Enrico Morin

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Enrico Costantino Morin

Ministro della Marina
Durata mandato15 dicembre 1893 –
14 giugno 1894
PresidenteFrancesco Crispi
PredecessoreCarlo Alberto Racchia

Durata mandato14 giugno 1894 –
10 marzo 1896
PresidenteFrancesco Crispi
SuccessoreBenedetto Brin

Durata mandato24 giugno 1900 –
15 febbraio 1901
PresidenteGiuseppe Saracco
PredecessoreGiovanni Bettolo

Durata mandato15 febbraio 1901 –
22 aprile 1903
PresidenteGiuseppe Zanardelli
SuccessoreGiovanni Bettolo

Durata mandato21 giugno 1903 –
3 settembre 1903
PresidenteGiuseppe Zanardelli
PredecessoreGiovanni Bettolo
SuccessoreGiovanni Giolitti

Ministro degli Esteri
Durata mandato9 febbraio 1903 –
3 settembre 1903
PresidenteGiuseppe Zanardelli
PredecessoreGiulio Prinetti
SuccessoreTommaso Tittoni

Ministro della Guerra
Durata mandato27 aprile 1902 –
14 maggio 1902
PresidenteGiuseppe Zanardelli
PredecessoreCoriolano Ponza di San Martino
SuccessoreGiuseppe Ottolenghi

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXI
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioDiploma di scuola di marina
ProfessioneMilitare di carriera
Enrico Costantino Morin
NascitaGenova, 5 maggio 1841
MorteForte dei Marmi, 13 settembre 1910
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Marina del Regno di Sardegna
Regia Marina
ArmaMarina
Anni di servizio1852 - 1906
GradoVice ammiraglio
GuerreSeconda guerra d'indipendenza italiana
Terza guerra d'indipendenza italiana
Studi militariScuola di marina di Genova
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Enrico Costantino Morin (Genova, 5 maggio 1841Forte dei Marmi, 13 settembre 1910) è stato un militare e politico italiano.

Fu Senatore del Regno e Ministro della Marina Italiana tra il 1893 ed il 1903, Ministro degli esteri durante il 1903 e Ministro della guerra ad interim, per pochi giorni, durante il 1902.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enrico Costantino Morin nacque a Genova nel 1841 e come molti altri residenti nella città all'epoca, intraprese sin da giovane la carriera militare nella marina sabauda, diplomandosi alla scuola di marina di Genova il 7 novembre 1852.
Si distinse, come tenente di vascello, nella campagna del 1860-61 e quindi, come comandante della Garibaldi, in un giro del mondo (1879-82); vasta eco ebbe la sua coraggiosa decisione, sulla via del ritorno, di attraversare il Canale di Suez sebbene fosse stato bloccato con mine per la rivolta di 'Orabī Pascià.

Dopo aver combattuto l'ultima fase della Seconda guerra d'indipendenza italiana divenne professore di tattica navale e di balistica alla Scuola di marina di Genova dal 5 febbraio 1863, e quindi di arte navale nella scuola di guerra di Torino, rimanendo in servizio stabilmente sino al 1866 quando venne chiamato a prendere parte agli scontri della Terza guerra d'indipendenza. Per i meriti conseguiti, divenne Capo divisione del Ministero della Marina (20 maggio 1867 - 1º novembre 1878).

Successivamente divenne direttore del reparto artiglieria e torpedini di La Spezia dall'11 novembre 1882 sino al 1º febbraio 1885. Nel 1888 venne nominato Contrammiraglio e dal 22 febbraio 1891 divenne comandante dell'Accademia Navale di Livorno, rimanendo in carica sino al 16 dicembre 1893.

Il 24 ottobre 1893 venne nominato Viceammiraglio e rimase in servizio attivo sino al 30 aprile 1906 quando venne collocato in posizione ausiliaria.

Per le sue competenze venne nominato Ministro della Marina Italiana rimanendo in carica in due gabinetti Crispi (1893-94 e 1894-96) e nei gabinetti Saracco (1900-01) e Zanardelli (1901-03), e divenendo poi per pochi mesi Ministro degli Esteri durante il 1903. Fu anche Ministro della Guerra ad interim, per breve tempo, dall'aprile 1902.[1].

Si spense a Forte dei Marmi dove si era ritirato a vita privata negli ultimi anni di vita, nel 1910.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro con corona reale per anzianità di servizio (40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'onore d'oro per lunga navigazione marittima (20 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'onore d'oro per lunga navigazione marittima (20 anni)
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (1 barretta) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ su Costantino Morin sull'Enciclopedia Treccani[collegamento interrotto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro della Guerra del Regno d'Italia Successore
Coriolano Ponza di San Martino 27 aprile 1902 - 14 maggio 1902 ad interim Giuseppe Ottolenghi
Predecessore Ministro degli Esteri del Regno d'Italia Successore
Giulio Prinetti 9 febbraio 1903 - 3 settembre 1903 Tommaso Tittoni
Controllo di autoritàVIAF (EN89252016 · SBN CUBV116855 · BAV 495/224814 · WorldCat Identities (ENviaf-89252016