Constantin Brâncoveanu
San Costantino Brâncoveanu | |
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Principe di Valacchia | |
Nascita | Brâncoveni, 1654 |
Morte | Costantinopoli, 15 agosto 1714 |
Venerato da | Chiesa ortodossa rumena |
Canonizzazione | 8 luglio 2008 |
Santuario principale | Nuova chiesa di San Giorgio, Bucarest |
Ricorrenza | 16 agosto |

Constantin Brâncoveanu (Brâncoveni, 1654 – Costantinopoli, 15 agosto 1714) fu un principe di Valacchia.
Origini[modifica | modifica wikitesto]
Constantin Brâncoveanu nacque a Brâncoveni in un'antica e nobile famiglia. Era figlio di Matei ("Papa") Brâncoveanu e di Stancă, sorella del signore Șerban Cantacuzino. Rimasto orfano del padre all'età di un anno, fu cresciuto dallo zio, il siniscalco Constantin Cantacuzino (un rappresentante di rilievo della cultura umanista in territorio rumeno), che gli offrì un'educazione scelta per il suo tempo, insegnandogli tra l'altro il greco, il latino e lo slavo ecclesiastico. Sposato con Marica, nipote di Antonie Vodă di Popești, Constantin Brâncoveanu ebbe da questa quattro figli (Constantin, Stefan, Radu e Matei) e sette figlie (Stanca, Maria, Ilinca, Safta, Anca, Bălașa e Smaranda). Su incarico del sultano Ahmed III si occupò all'inizio del XVIII secolo di ampliare la fortezza di Bender.
Culto[modifica | modifica wikitesto]
Secondo la Chiesa ortodossa rumena, la ragione dell'esecuzione di Constantin e dei suoi figli fu determinata dal loro rifiuto di rinunciare alla fede cristiana per convertirsi all'Islam. Il sovrano e i suoi figli sono venerati come santi e ricordati il 16 agosto.
Dopo la sua morte, Constantin Brâncoveanu è diventato l'eroe di una serie di ballate folk rumene, oltre ad essere raffigurato su alcune monete ufficiali della Romania.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Costantino Brâncoveanu gospodaro di Valacchia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50036569 · ISNI (EN) 0000 0000 6677 4448 · BAV 495/57373 · CERL cnp00556425 · LCCN (EN) n82070691 · GND (DE) 119463687 · BNF (FR) cb17036477w (data) · J9U (EN, HE) 987007277850105171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82070691 |
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