Coppia disuguale di amanti

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Coppia disuguale di amanti
AutoreJacopo de' Barbari
Data1503 circa
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni40,4×32,4 cm
UbicazionePhiladelphia Museum of Art, Filadelfia

La Coppia disuguale di amanti o Ritratto d'uomo e di fanciulla è un dipinto olio su tavola di Jacopo de' Barbari. La tavola è conservata nel museo d'arte di Filadelfia Philadelphia Museum of Art dal 1877.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tavola fu dipinta dal de' Barbari quando era ospite alla corte di Federico il Saggio nel 1503, periodo in cui risulta inserito nell'elenco dei soggetti che avevano ricevuto un pagamento, e presenta la scritta IA. D. BARBARI, MDHI con accanto il caduceo, simbolo con cui l'artista era uso rendersi riconoscibile nelle sue opere.[2] Del dipinto vi è una seconda versione su rame che fu descritta dal collezione di Hofrat Kretz di Ratzenhover, questo risulta essere stato venduto nel 1920 a Berlino, mentre la tavola proviene dalla collezione Kretz, per essere poi presente nel 1908 ad Amburgo nella collezione Weber. Venne poi acquistata dall'antiquario Douglas di Londra che lo cede alla collezione Johnson venendo nel 1907 esposto aa Bruges Toison d'Or per essere poi venduta all'asta a Berlino da Rodolfo Lepke tra i dipinti di proprietà di Edoardo Werber il 20 febbraio 1912.[2]

Un dipinto a medesimo soggetto è stato indicato presente a Venezia nel 1595 nella collezione di Marcantonio Michiel: «quadro d'una donna col petto scoperto et un vecchio »ma non vi è nessuna conferma che sia proprio questo dipinto,[3] ma indica che il tema fu apprezzato anche in ambito veneziano ponendo il de' Barbari in una posizione di assoluta avanguardia. Due disegni del Maestro del Libro di casa, artista tedesco, anticipano il soggetto raffigurando sia una copia composta da una fanciulla e un anziano, ma anche un giovane corteggiato da una donna anziana.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La tavola raffigura due personaggi di età molto differenti proponendo un tema già presente nell'Europa settentrionale come ''ungleiches liebespaar ma ancora precoce rispetto alle raffigurazioni italiane e veneziane. L'artista muranese affronta il soggetto anticipando il gusto dei tempi. Il medesimo soggetto fu dipinto da Giovanni Cariani presente a Venezia, ma successivamente, solo nel 1516 con la tela Seduzione, seguiranno poi Tiziano Vecellio, il Giorgione e altri.[5][6] Vi è inoltre un particolare nel dipinto Stemma della morte di Dürer con il particolare di una copia di cui l'uomo è molto più anziano della figura femminile, e quanto a conferma di quanto furono intensi i rapporti tra i due artisti, che si erano conosciuti a Venezia e che si frequentarono a Berlino.[7] Il particolare della fanciulla che ha il capo ornato da una ghirlanda, potrebbe avere il significato che la coppia si fosse fidanzata.

I tratti somatici dei personaggi, in particolare dell'anziano, confermerebbero l'esecuzione in terra nordica, con profonde assonanze con le pitture di Albrecht Dürer, mancando quelle caratteristiche del dipinto degli amanti in stile giorgionesco.[2][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ritratto d'uomo e di fanciulla, su arte.cini.it, Fondazione Giorgio Cini. URL consultato il 27 luglio 2022.
  2. ^ a b c Simone Ferrari, Jacopo de' Barbari un protagonista del Rinascimento tra Venezia e Dürer, Bruno Mondadori, 2006, pp. 83-84, ISBN 88-424-9238-8.
  3. ^ (EN) Jennifer Fletcher, Marcantonio Michiel's Colletion, Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, 1973, pp. 382-385.
  4. ^ Fabrizio Augustoni, Maestro del libro di casa, Salaoìmon e Augustoni Editore, 1972.
  5. ^ Rodolfo Pallucchini, Francesco Rossi (a cura di), Giovanni Cariani, Bergamo, Credito bergamasco, 1983, ISBN non esistente.
  6. ^ Tra gli artisti presenti nel nord Europa che raffigurarono il medesimo tema si cita Hans Baldung, Hans von Kulmbach e Lucas Cranach il Vecchio
  7. ^ Le insegne della morte, su lombardiabeniculturali.it, LombardiaBeniCulturali. URL consultato il 31 luglio 2022.
  8. ^ Anonimo — Giorgionesco e Giorgione "Gli amanti", su catalogo.fondazionezeri.unibo.it, Fondazione Zeri. URL consultato il 31 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Simone Ferrari, Jacopo de' Barbari un protagonista del Rinascimento tra Venezia e Dürer, Bruno Mondadori, 2006, pp. 83-84, ISBN 88-424-9238-8.
  • Schmidt Arcangeli C., Giovanni Bellini e la pittura veneta a Berlino. Le collezioni di James Simon e Edward Solly alla Gemäldegalerie, 2015, pp. 99-100.

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