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Crocchè

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Crocchè
Vassoio di crocchè di patate farciti
Origini
Luoghi d'origineFrancia (bandiera) Francia
Italia (bandiera) Italia
RegioniCampania
Sicilia
DiffusioneItalia (bandiera) Italia
Zona di produzioneTutto il Meridione
Dettagli
Categoriapiatto unico
RiconoscimentoP.A.T.
Ingredienti principalinell'impasto: patate, mezzo albume, pepe, parmigiano, prezzemolo, olio di semi di arachide. nella farcitura: latticini, affettati vari.
VariantiCazzilli

I crocchè (dal francese croquette), chiamati anche cazzilli nel palermitano e panzarotti in Campania, sono un piatto tipico della cucina dell'Italia meridionale; sono molto diffusi nelle regioni di Campania, dove sono inseriti nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali campani[1][2][3], e Sicilia[4], qui inseriti nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani,[5], ma anche in Calabria e Puglia.

La ricetta è una variante delle crocchette di patate, originarie della Francia e diffuse in tutto il mondo.

Preparare un impasto schiacciando delle patate bollite e sbucciate (a volte viene messa della fecola di patate) e aggiungendo uova, formaggio grattugiato, prezzemolo, sale e pepe o altri condimenti a scelta; il tutto deve essere molto compatto. Ricavare piccole porzioni dall'impasto e modellarle con i palmi delle mani fino a dargli la forma di un cilindro. Bagnare le crocchette in dell'uovo sbattuto e poi impanarle nel pangrattato. Procedere friggendo i crocchè fino a doratura in olio ben caldo e successivamente scolandoli su carta assorbente per togliere l'olio in eccesso.[La preparazione è soggetta a variazioni locali]

Le crocchette possono anche essere farcite aggiungendo fior di latte e salumi tagliati a strisce al loro interno prima di modellarle.[6]

La versione palermitana prevede solo purea di patate (quelle vecchie, che contengono più amido), sale, pepe e della menta nell'impasto e viene fritta senza alcuna panatura.

In Campania, oltre che una preparazione casalinga, sono anche un tipico cibo da strada che in questo caso offre spesso una versione meno ricca e talvolta di dimensione ridotta non contemplando la presenza dei latticini e dei salumi. Si possono acquistare in molte friggitorie, dove vengono tradizionalmente serviti in un apposito contenitore di carta a forma di cono detto "cuoppo"[7] che, nella sua versione "di terra", prevede diversi tipi di fritturine tra cui: pastacresciute, sciurilli, scagliozzi, melanzane e/o altre verdure fritte (a pullastiello[8]), palle di riso (piccoli arancini)[1] e molto altro.

  1. ^ a b Napoli: 8 friggitorie da non perdere, su Agrodolce. URL consultato il 7 ottobre 2015.
  2. ^ Crocchè di patate, su cookaround.com.
  3. ^ Annalisa Barbagli, Stefania Barzini, Fritto e mangiato, Giunti Editore, p. 195, ISBN 8809765451.
  4. ^ Cazzilli, su fornellidisicilia.it.
  5. ^ Cazzilli palermitani, su Giallo Zafferano.
  6. ^ (EN) Lonely Planet Publications Staff, The World's Best Street Food Where to Find It and How to Make It, Lonely Planet, 2012, ISBN 1-74321-664-5.
  7. ^ Il cuoppo, lo street food di Napoli per eccellenza, su La Cuochina Sopraffina, 16 settembre 2014. URL consultato il 12 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2019).
  8. ^ Ricetta delle melanzane a 'pullastiello', lo strappo alla regola, su NapoliToday. URL consultato il 12 febbraio 2019.

Voci correlate

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