Cristina Jorio

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Cristina Jorio
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera
Periodo di attività musicale1955 – 1961
EtichettaLa voce del padrone, Combo Record
Album pubblicati2
Studio2

Cristina Jorio, nata Cristina Tavolazzi (Alfonsine, 10 maggio 1928), è una cantante italiana, famosa negli anni cinquanta. È stata la prima cantante romagnola a partecipare al Festival di Sanremo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Terza di sette fratelli, il padre lavora come operaio nello stabilimento Eridania di Ravenna e la mamma è sarta.

Appassionata di jazz, dopo aver studiato canto e pianoforte con la maestra Tina Brini di Lugo, inizia dopo la fine della guerra ad esibirsi con alcune orchestre: conosce così il chitarrista Eugenio Jorio, sassofonista, clarinettista e chitarrista lughese, che sposa, adottando da questo momento il cognome del marito.

Nell'estate del 1954 viene scoperta dal Maestro Giovanni D'Anzi, che la ascolta in un locale, il Miramare di Bellaria: colpito dalla voce, le procura un contratto discografico con La voce del padrone e le trova il nome d'arte. Lavora in RAI, dove diventa una presenza fissa nella trasmissione radiofonica Il motivo in maschera, in cui canta accompagnata dall'orchestra di Massimo Brigada. Vince con Domenico Modugno il premio «Microfono d'argento»[1].

Partecipa al Festival di Sanremo 1958 con due canzoni: Mille volte (di Carlo Alberto Rossi), con Tonina Torielli, accompagnata dall'orchestra di Alberto Semprini, e Io sono te in coppia con Carla Boni. È la prima cantante romagnola a salire sul palco dell'Ariston. Mille volte arriva in finale classificandosi all'ottavo posto[1]. Qualche mese dopo è in gara anche al Festival di Napoli con Voglio a tte..., in abbinamento con Marisa Del Frate, e con ''O calippese napulitano, in abbinamento con Gloria Christian.

Dopo il Festival recita da protagonista nella commedia musicale I divi della radio[1]. Nel 1959 partecipa invece alla trasmissione radiofonica "Il traguardo degli Assi", con l'orchestra di Pino Calvi; è inoltre protagonista femminile un fotoromanzo a puntate (Lo stiletto cinese) pubblicato dalla rivista «Il Campione» (protagonista maschile è il campione di ciclismo su pista Antonio Maspes)[1].

Nel 1960 riceve il disco d'oro per aver raggiunto il milione di copie di dischi venduti; nello stesso anno incide la sigla musicale del teleromanzo Tutto da rifare pover'uomo, Ballata dell'uomo ricco.

Si ritira a vita privata verso la metà degli anni '60.

Tra i suoi successi vanno annoverati anche Amo Parigi e Johnny Guitar.

Dopo aver vissuto lungamente a Milano, dagli anni 1990 vive stabilmente nella natia Alfonsine[1].

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Album con altri artisti[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Gianni Siroli, Romagna balerina. Curiosità storico-musicali in Romagna dal 1950 al 2000, Faenza, Tempo al Libro, 2018, pp. 33-34.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Domenico Gavella, Cristina Jorio, pubblicato in Raro! n° 181 di ottobre 2006
  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Jorio, Cristina, di Enzo Giannelli, pag. 854
  • Antonio Sciotti - Cantanapoli. Enciclopedia del Festival della Canzone Napoletana 1952-1981, Luca Torre editore (2011)
  • Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Cristina Jorio, pag. 747

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN87577505 · BNE (ESXX1789751 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-87577505