Convenzione di Varsavia
La Convenzione di Varsavia è una convenzione internazionale che regola le responsabilità nei casi di trasporto remunerato di persone, bagagli o beni da parte di vettori aerei; la sua denominazione per esteso è "Convenzione per l'unificazione di alcune regole relative al trasporto aereo internazionale".
Firma e successive modifiche
[modifica | modifica wikitesto]Firmata originalmente il 12 ottobre 1929 a Varsavia (da cui il nome), Polonia, ed è stata modificata nel 1955 all'Aja, Paesi Bassi, e nel 1971 a Città del Guatemala, Guatemala. Corti degli Stati Uniti d'America[1] hanno stabilito che, almeno in alcuni ambiti, la Convenzione di Varsavia è uno strumento differente dalla Convenzione di Varsavia così come emendata dal Protocollo dell'Aja.
La Convenzione venne scritta originalmente in francese e i documenti originali vennero depositati negli archivi del Ministero degli Affari Esteri polacco.
La Convenzione di Montréal, firmata nel 1999, ha rimpiazzato il sistema introdotto dalla Convenzione di Varsavia.
Ratifiche
[modifica | modifica wikitesto]Al 2014, la Convenzione di Varsavia è stata ratificata da 152 stati[2]. Il Protocollo dell'Aja è stato ratificato da 137 stati.
Struttura e contenuti
[modifica | modifica wikitesto]La Convenzione si struttura in 5 capitoli:
- Capitolo I - Definizione
- Capitolo II - Titolo di trasporto
- Capitolo III - Responsabilità del vettore
- Capitolo IV - Disposizioni relative ai trasporti combinati
- Capitolo V - Disposizioni generali e finali
In particolare, la Convenzione di Varsavia:
- obbliga i vettori ad emettere biglietti per i passeggeri;
- richiede che i vettori emettano ricevute bagaglio per il bagaglio in stiva;
- crea un periodo limite di due anni entro i quali ogni richiesta di risarcimento deve essere avanzata (art. 29)
- I DSP sono stati introdotti con il successivo protocollo di Aia nel 1955
Danni a passeggeri in caso di assistenza da parte di medici a bordo
[modifica | modifica wikitesto]In base agli artt. 17 e 18 della Convenzione di Varsavia, le compagnie aeree sono responsabili per ogni danno che occorra ai passeggeri o agli oggetti in loro possesso durante il volo. Però, le compagnie aeree non possono essere considerate responsabili se il danno risulta da colpa del passeggero stesso o da altro passeggero - per esempio, un medico - che assista un passeggero malato di sua propria iniziativa (art. 20). Per essere coperti dal vettore aereo, i medici devono rispondere ad una richiesta del capitano in caso sia necessaria assistenza a passeggeri malati. In tali casi, i medici sono considerati come staff temporaneo della compagnia aerea, che agiscono in base a istruzioni della stessa compagnia.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ De Remer, Dale; Mc Lean, Donald W. (1998). Global Navigation for Pilots (2nd ed.). Aviation Supplies & Academics, Inc. p. 370. ISBN 978-1560273127.
- ^ http://www.icao.int/secretariat/legal/List%20of%20Parties/WC-HP_EN.pdf
- ^ Audrey Laur Liabilities of Doctors on Aircraft Med Leg J March 2013 81:31—35
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo della Convenzione di Varsavia (PDF), su enac.gov.it.