Kuno di Urach

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Kuno di Urach
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
NatoXI secolo
Consacrato vescovo1117
Creato cardinale1108 da papa Pasquale II
Deceduto9 agosto 1122 a Palestrina
 

Kuno di Urach, o anche Kuno di Preneste o Conone (XI secoloPalestrina, 9 agosto 1122), fu cardinale-vescovo di Palestrina (Preneste) e legato pontificio in Germania e Francia.

Era figlio del conte Egino II di Dettingen (†1105), della stirpe dei conti di Urach. Egli godette della fiducia dei papi Pasquale II (1099-1118), Gelasio II (1118-1119) e Callisto II (1119-1124) e fu uno dei più influenti consiglieri del re di Francia Luigi VI (1108-1137).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1080 divenne cappellano di Guglielmo il Conquistatore in Inghilterra.

Verso il 1090 entrò in un eremo nella Piccardia, che nel 1097, con l'autorizzazione del vescovo di Arras, Lamberto, fu trasformato nell'Abbazia di Arrouaise. Qui, insieme a Eldemaro di Tournai e ad un laico di nome Ruggero fondò l'Ordine dei Canonici Regolari di Arrouaise per il quale, dopo l'approvazione del vescovo locale Lamberto, ottenne anche quella di papa Pasquale II.[1]

Nel 1108 venne creato da papa Pasquale II cardinale-vescovo di Palestrina (ma la consacrazione ebbe luogo solo nel 1117). Dall'autunno del 1110 fu legato pontificio a Gerusalemme ove nel 1111 tenne un concilio. Tornato nello stesso anno a Roma, dal 1114 al 1121 fu nuovamente legato pontificio, questa volta in Francia ed in Germania. In questa veste seguì la controversia per le investiture fra il papato e l'imperatore Enrico V (1098-1125). Egli condusse i sinodi di Beauvais (1114), quello di Fritzlar, che nel 1118 confermò l'anatema contro Enrico V, quello di Gandersheim (luglio 1118, che dichiarò l'invalidità della nomina del vescovo di Hildesheim Bruning), il Concilio di Soissons del 1115, nel quale fu condannata l'opera di Pietro Abelardo Theologia Summi Boni. De Unitate et Trinitate Divina, quello di Reims del medesimo anno e quello di Châlons-sur-Marne (luglio 1116) e diede ulteriore impulso all'attuazione della Riforma gregoriana.

Nel 1119 partecipò in Cluny al conclave che elesse papa Callisto II. Condusse ancora numerose trattative diplomatiche in tutta Europa finché, rientrato nella sede di Palestrina, morì.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Congregazioni e Case Archiviato il 9 ottobre 2008 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dieter Girgensohn, CONONE, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 28, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983. URL consultato il 23 agosto 2015.
  • (DE) Rudolf Hiestand, Legat, Kaiser und Basileus. Bischof Kuno von Praeneste und die Krise des Papsttums 1111/1112, in: Horst Fuhrmann, Hans Eberhard Mayer, Klaus Wriedt (Hg.), Aus Reichsgeschichte und Nordischer Geschichte, Karl Jordan zum 65. Geburtstag (Kieler Historische Studien 16), Stuttgart 1972
  • (DE) Bernheim, Kuno von Präneste, in: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), Band 17. Duncker & Humblot, Leipzig 1883, S. 386–388.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Corrado
1105 - 1106
1107 o 1111 - 1122 Guillaume
1122 - dopo il 1137
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