Crocifisso (Chiesa prepositurale di Sant'Erasmo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Crocifisso
AutoreMaestro veneto
DataXV secolo
MaterialeLegno policromo
UbicazioneChiesa prepositurale di Sant'Erasmo, Castel Goffredo
Coordinate45°17′52″N 10°28′32″E / 45.297778°N 10.475556°E45.297778; 10.475556

Il Crocifisso è un'opera in legno policromo, databile alla metà del XV secolo[1] e conservato nella chiesa prepositurale di Sant'Erasmo di Castel Goffredo, sul lato destro nella cappella del Crocifisso, affrescata da maestri della scuola lombarda del XVI secolo.[2]

Il crocifisso ha sempre fatto parte del patrimonio di arredi liturgici della chiesa ed è da attribuire a un maestro intagliatore veneto dotato di maestria tecnica e grande capacità di resa sentimentale.

Il crocifisso, ritenuto miracoloso,[3][4] è venerato dalla popolazione locale[5] e dei paesi vicini[6] sino dal 1514.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claudia Bonora Previdi, Chiesa della città e dei suoi santi. La prepositurale di Sant'Erasmo in Castel Goffredo, Calcinato, p. 43, 2006.
  2. ^ Pro Loco Castel Goffredo (a cura di), Castel Goffredo. Lo scrigno dei venti, Guidizzolo, 2007.
  3. ^ Parrocchia di Castel Goffredo. Chiesa prepositurale di Sant'Erasmo., su parrocchiacastelgoffredo.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2020).
  4. ^ Don Carlo Gozzi nelle Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II, p. 35 afferma: "Nel 1514 incominciò la divozione fervorosa verso la Sacra Immagine del Crocifisso di questa parrocchiale, moltiplicandosi le grazie e i miracoli a favore dei pii ricorrenti". La cappella del Crocifisso, aggiunge don Gozzi (Raccolta di documenti per la Storia di Castelgoffredo, p. 49), "era tappezzata di numerosi ex voto, stampelle, tavolette dipinte [di grazie ricevute], poi scomparse".
  5. ^ Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, p. 107, 2005.
  6. ^ Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, pp. 128-129, 1978.
  7. ^ Sulle tracce di Mantegna: Zebellana, Giolfino e gli altri : sculture lignee tra Lombardia e Veneto, 1450-1540.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, 1978, ISBN non esistente.
  • Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, 2005, ISBN 88-7495-163-9.
  • Claudia Bonora Previdi, Chiesa della città e dei suoi santi. La prepositurale di Sant'Erasmo in Castel Goffredo, Calcinato, 2006.
  • Carlo Gozzi, Raccolta di documenti per la Storia di Castelgoffredo e biografia di que' principi Gonzaga che l'hanno governato personalmente (1840), Mantova, 2000, ISBN 88-88091-11-4.
  • Carlo Gozzi, Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II, Mantova, 2003, ISBN 88-7495-059-4.
  • Pro Loco Castel Goffredo (a cura di), Castel Goffredo. Lo scrigno dei venti, Guidizzolo, 2007, ISBN non esistente.
  • Rita Venturini, I colori del sacro. Tarsie di marmi e pietre dure negli altari dell'alto mantovano 1680-1750, Fotografie di Massimo Telò, Mantova, 1997, ISBN non esistente.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]