Coppa dei Caraibi 1990

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coppa dei Caraibi 1990
Caribbean Championship 1990
Competizione Coppa dei Caraibi
Sport Calcio
Edizione
Date dal 22 luglio 1990
al 29 luglio 1990
Luogo Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago
(1 città)
Partecipanti 6 (20 alle qualificazioni)
Impianto/i 1 stadio
Statistiche
Incontri disputati 6
Gol segnati 16 (2,67 per incontro)
Cronologia della competizione
1989 1991

La Coppa dei Caraibi 1990 (Caribbean Championship 1990) fu l'ottava edizione della Coppa dei Caraibi (la seconda con la nuova denominazione), competizione calcistica per nazione organizzata dalla CFU. La competizione si svolse a Trinidad e Tobago dal 22 luglio al 29 luglio 1990 e vide la partecipazione di sei squadre: Barbados, Giamaica, Grenada, Martinica, Saint Vincent e Grenadine e Trinidad e Tobago.

La CFU organizzò questa competizione come CFU Championship dal 1978 al 1988; dal 1989 al 1990 sotto il nome di Caribbean Championship; dall'edizione del 1991 a quella del 1998 cambiò nome e divenne Shell Caribbean Cup; le edizioni del 1999 e del 2001 si chiamarono Caribbean Nations Cup; mentre dal 2005 al 2014 la competizione si chiamò Digicel Caribbean Cup; nell'edizione del 2017 il suo nome è stato Scotibank Caribbean Cup.

Prima della finale, durante lo svolgimento delle partite, ci fu un colpo di Stato ordito da un'organizzazione islamica, la Jamāʿat al Muslimīn[1]. In quel momento questa situazione non era nota ai giocatori, né allo staff, né tantomeno al pubblico che assisteva. Solo successivamente il torneo fu abbandonato.

Il colpo di Stato[modifica | modifica wikitesto]

Venerdi 27 luglio 1990, 114 membri del Jamāʿat al Muslimīn, un'organizzazione islamica di Trinidad, guidata dagli Imam Yasin Abu Bakr e Bilaal Abdullah, tentarono di organizzare un colpo di Stato contro il governo di Trinidad e Tobago. Quarantadue insorti assaltarono la "Red House" (la sede del Parlamento), dove presero come ostaggi il primo ministro Arthur Robinson e la maggior parte del suo Gabinetto, incluso Horace James; nel frattempo altri settantadue insorti attaccarono gli uffici della Trinidad and Tobago Television (TTT), all'epoca l'unica stazione televisiva del paese, e gli uffici della Trinidad Broadcasting Company, una delle uniche due stazioni radio del paese. Alle 18 di quel giorno Yasin Abu Bakr apparì in televisione ed annunciò che il governo fu rovesciato, e che egli stava negoziando con l'esercito: esigeva la calma e disse che non ci sarebbe stato nessun saccheggio.

La forza di difesa di Trinidad e Tobago e la polizia rispose circondando la zona attorno alla Red House. Ci furono diffusi saccheggi e incendi dolosi a Port of Spain e in altre parti del "Corridoio Est-Ovest", ma nel resto del paese regnava la calma. Il presidente Emmanuel Carter dichiarò lo stato di emergenza e impose la legge marziale. Diversi membri del gabinetto che non erano presenti al momento dell'attentato nella Red House organizzarono il governo all'hotel Hilton. La notte del 27 luglio l'esercito prese il controllo di un trasmettitore della TTT posizionato a Cumberland Hill, togliendo così il segnale televisivo dall'etere.

Dopo sei giorni di negoziati, il 1º agosto i musulmani si arresero, e furono arrestati. Gli insorti furono processati per alto tradimento, ma la corte d'appello confermò l'amnistia offerta per assicurarsi la loro resa e furono rilasciati. Successivamente il Consiglio Privato invalidò l'amnistia, ma i membri del Muslimeen non furono riarrestati.

Durante il colpo di Stato morirono circa ventiquattro persone, con perdite di beni per milioni. Tra i morti ci fu anche il membro del parlamento Leo Des Vignes. Molta gente ritiene che questo attentato fu la fine del potere del governo retto dal National Alliance for Reconstruction.

Formula[modifica | modifica wikitesto]

  • Qualificazioni
Trinidad e Tobago (come paese ospitante) è qualificato automaticamente alla fase finale. Rimangono 20 squadre, divise in quattro gruppi di quattro squadre (il gruppo D ha un turno preliminare con un girone da cinque squadre, la prima si qualifica al turno successivo). Giocano partite di sola andata, le prime classificate e la migliore seconda si qualificano alla fase finale.
  • Fase finale
6 squadre, divise in due gruppi da tre squadre. Giocano partite di sola andata, le prime classificate si qualificano per la finale. La vincente si laurea campione CFU.

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni alla Coppa dei Caraibi 1990.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo Ultima presenza
1 Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago - Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 6 (1978, 1979, 1981, 1983, 1988, 1989) Barbados 1989
2 Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e Grenadine 13 maggio 1990 1ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione 3 (1979, 1981, 1989) Barbados 1989
3 Bandiera di Barbados Barbados 26 maggio 1990 1ª classificata nel gruppo 3 della fase finale di qualificazione 2 (1985, 1989) Barbados 1989
4 Bandiera di Grenada Grenada 27 maggio 1990 1ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione 1 (1989) Barbados 1989
5 Bandiera della Giamaica Giamaica 30 maggio 1990 1ª classificata nel gruppo 4 della fase finale di qualificazione - Esordiente
6 Bandiera della Martinica Martinica 30 maggio 1990 2ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione 3 (1983, 1985, 1988) Martinica 1988

Nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Fase finale[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Port of Spain
22 luglio 1990
Trinidad e Tobago Bandiera di Trinidad e Tobago5 – 0Bandiera di Grenada GrenadaHasely Crawford Stadium

Port of Spain
25 luglio 1990
Grenada Bandiera di Grenada0 – 0Bandiera della Giamaica GiamaicaHasely Crawford Stadium

Port of Spain
27 luglio 1990
Trinidad e Tobago Bandiera di Trinidad e Tobago0 – 0Bandiera della Giamaica GiamaicaHasely Crawford Stadium

Pos Squadra P.ti G V N P GF GS DR
1 Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago 3 2 1 1 0 5 0 +5
2 Bandiera della Giamaica Giamaica 2 2 0 2 0 0 0 0
3 Bandiera di Grenada Grenada 1 2 0 1 1 0 5 -5

Trinidad e Tobago qualificata alla finale. Giamaica qualificata alla finale per il terzo posto.

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Port of Spain
22 luglio 1990
Barbados Bandiera di Barbados2 – 2Bandiera della Martinica MartinicaHasely Crawford Stadium

Port of Spain
25 luglio 1990
Martinica Bandiera della Martinica2 – 0Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e GrenadineHasely Crawford Stadium

Port of Spain
27 luglio 1990
Barbados Bandiera di Barbados3 – 2Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e GrenadineHasely Crawford Stadium

Pos Squadra P.ti G V N P GF GS DR
1 Bandiera della Martinica Martinica 3 2 1 1 0 4 2 +2
2 Bandiera di Barbados Barbados 3 2 1 1 0 5 4 +1
3 Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e Grenadine 0 2 0 0 2 2 5 -3

Martinica qualificata alla finale. Barbados qualificata alla finale per il terzo posto.

Finale 3º posto[2][modifica | modifica wikitesto]

Port of Spain
29 luglio 1990
Barbados Bandiera di Barbados – Bandiera della Giamaica GiamaicaHasely Crawford Stadium

Finale[2][modifica | modifica wikitesto]

Port of Spain
29 luglio 1990
Trinidad e Tobago Bandiera di Trinidad e Tobago – Bandiera della Martinica MartinicaHasely Crawford Stadium

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Storia di Trinidad e Tobago, su trinidadtobago.eu.
  2. ^ a b Le finali per il primo e il terzo posto non si sono disputate per l'abbandono dalla competizione da parte delle squadre, dovuto al colpo di Stato

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio