Crepis setosa

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Radicchiella cotonosa
Crepis setosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Sottotribù Crepidinae
Genere Crepis
Specie C. setosa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Genere Crepis
Specie C. setosa
Nomenclatura binomiale
Crepis setosa
Haller fil., 1797
Nomi comuni

Crepis ispida

La radicchiella cotonosa (nome scientifico Crepis setosa Haller fil., 1797) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia del nome generico (Crepis) non è molto chiara. In latino Crèpìs significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune specie di questo genere, sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo (krepis) nell'antica Grecia indicava il legno di Sandalo e anche una pianta non identificata descritta da Teofrasto[3]. Non è chiaro quindi, perché Sébastien Vaillant (botanico francese, 1669 - 1722) abbia scelto proprio questo nome per indicare il genere della presente specie[4]. L'epiteto specifico (setosa) indica che la specie è ispida e pelosa.[5]

Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto dal botanico Albrecht von Haller (1758-1823) nella pubblicazione "Archiv für die Botanik" (Arch. Bot. - [Leipzig] - 1(2): 1. del 1797.[6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Le foglie
Infiorescenza
I fiori

Habitus. La pianta di questa specie è una erbacea annuale. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Gli steli contengono abbondante latice amaro.[7][8][9][10][11][12][13][14][15]

Radici. Le radici sono fittonanti (fittone sottile e poco profondo).

Fusto. La parte aerea del fusto è eretta, ramificata fin dalla base; la superficie è striata o solcata; all'interno il fusto è cavo; il colore è verde pallido con venature rossastre. Il fusto inoltre è ispido e grossolanamente peloso (raramente è glabro). Il caule alla base ha un diametro di 0,1 – 1 cm. Questa pianta può arrivare al massimo a 8 dm di altezza (minimo 1 dm).

Foglie. Le foglie basali sono picciolate; hanno una forma lineare-spatolata acuta con base attenuata (il picciolo può essere alato) oppure hanno forme da strettamente ellittiche a obovate; i bordi possono essere dentati in modo acuto, oppure sono del tipo pennatosetto con lobo apicale a forma ovata; la superficie è finemente ispida; il colore è verde giallastro su entrambe le facce. Le foglie cauline sono del tipo lenisiforme oppure strettamente ovate ed hanno alla base 2 - 3 copie di denti a portamento patente. Dimensione delle foglie basali: larghezza 2 – 5 cm (massimo 8 cm); lunghezza 8 – 20 cm (massimo 30 cm).

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono di tipo corimboso o panicolato (i capolini per pianta sono abbastanza numerosi - circa una decina). Le singole infiorescenze sono composte da un unico capolino peduncolato terminale per ogni ramificazione. I capolini sono formati da un involucro cilindrico-campanulato composto da brattee (o squame) disposte su 2 serie embricate scalate, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. L'involucro è vistosamente ispido per setole giallastre. Le squame sono acuminate, ispide e pubescenti su entrambe le facce; quelle esterne (da 10 a 14) hanno i margini scariosi con forme lineari; quelle interne (da 12 a 16) hanno forme lineari-ovate. Il ricettacolo è piatto, glabro (o poco cigliato ai bordi). Dimensione dell'involucro: larghezza 4 – 6 mm; lunghezza 8 – 10 mm. Diametro dell'infiorescenza: 15 – 20 mm. Lunghezza del peduncolo: 0,5 - 0,8 cm. Dimensione delle squame: larghezza 1 - 1,5 mm; lunghezza 6 – 10 mm.

Fiori. I fiori (da 10 a 20 per capolino), tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[16]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle sono formate da una ligula terminante con 5 denti (è la parte finale dei cinque petali saldati fra di loro). Il colore dei fiori è giallo (a volte rosso). La ligula è lunga da 10 – 13 mm; il tubo è lungo 3 – 4 mm; la ligula è larga 1 - 1,7 mm.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[17] Le antere (lunghe 2,5 - 3,5 mm) alla base sono acute e lunghe 0,5 mm. Il polline è tricolporato.[18]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti e ricurvi con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base).[19] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Il colore dello stilo è scuro-verdastro.
  • Fioritura: da maggio a settembre.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, di colore marrone, sono lunghi compreso il becco 3 – 5 mm (larghezza 0,3 - 0,6 mm) con forme più o meno cilindriche e con 10 coste longitudinali; all'apice sono più o meno assottigliati in un becco lungo 0,5 - 1 volte il corpo dell'achenio (ossia da 1 a 2,5 mm). A volte gli acheni esterni sono assenti. Il pappo è bianco ed è lungo 2,5 – 5 mm, soffice con setole flessibili ma tenaci e supera appena l'altezza delle squame dell'involucro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[20] – Distribuzione alpina[21])

Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]

Areale alpino. Dal punto di vista fitosociologico alpino questa specie appartiene alla seguente comunità vegetale:[21]

Formazione: delle comunità terofitiche pioniere nitrofile
Classe: Stellarietea mediae.

Areale italiano. Per l'areale completo italiano Crepis setosa appartiene alla seguente comunità vegetale:[22]

Macrotipologia: vegetazione erbacea sinantropica, ruderale e megaforbieti
Classe: Artemisietea-vulgaris Lohmeyer, Preising & Tüxen ex Von Rochow, 1951
Ordine: Onopordetalia-acanthii Br.-Bl. & Tüxen ex Klika in Klika & Hadač, 1944
Alleanza: Dauco carotae-Melilotion albi Gors, 1966

Descrizione. L'alleanza Dauco carotae-Melilotion albi è relativa alle comunità ruderali nitrofile di specie erbacee con cicli biologici bienni e perenni su suoli aridi e poveri di nutrienti con elevato contenuto di ghiaia e detriti. Questa alleanza è distribuita nell’Europa centrale da cui si è in seguito diffusa tramite mezzi antropogenici (strade, ferrovie e spostamenti umani).[22]

Specie presenti nell'associazione: Oenothera biennis, Reseda lutea, Cichorium intybus, Cirsium arvense, Verbascum densiflorum, Verbascum nigrum, Achillea millefolium, Artemisia vulgaris, Elytrigia repens, Pastinaca sativa subsp. urens, Reseda lutea, Melilotus albus, Melilotus officinalis, Linaria vulgaris, Medicago sativa, Erigeron annuus, Erysimum hieracifolium, Saponaria officinalis, Solidago canadensis, Crepis rhoeadifolia e Crepis setosa.[22]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[23], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[24] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[25]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][11]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[11]

La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[11] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato "Crepis-Lapsana-Rhagadiolus clade", composto dai generi Crepis L., 1753, Lapsana L., 1753 e Rhagadiolus Juss., 1789.[12] Dalle analisi Crepis risulta parafiletico (per cui la sua circoscrizione è provvisoria).[26]

Nella "Flora d'Italia" le specie italiane di Crepis sono suddivise in 4 gruppi e 12 sezioni in base alla morfologia degli acheni, dell'involucro e altri caratteri (questa suddivisione fatta per scopi pratici non ha valore tassonomico). La specie di questa voce appartiene al Gruppo 1 (gruppo con acheni dimorfi) e alla Sezione D (il colore dei fiori è giallo; il ricettacolo è ciliato per peli molli).[14]

I caratteri distintivi per la specie di questa voce sono:[14][27]

  • gli acheni sono dimorfi, ma talvolta sono uniformi;
  • il colore dei fiori è giallo (esternamente sono da rossastri a purpurei);
  • il ricettacolo è ciliato per peli molli;
  • le brattee involucrali sono pubescenti per peli giallastri;
  • gli acheni interni sono lunghi da 3 a 5 mm e non sono alati.

Il numero cromosomico di C. setosa è: 2n = 8.[14][15][28]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Per questa specie è indicata la seguente sottospecie (non riconosciuta da tutte le checklist[2]):[12]

  • Crepis setosa subsp. topaliana Babc., 1941 - Distribuzione: Grecia e Anatolia

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Altre specie appartenenti allo stesso gruppo/sezione:[27]

  • Crepis aspromontana Brullo et al. - Radichiella dell'Aspromonte: le brattee involucrali sono pubescenti per peli nerastri; gli acheni interni sono lunghi da 2 a 8 mm e non sono alati.
  • Crepis setosa Haller fi. - Radichiella cotonosa: le brattee involucrali sono pubescenti per peli giallastri; gli acheni interni sono lunghi da 3 a 5 mm e non sono alati.
  • Crepis vesicaria L. - Radichiella vescicosa: le brattee involucrali sono pubescenti per peli giallastri; gli acheni interni sono lunghi da 6 a 8 mm e tutti non sono alati.
  • Crepis foetida L. - Radichiella selvatica: gli acheni interni sono lunghi 10 - 20 mm con un becco allungato e tutti non sono alati.
  • Crepis insularis Moris et De Not. - Radichiella di Capraia: simile a C. foetida, ma le dimensioni sono più ridotte; i fusti sono decisamente semplici e monocefali.

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Aegoseris setosa (Haller f.) Fourr.
  • Apargia setosa (Haller f.) Moench
  • Barkhausia setosa (Haller f.) DC.
  • Crepis setosa subsp. typica Babc. & Stebbins
  • Hieracium setosum (Haller f.) E.H.L.Krause
  • Wibelia setosa (Haller f.) Roehl.

Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]

La crepide ispida in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Borstiger Pippau
  • (FR) Crépide hérissée
  • (EN) Bristly Hawk's-beard

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 23 gennaio 2022.
  3. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 29 giugno 2013.
  4. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 767.
  5. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato l'8 agosto 2013.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 gennaio 2022.
  7. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  8. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  9. ^ Judd 2007, pag.517.
  10. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag.183.
  11. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 350.
  12. ^ a b c Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  13. ^ Motta 1960, vol.1 pag. 767.
  14. ^ a b c d Pignatti 2018, vol.3 pag. 1103.
  15. ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 9 agosto 2013.
  16. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  17. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  18. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  19. ^ Judd 2007, pag. 523.
  20. ^ Conti et al. 2005, pag. 81.
  21. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 682.
  22. ^ a b c Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 2 luglio 2021.
  23. ^ Judd 2007, pag. 520.
  24. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  25. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  26. ^ Yin et al. 2021.
  27. ^ a b Pignatti 2018, vol.4 pag. 906.
  28. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 9 agosto 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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