Cronoscalata Catania-Etna

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Cronoscalata Catania-Etna
Sport Automobilismo
PaeseBandiera dell'Italia Italia
LuogoBandiera della Sicilia Sicilia
OrganizzatoreAutomobile Club d'Italia
CadenzaAnnuale
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa in salita
Storia
Fondazione1923
Numero edizioni45
Ultimo vincitoreBandiera dell'Italia Carmelo Scaramozzino (3)
Record vittorieBandiera dell'Italia Enrico Grimaldi (4)

La Catania-Etna (dal 1969 al 1972 Corsa dell'Etna) è una competizione automobilistica, più precisamente una cronoscalata, che si svolge annualmente in provincia di Catania. È valida per il Trofeo Cronosprint. Viene organizzato dall'Automobile Club d'Italia di Catania.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Catania-Etna 1939
La locandina dell'edizione 1939

La prima edizione fu organizzata l'8 giugno 1924[1] dall'Unione Sportiva Catanese (antenata della squadra di calcio di Catania) e si svolse tra la Piazza Duomo di Catania e Zafferana Etnea passando per la Barriera del Bosco, Battiati, San Giovanni La Punta, Trecastagni, Viagrande e Fleri. Negli anni il tragitto ha subito varie modifiche: dal 1939 si arrivava alla casa cantoniera dopo Nicolosi; dal 1969 il percorso diventò Nicolosi-rifugio Sapienza;[2] dal 1973 addirittura ci fu il trasferimento all'autodromo di Pergusa; dal 1980 si tornò sull'Etna, dalla casa cantoniera di Nicolosi a Piano Bottara grazie all'unione delle tre scuderie Catania Corse, Puntese ed Etna e a Italo Cultrera.[3]

Interrotta nel 1983 a seguito della colata lavica che invase la Strada provinciale 92, la Corsa venne ripristinata nel 1995 su iniziativa del presidente della Provincia Nello Musumeci, che riaprì al traffico anche la strada interrotta. La partenza era situata nel viale della Regione di Nicolosi, ma a causa della pericolosità della prima curva (viale della Regione angolo via Etnea), è stata spostata ai "Pini", accanto alla pista di pattinaggio su ghiaccio. L'arrivo, invece, era al Bivio San Leo. Nel 2004, con la modifica della legge regionale voluta dallo stesso Musumeci e proposta dal deputato Gino Ioppolo, venne autorizzata la gara su un percorso di quasi dieci chilometri, sempre sulla Nicolosi-Rifugio Sapienza.[2]

L'organizzazione della gara, affidata negli anni Novanta al "Team Palikè", dal 2003 è curata dall'Aci di Catania.[1] La gara del 2010, già caratterizzata dalla disputa di una sola manche di prove a causa della nebbia nella parte alta del percorso e di ritardi dovuti alla pulizia della pista e al soccorso di un pilota infortunato, è stata annullata dopo che, nel corso delle salite delle vetture E3, la Renault Clio Williams di Rocco Russo a causa di un problema meccanico andava a scartare violentemente verso un muro sul lato destro della strada, centrandolo ed investendo due incauti spettatori posizionati dietro di esso, che sono rimasti seriamente feriti. Uno dei due astanti è poi deceduto nella notte seguente a causa delle gravissime lesioni riportate. Rimase illeso il pilota.[4]

La gara venne così sospesa sine die dall'edizione del 2010 fino alla ripresa con l'edizione del 2021.

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa de Filippis, 1955
  • Avvenne un'edizione 0 nel 1923 che vide vincitore Paolo Catania su Nazzaro[5] e che ebbe come nomenclatura "Catania-Trecastagni".

Non si sono disputate gare dal 1925 al 1929, dal 1932 al 1938, dal 1940 al 1946, nel 1957 e 1958, dal 1964 al 1966, nel 1971, 1978 e 1979 e dal 2011 al 2020 (cinque edizioni furono disputate a Pergusa), dal 1983 al 1994 e nel 2003.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lettera dell’Avv. Maurizio Magnano San Lio (PDF), in Automobile Club Catania, 1º marzo 2019. URL consultato il 26 marzo 2020.
  2. ^ a b NICOLOSI CITTÀ DEI MOTORI, in nicolosietna.it, 2013. URL consultato il 26 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2020).
  3. ^ CORSE DI SICILIA-La Nicolosi Etna-Breve storia della cronoscalata alle falde dell’Etna, in latargaflorio.it, 26 novembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2020.
  4. ^ Etna, schianto alla cronoscalata morto uno dei giovani investiti, in la Repubblica, 7 settembre 2010. URL consultato il 26 marzo 2020.
  5. ^ Lino Pensa, La Catania - Trecastagni NAZZARO - CEIRANO - AUSTRO DAIMLER - SPA e ANSALDO ai posti d'onore. Due intrepidi Acesi: PAOLO CATANIA e SALVATORE IGNOTO ai PRIMI due POSTI -. Virtù di uomini e di macchine., in La Voce del Paese, 9 luglio 1923.
  6. ^ Sito ufficiale - 41ª edizione, su cataniaetna.it. URL consultato il 25 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2006).
  7. ^ 46ª Catania – Etna, in cronoscalate.it. URL consultato il 26 marzo 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il fascino della gara più bella. «La Sicilia», 9 settembre 2006, CT35.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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