Concilio di Troyes
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Concilio di Troyes è il nome con cui sono noti diversi concili provinciali della Chiesa cattolica tenuti nella città francese di Troyes.
In particolare si ricordano i concili degli anni seguenti:
- nell'867 - stabilì che nessun vescovo potesse essere deposto senza l'assenso della Santa Sede
- nel 1104 - esaminò la causa di Uberto, vescovo di Senlis, accusato calunniosamente di simonia
- nel 1107 - per esaminare il diritto dei principi nelle nomine vescovili
- nel 1129 (secondo alcune fonti nel 1128)[1] - convocato da papa Onorio II.
- Furono presenti: il cardinale Matteo di Albano (rappresentante del Papa); gli arcivescovi di Reims e di Sens; dieci vescovi; otto abati cistercensi di Vézelay, Cîteaux, Chiaravalle (si trattava di san Bernardo), Pontigny, Troisfontaines e Molesmes; e alcuni laici come Tebaldo II, conte di Champagne, André de Baudemont, il siniscalco di Champagne, il conte di Nevers e un crociato del 1095.
- Il concilio riconobbe e confermò i Templari e risolse alcune dispute riguardo al vescovo di Parigi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ M. Barber, op.cit.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Malcolm Barber, The New Knighthood: A History of the Order of the Temple, Cambridge University Press, 1995, p. 14, ISBN 0-521-42041-5.
- Nuovo dizionario storico, Tomo XXVII, Napoli, 1794, pp. 318 e 320