Congregazione di San Giuseppe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 21 lug 2014 alle 15:33 di 109.55.34.162 (discussione) (sposto wikilink prima)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Quadro di san Giuseppe, davanti al quale Leonardo Murialdo fondò la congregazione
Leonardo Murialdo

La Congregazione di San Giuseppe (in latino Congregatio Sancti Iosephi) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti comunemente Giuseppini del Murialdo, pospongono al loro nome la sigla C.S.I.[1]

Cenni storici

La congregazione venne fondata da Leonardo Murialdo (1828-1900): nato da una famiglia della ricca borghesia di Torino, superata una crisi adolescenziale intraprese gli studi teologici e, nel 1851 venne ordinato sacerdote.[2] Si dedicò all'assistenza e all'educazione della gioventù povera negli oratori di Torino e nel 1866 venne nominato rettore dell'opera degli artigianelli, iniziata da don Giovanni Cocchi per l'educazione cristiana e la formazione professionale dei ragazzi poveri e abbandonati: sotto la direzione del Murialdo, l'opera si arricchì di una colonia agricola e di una casa famiglia per giovani operai.[2]

Murialdo fu anche promotore, nel 1871, della prima associazione operaia cattolica di Torino e fondò il giornale La voce dell'operaio (l'attuale La voce del popolo, settimanale dell'arcidiocesi di Torino).[2] Per dare continuità al lavoro tra i giovani poveri e abbandonati nei collegi, negli oratori, nei patronati e nelle scuole popolari, il 19 marzo 1873 Murialdo fondò, nel collegio Artigianelli, la Congregazione di San Giuseppe.[3] Murialdo dedicò gli ultimi anni della sua vita all'organizzazione della sua congregazione, assistito anche da don Eugenio Reffo, che curò la codificazione dei testi legislativi.[4]

L'istituto venne intitolato a san Giuseppe, educatore e custode di Gesù, indicato dal fondatore come esempio di umiltà e carità.[4] La congregazione ottenne il pontificio decreto di lode il 7 maggio 1890 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 1º agosto 1904.[4] Sotto i successori di Murialdo iniziò l'espansione della congregazione all'estero: nel 1904 vennero aperte scuole agrarie e di arti e mestieri in Cirenaica; nel 1915 i murialdini raggiunsero il Brasile e nel 1922 accettarono la guida del vicariato apostolico del Napo, in Ecuador.[5] Nel 1935 la congregazione fondò case in Argentina, da dove si diffuse anche in Cile, e nel 1949 negli Stati Uniti d'America.[5] Il fondatore, beatificato nel 1963, venne canonizzato da papa Paolo VI nel 1970.[4]

Attività e diffusione

La congregazione svolge la sua azione in scuole, oratori, parrocchie, missioni, rivolgendosi in particolare ai giovani ed alla loro educazione. Un'attenzione specifica è rivolta al mondo del lavoro, alla formazione professionale e ai giovani lavoratori. Oltre che in Italia, la congregazione è attiva in Albania, in Romania, in Spagna, nelle Americhe (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Stati Uniti) e in Africa (Ghana, Guinea-Bissau, Sierra Leone).[6]

La congregazione è retta da un superiore generale coadiuvato da un vicario generale e da cinque consultori, tutti eletti dal capitolo generale che si riunisce ogni sei anni.[7] La sede generalizia è a Roma.[1] Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 109 case e 609 religiosi, 440 dei quali sacerdoti.[1]

Note

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1451.
  2. ^ a b c Giovenale Dotta, in G. Schwaiger, op. cit, p. 266.
  3. ^ Giovenale Dotta, in G. Schwaiger, op. cit, p. 265.
  4. ^ a b c d Giovenale Dotta, in G. Schwaiger, op. cit, p. 267.
  5. ^ a b G. Milone, DIP, vol. II (1975), col. 1584.
  6. ^ I Giuseppini nel Mondo, su giuseppini.org. URL consultato il 31 gennaio 2011.
  7. ^ G. Milone, DIP, vol. II (1975), col. 1578.

Bibliografia

Collegamenti esterni

Voci correlate

  Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cattolicesimo