Convitto nazionale Giovanni Falcone

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Convitto Nazionale Giovanni Falcone
SoprannomeIl Convitto
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàPalermo
IndirizzoPiazza Sett'Angeli, 3
Organizzazione
Tipoparitaria
Ordinamento
Fondazione1675
Sito web

Il convitto nazionale "Giovanni Falcone" di Palermo è un convitto con scuole statali interne: primaria, secondaria di I grado e liceo classico. È situato in piazza Sett'Angeli, nel quartiere Monte di Pietà di Palermo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce ad opera dei Gesuiti col nome di "Collegio Massimo", nel 1675. Dopo l'espulsione dei Gesuiti divenne nel 1778 Real Convitto Ferdinando, per ragazzi aristocratici in condizioni disagiate. L'edificio ai primi dell'Ottocento subì un corposo restauro. L'istituto, con il regio decreto del 18 giugno 1863 n. 786 è stato intitolato Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II", primo re d'Italia e parte dei locali ceduti al liceo classico Vittorio Emanuele II[1].

Nel 1999 il Convitto è stato intitolato a Giovanni Falcone che frequentò la scuola.[2]

Il Convitto offre possibilità di vitto e alloggio a studenti provenienti da tutti comuni della Sicilia.[3]

Nel 2012 vi è stato girato il film Convitto Falcone di Pasquale Scimeca.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Statua dell'Immacolata
  • "Scala della Madonna", con una statua dell'Immacolata opera dei Serpotta[5] [6]
  • "Fonte del Redentore" (XVII sec.)
  • Vergine che offre lo stendardo missionario a Sant'Ignazio di Loyola e a San Francesco Saverio, del pittore messinese Francesco Calamoneri[7]
  • "Monumento ai Caduti della Grande Guerra", dell'architetto G. Rutelli

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia, su convittonazionale.palermo.it. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  2. ^ Francesca Barra e Maria Falcone, Giovanni Falcone un eroe solo, RIZZOLI LIBRI, 5 giugno 2013, ISBN 978-88-586-4960-2. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  3. ^ Convitto, su convittonazionale.palermo.it. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  4. ^ Copia archiviata, su convittofalcone.org. URL consultato il 19 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  5. ^ Opere artistiche, su convittonazionale.palermo.it. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  6. ^ L’Immacolata dei Serpotta, gelosamente custodita…, su lidentitadiclio.com. URL consultato l'11 dicembre 2023.
  7. ^ La Madonna consegna lo stendardo missionario a Sant’Ignazio e a San Francesco, su salvarepalermo.it. URL consultato il 15 ottobre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Basile, Cadili Giuseppe, Il Convitto Nazionale di Palermo, dai Gesuiti a Giovanni Falcone, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2013, ISBN 978-88-7758-977-4

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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