Taça Brasil, 4 Brasileirãos)
Coppa del Brasile 6
Trofei nazionali 40 Campionati Mineiro
5 Coppe Mineiro
2 Coppe Sul-Minas
1 Copa Centro-Oeste
Trofei internazionali 2 Coppe Libertadores
1 Recopa Sudamericana
2 Supercoppe Sudamericane
1 Copa Master de Supercopa
1 Copa de Oro
Si invita a seguire il modello di voce

Il Cruzeiro Esporte Clube, noto come Cruzeiro, è una società polisportiva brasiliana con sede nel quartiere Barro Preto di Belo Horizonte, nel Minas Gerais. È nota principalmente per la propria sezione calcistica, che attualmente milita nella Série A del campionato brasiliano di calcio, e, a livello regionale, nel Campeonato Mineiro.

La squadra fu fondata il 2 gennaio 1921 da immigrati italiani come risultato della grave crisi amministrativa dello Yale Atlético Clube: nacque così il Società Sportiva Palestra Italia (da non confondere con l'omonimo club di San Paolo). Quando il Brasile entrò in guerra e si schierò contro le potenze dell'Asse, il club fu rifondato con l'attuale nome. È una delle squadre più antiche e di maggiore tradizione del Brasile. Dal 1971, anno della fondazione del massimo campionato, non era mai retrocesso (unica squadra insieme al Flamengo) fino al campionato 2019, al termine del quale è retrocesso per la prima volta.

È l'unica squadra brasiliana insieme all'Atlético Mineiro a poter vantare la tripla corona, una sorta di treble nazionale, avendo vinto nello stesso anno, il 2003, il campionato brasiliano, la Coppa del Brasile e il campionato statale. A livello nazionale si è aggiudicato 40 campionati mineiri, 5 Coppe mineire e 2 Coppe del Sud-Minas, mentre a livello internazionale ha vinto 2 Coppe Libertadores, una Recopa Sudamericana, 2 Supercoppe sudamericane, una Copa Master de Supercopa e una Copa de Oro.

Nonostante l'attività principale del club sia il calcio, il Cruzeiro ha anche una squadra professionistica di pallavolo e squadre semi-professionistiche in sport come l'atletica leggera, le bocce e il bowling (boliche).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni del Palestra Itália[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il Cruzeiro nacque da una crisi politico-amministrativa dello Yale Atlético Clube, club fondato il 7 agosto 1910 da immigrati italiani, che a Belo Horizonte erano numerosi. Gli italiani di Belo Horizonte volevano seguire l'esempio degli italiani di San Paolo, che avevano fondato una loro squadra sportiva, il Palestra Itália, ora Palmeiras. Anche gli altri abitanti di Belo Horizonte volevano che la colonia italiana del Minas Gerais avesse la propria società.

Lo Yale, formato nel 1910, partecipò al Campeonato de Belo Horizonte fino al 1925, anno in cui la sezione calcio venne sospesa. La maggioranza dei calciatori dello Yale erano di origini italiane e, quando venne fondato il Palestra Itália, si legarono indissolubilmente al nuovo team. Con gran disappunto a Yale, in una piovosa notte del dicembre 1920, lo Yale si scisse e nacque il Palestra Itália (di Belo Horizonte), noto anche come Palestra Mineiro.

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

L'iniziativa venne presa da alcuni italiani e altri italiani avevano promesso il loro aiuto in caso di necessità, soprattutto dal punto di vista finanziario. Alcuni anni dopo, l'attività dello Yale sarebbe terminata, sopravvivendo però allo stesso tempo nel Cruzeiro. Il 20 dicembre 1920, il console italiano di Belo Horizonte indisse una riunione, in presenza di 195 persone, 92 delle quali avevano firmato un documento. Solo alcune proposte che erano state avanzate vennero approvate, rendendo necessaria una nuova riunione il 2 gennaio 1921, alla stessa ora e nello stesso luogo.

Il 2 gennaio circa 250 italiani apparvero per il grande evento, la fondazione della Sociedade Esportiva Palestra Itália (Società Sportiva Palestra Italia). I colori sociali adottati furono gli stessi del Tricolore italiano: il verde, il rosso e il bianco (nel 2005 questi colori riapparvero nelle uniformi da allenamento). La prima divisa della squadra consisteva di una maglia bianca, di pantaloncini bianchi e di calzettoni rossi. Sullo stemma, a forma di rombo, c'erano le iniziali SSPI. La società inizialmente permise la partecipazione soltanto di ragazzi della colonia italiana, fino al 1925, quando aprì le porte anche a sportivi di altre nazionalità.

Il debutto[modifica | modifica wikitesto]

Cruzeiro, 1923.

Il debutto sul campo del Palestra avvenne nello Stadio del Prado Mineiro. Era una gara amichevole, il 3 aprile 1921, contro una selezione di giocatori del Nova Lima, con l'aggiunta di alcuni calciatori del Villa Nova, la squadra degli inglesi di Belo Horizonte, e del Palmeiras, un'altra squadra della città. Il Palestra vinse 2 a 0. L'autore dei gol fu Nani (Lazarotti João), al 16' del primo tempo e al 7' del secondo tempo. La squadra del Palestra era formata da: Nullo; Polenta e Ciccio; Checchino, Américo e Bassi; Lino, Spartaco, Nani, Henriqueto e Armandinho. Il Nova Lima schierava invece: Ferreira; Marcondes e Ruanico; Christovão, Bahiano e Oscar; Raymundo, Gentil, Badu, Damaso e Juá.

La prima presentazione ufficiale del Palestra al pubblico di Belo Horizonte fu in una gara contro l'Atlético Mineiro, che il Palestra vinse 2 a 0. La squadra del Palestra era composta da: Nullo; Henriqueto e Polenta; Grande, Gallo e Checchino; Pederzoli, Parizi, Nani, Attílio e Armandinho.

La nascita del Cruzeiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio del 1942, il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale a fianco degli Alleati. Un decreto del Governo Federale proibì l'uso di termini legati alle nazioni nemiche nei nomi di enti, istituzioni, società, ecc. Con questo, il nome italiano venne rimosso e i direttori impiegarono 10 mesi per creare un nuovo nome e un simbolo per la società, interamente brasiliana. Il nome venne cambiato in Ypiranga: questa denominazione, però, non trovo molto consenso nel Consiglio, e così venne rimossa. Nell'ottobre un accordo tra i direttori scelse il nome Cruzeiro Esporte Clube. Cruzeiro è la costellazione della Croce del Sud, che può essere vista solo dall'emisfero australe, quindi non in Italia. Anche la tenuta di gioco venne cambiata: la maglia divenne blu e i calzoncini e i calzettoni bianchi (viceversa per la trasferta).

Comunque, soltanto nel novembre del 1942 il Cruzeiro fece la sua prima apparizione al mondo con la maglia blu-stellata, soppiantando il glorioso Palestra Itália. La prima presentazione come Cruzeiro Esporte Clube avvenne l'11 novembre 1942, sul campo dell'América Mineiro, in una partita arbitrata da João Narciso. Il Cruzeiro vinse 1 a 0, con un gol di Ismael al 38' minuto del primo tempo. La formazione del Cruzeiro quel giorno era: Geraldo II; Gerson e Azevedo; Rizão, Juca e Caieirinha; Nogueirinha, Orlando Fantoni, Niginho, Ismael e Zezé Papatela. Come allenatore Bengala. L'America, guidato da Jacyr de Assis, invece schierò: Aldo; Lulu e Pescoço; Cabral, Célio Bizzoto e Du; Coquinho, Alfredinho, Gabardinho, Gerson e Cara Larga. .

Con l'inaugurazione del Mineirão, il Gigánte da Pampulha, nel 1965 il Cruzeiro si trasformò in via definitiva diventando la più grande forza calcistica in Brasile, dopo le squadre di Rio e San Paolo.

Il periodo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Il Cruzeiro cominciò ad avere predominanza a livello nazionale negli anni sessanta, quando una squadra formata da giocatori come Tostão, Wilson Piazza e Fontana portò il club a vincere cinque campionati mineiri di fila e a conquistare la Taça Brasil sul Santos di Pelé (con le vittorie per 6-2 al Mineirão e per 3-2 a San Paolo).

Nel 1976, il Cruzeiro conquistò la sua prima Coppa Libertadores, battendo gli argentini del River Plate. Nel 1977 fu vice-campione nella medesima competizione, sconfitto in finale dal Boca Juniors. Per quanto riguarda il Campionato brasiliano, nel 1974 il Cruzeiro fu per la prima volta vice-campione, dopo aver perso una decisiva e alquanto confusa gara contro il Vasco da Gama. Nel 1975 fu di nuovo vice-campione, questa volta battuto dall'Internacional di Porto Alegre. Negli anni settanta il Cruzeiro ebbe comunque successo anche in altre competizioni. Nel 1976, uno dei momenti migliori, partecipò per la prima volta alla Coppa Intercontinentale incontrando il Bayern Monaco di Beckenbauer. I tedeschi vinsero per 2-0 a Monaco, mentre la gara al Mineirão si chiuse 0-0.

Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni ottanta non furono molto positivi per la società, dal momento che la squadra non ebbe molti successi e non vinse molti titoli, benché la "carestia" non sia durata molti anni.

Anni 1990 e 2000[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto alle altre squadre brasiliane di vertice, il Cruzeiro ha un'impressionante lista di titoli che può essere paragonata solo a pochi altri team in Brasile. È indubbiamente la squadra più vittoriosa dei nostri giorni nel Minas Gerais. Nel 1990 terminò la crisi dei Celestes, che iniziarono una serie di 15 anni vincendo almeno un titolo all'anno. Questo include due Supercoppe Sudamericane (1991, 1992), una Recopa (1998), quattro Coppe del Brasile (1993, 1996, 2000, 2003), una Copa Oro (1995), una Supercopa Masters (1995), due Cope Sul-Minas (2001, 2002), nove campionati mineiri (1990, 1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 2003, 2004), una Copa Centro-Oeste (1999), il Supercampeonato Mineiro (2002), una seconda Coppa Libertadores (1997) e il primo Campionato brasiliano (2003), più altri titoli non elencati.

In questo periodo tra le file dei cruzeirensi militarono molti giocatori famosi come Charles, Boiadeiro, Douglas, Ademir, Renato Gaúcho, Ronaldo, Nonato, Dida, Ricardinho, Luisão, Cris, Marcelo Ramos, Alex Alves, Serginho, Sorín, Fred e Alex.

Il maggior exploit dell'ultimo decennio avvenne nel 2003, quando il Cruzeiro, sotto la guida dell'affermato allenatore Vanderlei Luxemburgo e capitanato da Alex, conquistò la "Tripla Corona". Per anni il Cruzeiro aveva cercato di vincere il campionato brasiliano, senza successo. Dopo alcuni secondi posti, nel 2003 riuscirono finalmente a vincere l'unico titolo che mancava nella bacheca, con 100 punti realizzati nella stagione e con 102 gol segnati. Nel 2003, oltre alla vittoria del campionato brasiliano, A Raposa vinse anche la Coppa del Brasile e il campionato statale, diventando il primo team brasiliano a vincere la tripla corona.

Nel 2004 il Cruzeiro continuò a far bene, vincendo la Taça Belo Horizonte Juniores, e, con stelle come Sorín, Fred e Cris, conquistando il Campeonato Mineiro. Dopo la grande gloria, nel 2005 il Cruzeiro non vinse nessun titolo importante, una cosa che non accadeva dal 1990. Non solo non vinsero alcun titolo, ma chiusero anche all'8º posto in campionato, prestazione alquanto negativa per una squadra di vertice. Negli anni successivi la squadra ha vinto altre quattro edizioni del Campionato Mineiro, alternandosi con i rivali dell'Atlético Mineiro.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 e nel 2014 il Cruzeiro ha ottenuto la vittoria del campionato brasiliano sotto la guida del tecnico Marcelo de Oliveira Santos soprattutto grazie all'apporto di calciatori del calibro di Éverton Ribeiro e Ricardo Goulart.

Tifoso italiano allo Stadio Mineirão.

Al termine del campionato 2019 il club è retrocesso per la prima volta in 98 anni di storia. A determinarne la retrocessione è stata la sconfitta interna (0-2) con l'altro club dal nome originario identico, ossia il Palmeiras (ex Palestra Italia)[2][3]. Durante i minuti conclusivi del match e dopo l'incontro si sono verificati incidenti dentro e fuori dallo stadio[3].

Tifoseria Mafia Azul allo Stadio Mineirão.

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Nel Campeonato Brasileiro Série B 2020 il Cruzeiro arriva 11º con 6 punti di penalizzazione, salvato da Luiz Felipe Scolari che aveva preso in mano la squadra ad ottobre quando era penultima.

L'anno seguente il Cruzeiro, allenato in successione da tre allenatori, l'ultimo dei quali è Vanderlei Luxemburgo, arriva 14º. A dicembre il club viene acquistato da Ronaldo, ex attaccante che aveva iniziato a giocare proprio nel club di Belo Horizonte, con il chiaro obiettivo di risalire in massima serie, e a fine mese Luxemburgo viene esonerato.

Nel 2022, dopo 3 anni dall'ultima volta, il Cruzeiro ritorna in massima serie.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

Fernando Pieruccetti, popolarmente noto come Mangabeira, ha creato la mascotte della società. La mascotte è una volpe, raposa in portoghese. Il team è ampiamente conosciuto in Brasile per la sua mascotte, che appare anche in TV e sui siti web che hanno a che fare con il Cruzeiro.

Mangabeira disse di essersi ispirato all'ex presidente del club, Mario Grosso, noto per essere molto sveglio e astuto, e di aver pensato che la volpe fosse perfetta. "Era un uomo che non avrebbe permesso a nessuno di raggirarlo. Era davvero furbo, abile, intelligente e ingegnoso, proprio come una volpe", osservò il vignettista.

Stemma[4][modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione dello stemma del Cruzeiro ha seguito quella delle divise da gioco. Il club nacque come Società Sportiva Palestra Itália: lo stemma era un rombo con le iniziali PI, dopo il 1927 SSPI. Nel 1942 comunque, in una gara contro il São Cristóvão, il club cominciò a utilizzare un nuovo stemma: un cerchio blu con cinque stelle bianche all'interno, a simboleggiare la disposizione degli astri nella Croce del Sud. Il Cruzeiro appose sulle divise blu cinque stelle, disponendole su tutto il busto. Nel 2004 è stato cucito sul petto, come tutte le altre squadre, lo stemma con le stellette. Nello stesso anno lo scudetto è stato mutato: al semplice cerchio con cinque stelle è stato aggiunto un cerchio con la scritta CRUZEIRO ESPORTE CLUBE intorno. Negli anni il Cruzeiro ha aggiunto e rimosso diversi particolari allo stemma, come nel 2003, quando erano presenti due trofei sui lati, a simboleggiare le due Coppe Libertadores vinte. Nel 2005 venne aggiunta una corona con i due trofei, a rappresentare la "Tripla Corona" del 2003. Nel 2006 sono stati rimossi i due trofei ed è rimasta solo la corona.

Inno[modifica | modifica wikitesto]

L'inno ufficiale, Hino ao Campeão, venne scritto da Jadir Ambrósio nel 1966, in omaggio alla squadra che tifava. Non aveva pensato di farne l'inno ufficiale, ma una volta che i tifosi cominciarono a sentirlo piacque loro così tanto da adottarlo come nuovo inno. Il Cruzeiro ha avuto anche un altro inno, originariamente scritto da Arrigo Buzzacchi e da Tolentino Miraglia quando il club era ancora italiano (fino al 1925), quando cioè si chiamava Palestra Itália. L'inno, pubblicato sui quotidiani in Brasile il 5 maggio 1922, venne denominato Hino ao Palestra.

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mineirão.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Cruzeiro E.C..

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Aurélio Noce (1921-1922)
  • Alberto Noce (1923-1924)
  • Américo Gasparini (1925-1926, 1928)
  • Antonio Falci (1927, 1929-1930)
  • Braz Pelegrino (1927-1928)
  • Lidio Lunardi (1931-1932)
  • José Viana de Souza (1933)
  • Miguel Perrela (1933-1936)
  • Romeo de Paoli (1936)
  • Osvaldo Pinto Coelho (1936-1940)
  • Ennes Cyro Poni (1941-1942)
  • (insieme) João Fantoni, Wilson Saliba, Mario Torneli (1942)
  • Mário Grosso (1942-1947)
  • Fernando Tamietti (1947, 1950)
  • Antônio Cunha Lobo (1947-1949)
  • Antônio Alves Simões (1949)
  • Manoel F. Campos (1950)
  • Divino Ramos (1951)
  • José Greco (1952-1953, 1955)
  • Wellington Armanelli (1954)
  • José Francisco Lemos Filho (1954)
  • Eduardo S. Bambirra (1955-1956)
  • Manoel A. de Carvalho (1957-1958)
  • Antonio Braz Lopes Pontes (1959-1960)
  • Felicio Brandi (1961-1982)
  • Carmine Furletti (1983-1984)
  • Benito Masci (1985-1990)
  • Salvador Masci (1990)
  • César Masci (1991-1994)
  • Zezé Perrella (1995-2002)
  • Alvimar de Oliveira Costa (2003-2007)
  • Zezé Perrella (2008-2011)
  • Gilvan de Pinho Tavares (2012 - 2017)
  • Wagner Pires de Sá (2018 - 2019)
  • Sérgio Santors Rodrigues (2020 - 2021)
  • Ronaldo (2021 - )

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Calciatori emblematici[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Cruzeiro E.C..

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

Campioni del mondo

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Cruzeiro Esporte Clube.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1966, 2003, 2013, 2014
2022
1993, 1996, 2000, 2003, 2017, 2018

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]

1926, 1928, 1929, 1930, 1940, 1943, 1944, 1945, 1956, 1959, 1960, 1961, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1972, 1973, 1974, 1975, 1977, 1984, 1987, 1990, 1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 2003, 2004, 2006, 2008, 2009, 2011, 2014, 2018, 2019
2001, 2002
1999
1973, 1982, 1983, 1984, 1985
  • Supercampeonato Mineiro: 1
2002[5]

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1976, 1997
1991, 1992
1998
1995
1994

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

2007
1985, 1993, 1995, 2001, 2004
2002, 2004
  • Brasileirão Juniores: 3 (record)
2007, 2010, 2012
1999, 2002

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche 2002/03[modifica | modifica wikitesto]

Stagione della vittoria in campionato.

Prima div. Pos. Pt. G V N P GF GS
Cruzeiro 100 46 31 7 8 102 47

Piazzamenti in campionato[modifica | modifica wikitesto]

Anno Posizione Anno Posizione Anno Posizione Anno Posizione Anno Posizione
1971 1981 19º 1991 16º 2001 21º 2011 16°
1972 1982 21º 1992 2002 2012
1973 1983 17º 1993 15º 2003 2013
1974 1984 33º 1994 22º 2004 13º 2014
1975 1985 29º 1995 2005 2015
1976 19º 1986 1996 2006 10º 2016 12°
1977 16º 1987 1997 20º 2007 2017
1978 10º 1988 1998 2008
1979 1989 1999 2009
1980 10º 1990 10º 2000 2010

Record di gol[modifica | modifica wikitesto]

# Nome Periodo Reti
1 Tostão 1963–1972 248
2 Dirceu Lopes 1963–1977 224
3 Niginho 1926–1930, 1936–1937, 1939–1947 207
4 Bengala 1925–1939 166
5 Ninão 1923–1924, 1925–1930, 1936 163
6 Palhinha 1969–1977, 1982–1985 155
7 Alcides 1934–1946 152
8 Marcelo Ramos 1994–1996, 1998–2000 151
9 Roberto Batata 1969—1976 118
10 Joãozinho 1974–1981 116

Record di presenze[modifica | modifica wikitesto]

# Nome Periodo Presenze
1 Fábio Deivson Lopes Maciel 2005-2021 741
2 Zé Carlos 1965–1977 619
3 Dirceu Lopes 1966–1977 601
4 Piazza 1964–1977 559
5 Raul 1966–1978 558
6 Joãozinho 1972–1986 482
7 Palhinha 1968–1977, 1983–1984 448
8 Ademir 1986–1991, 1993–1995 439
9 Ricardinho 1994–2002 415
10 Nelinho 1973–1982 410
11 Nonato 1990–1997 392
12 Tostão 1963–1972 378
13 Dida 1994–1998 304

La rivalità con l'Atlético Mineiro[modifica | modifica wikitesto]

In molti stati o regioni ci sono due squadre principali che diventano grandi rivali e si contendono il titolo. L'Atlético Mineiro e il Cruzeiro non fanno eccezione. È il più grande derby nel Minas Gerais, e, insieme a quelli di Rio, a quelli di San Paolo e a quello di Porto Alegre, è uno dei più grandi del Brasile.

C'è una grande rivalità anche tra le tifoserie, sempre per decidere quale delle due squadre sia più forte. Nella storia, l'Atlético è riuscito a vincere 169 derby, il Cruzeiro 138 e ci sono stati 113 pareggi, su un totale di 420 derby. Il Cruzeiro ha vinto 106 titoli (ufficiali e non ufficiali), di lunga il più vittorioso dei due team mineiri. Il Cruzeiro ha anche la più grande tifoseria in Brasile, escluse le squadre di Rio e di San Paolo, e, quindi, anche la più grande del Minas Gerais. A livello nazionale il Cruzeiro è risultato essere la squadra più vittoriosa del Minas Gerais: l'Atlético non è stato in grado di dimostrare il contrario, venendo retrocesso in Série B nel 2005, uno dei momenti più tristi della storia dei bianco-neri.

Ma quando le due squadre giocano l'una contro l'altra, sembra che la storia o le statistiche significhino ben poco per i giocatori, dato che ogni volta i due club mettono in scena un combattuto show.

Insieme queste due squadre hanno vinto ben il 75% dei campionati del Minas Gerais. Se si aggiunge anche l'América, terza squadra più titolata, la percentuale sale al 91%.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2024[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e numerazione aggiornate al 2 febbraio 2024.[6]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Rafael
3 Bandiera del Brasile D Wesley
4 Bandiera del Brasile D Mateus Silva
5 Bandiera del Brasile D Matheus Neris
6 Bandiera del Brasile D Matheus Pereira
8 Bandiera del Brasile C Lucas Silva
10 Bandiera del Brasile A Nikão
11 Bandiera del Brasile A Waguininho
16 Bandiera del Brasile C Bruno José
20 Bandiera del Brasile C Marco Antônio
22 Bandiera del Brasile A Stênio
33 Bandiera del Brasile D Paulo
40 Bandiera del Brasile P Vinícius
N. Ruolo Calciatore
77 Bandiera del Brasile C Japa
98 Bandiera del Brasile A Mateus Vital
Bandiera del Brasile A Marlon Xavier
Bandiera del Brasile C Pedro Castro
Bandiera del Brasile A Vinícius Popó
Bandiera del Brasile C João Paulo
Bandiera del Brasile C Machado
Bandiera del Brasile A Edu
Bandiera del Brasile C Vitor Roque
Bandiera del Brasile C Fernando Henrique
Bandiera del Brasile A Gilberto
Bandiera del Brasile C Ramiro
Bandiera della Colombia D Helibelton Palacios

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Argentina Nicolás Larcamón – Allenatore
  • Bandiera dell'Argentina Damián Ayude - Vice allenatore
  • Bandiera dell'Argentina Javier Bergés – Vice allenatore
  • Bandiera del Brasile Célio Lúcio – Assistente allenatore
  • Bandiera del Brasile Rogério Lima – Allenatori portieri
  • Bandiera del Brasile Juvenilson de Souza,Bandiera del Brasile Quintiliano Lemos,Bandiera del Brasile Eduardo Freitas,Bandiera del Brasile Pedro Pereira – Preparatori atletici
  • Bandiera del Brasile Eduardo Pimenta,Bandiera del Brasile Rodrigo Morandi – Fisiologisti
  • Bandiera del Brasile Sérgio Freire Júnior,Bandiera del Brasile Walace Espada,Bandiera del Brasile Leonardo Corradi – Medici sociali
  • Bandiera del Brasile André Rocha,Bandiera del Brasile Charles Costa,Bandiera del Brasile Jomar Ottoni - Fisioterapisti
  • Bandiera del Brasile Edmar Antonio Silva,Bandiera del Brasile Barjão – Massaggiatori
  • Bandiera del Brasile Vitor Silvestre - Scout

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Titoli nell'atletica Archiviato il 7 giugno 2007 in Internet Archive. Titoli nelle bocce Archiviato il 7 aprile 2007 in Internet Archive. Titoli nel bowling Archiviato il 4 giugno 2007 in Internet Archive.
  2. ^ Brasile, Cruzeiro retrocesso: è guerriglia, Sportal, 8 dicembre 2019.
  3. ^ a b Dramma Cruzeiro: retrocede per la prima volta in 98 anni e scoppia il caos. FOTO, Sky Sport, 9 dicembre 2019.
  4. ^ Manual de Marca (PDF), su cruzeiro.com.br. URL consultato l'8 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2018).
  5. ^ Al Campionato mineiro 2002 non parteciparono le squadre che giocavano nella Copa Sul-Minas, cioè l'América Mineiro, l'Atlético Mineiro, il Cruzeiro e il Mamoré. Queste squadre, insieme alla Caldense, che aveva vinto il campionato statale, si giocarono il cosiddetto Supercampionato dello Stato di Minas Gerais dopo la fine del campionato statale e della Copa Sul-Minas. Il torneo venne vinto dal Cruzeiro.
  6. ^ Jogadores Profissional, su cruzeiro.com.br. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2019).

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