Collezioni comunali d'arte
| Collezioni comunali d'arte | |
|---|---|
| Ubicazione | |
| Stato | |
| Località | Palazzo d'Accursio |
| Indirizzo | Piazza Maggiore, 6 - 40121 Bologna (BO) e Piazza Maggiore 6, 40121 Bologna |
| Coordinate | 44°29′37.79″N 11°20′32.65″E |
| Caratteristiche | |
| Tipo | Storico-artistico |
| Collezioni | Dipinti, arredi e mobilia, automi e meccanismi, ricami e merletti, sculture, orologi e macchine orarie |
| Istituzione | 18 ottobre 1936 |
| Proprietà | Bologna |
| Gestione | Comune di Bologna |
| Direttore | dott.ssa Silvia Battistini |
| Visitatori | 46 156 (2022) |
| Sito web | |
Le Collezioni Comunali d'Arte sono visitabili al secondo piano di Palazzo d'Accursio, il palazzo comunale di Bologna sito in Piazza Maggiore. Le Collezioni fanno parte dei Musei civici d'arte antica e sono gestite da Settore Musei Civici Bologna.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il secondo piano di Palazzo d'Accursio è stato edificato nella seconda metà del XVI secolo per ampliare gli appartamenti dei Cardinal Legati che qui hanno soggiornato fino al 1859 con una sola interruzione fra il 1796 e il 1815. Le Collezioni sono state inaugurate il 18 ottobre 1936,[1][2] in questi locali già di notevolissimo pregio: alcuni degli ambienti sono infatti decorati con pitture dei secoli dal XVI al XIX.
Vi hanno trovato sistemazione soprattutto opere acquisite dal Comune in epoca post-unitaria[1] e nei primi decenni del '900, con un nucleo di opere settecentesche originariamente conservate nel Palazzo Comunale e numerose opere pittoriche medievali.
L'accesso alle Collezioni è dalla Sala Farnese di Palazzo d'Accursio. Il patrimonio conservato va dal Duecento al Novecento del secolo scorso.
Le principali acquisizioni provengono dai seguenti lasciti:
- eredità del pittore Pelagio Palagi, 1860
- eredità dello scultore Cincinnato Baruzzi, 1878
- eredità del conte Agostino Pepoli, 1910
- eredità del nobile Pietro Giacomo Rusconi e contessa Luisa Verzaglia Rusconi, 1919
- eredità del marchese Carlo Alberto Pizzardi, 1922
- eredità del marchese Pier Ignazio Rusconi, 1930.[3]
Percorso museale
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Il patrimonio delle collezioni è distribuito in sale significative dal punto di vista sia storico che artistico, riallestite più volte nel corso del tempo.[4]
- la Sala degli Svizzeri (sala 1), la Sala dei Cavalleggeri (sala 2), la Sala del Comitato per la Bologna Storica-Artistica (sala 3), la Galleria Vidoniana (sala 4), le sale dei Dipinti e dei disegni dal XIII al XVIII secolo (sale dalla 5 alla 10 e dalla 23 alla 25, l'Ala Rusconi (sale dalla 11 alla 15), la Sala Boschereccia (sala 16), la Sala Urbana (sala 17), la sala dedicata all'Ottocento a Bologna (sala 18), le Sale Palagi (sale 19 e 20)[2][5] e le sale degli affreschi staccati (sale 21 e 22).[4]
Alcune delle opere conservate all'interno delle Collezioni
[modifica | modifica wikitesto]- Statua del cane Tago
- statua di Apollino, Canova
- Automi dell'orologio di Palazzo d'Accursio
- Ruth di Francesco Hayez
- Ritratto di gonfaloniere di Artemisia Gentileschi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Carla Bernardini, Collezioni Comunali d’Arte: radici e identità, in AA.VV., Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, prima riedizione, Ferrara, SATE, Musei Civici d’Arte Antica - Comune di Bologna, 2011 [2002], p. 7, ISBN 978-88-95062-84-6.
- ^ a b Collezioni Comunali d'Arte (dépliant con mappa) (PDF), su informa.comune.bologna.it, Comune di Bologna, ottobre 2022. URL consultato il 26 luglio 2025 (archiviato il 12 ottobre 2023).
- ^ Carlo Colitta 1980
- ^ a b Carla Bernardini, Restauri, acquisizioni, ordinamento, allestimento: due decenni (1990-2010), in AA.VV., Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, prima riedizione, Ferrara, SATE, Musei Civici d’Arte Antica - Comune di Bologna, 2011 [2002], pp. 54-59, ISBN 978-88-95062-84-6.
- ^ Alberto Martini (a cura di), Mappa del Museo, su Panopticon di Bologna. URL consultato il 26 luglio 2025.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Colitta, Il Palazzo Comunale detto d'Accursio, con le Collezioni Comunali d'Arte, Bologna, Officine Grafiche Bolognesi, 1980.
- AA.VV., Collezioni comunali d'arte. L'Appartamento del legato in Palazzo D'Accursio, Bologna, Comune di Bologna, 1989.
- Michela Tessari, Allestire e fruire: modelli storici a confronto nelle Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo d’Accursio, in Intrecci d’arte, n. 3, Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, 2018, ISSN 2240-7251. URL consultato il 27 gennaio 2025.
- Carla Bernardini (a cura di), Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, con la collaborazione di Antonella Mampieri e Elisabetta Berselli, Edisai, Musei Civici d’Arte Antica, 2011 [2002], ISBN 978-88-95062-84-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Collezioni comunali d'arte di Bologna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su museibologna.it.
- Collezioni comunali d'arte, su CulturaItalia, Istituto centrale per il catalogo unico.
- Musei civici d'arte antica - Collezioni comunali d'arte di Bologna, su beniculturali.it, Ministero della cultura.
- Collezioni comunali d'arte, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna.
- Collezioni Comunali d'Arte (dépliant con mappa) (PDF), su informa.comune.bologna.it, Comune di Bologna, ottobre 2022 (archiviato il 12 ottobre 2023).
- Catalogo della collezione on line, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna.
- Alberto Martini (a cura di), Collezioni Comunali d'Arte, su Panopticon di Bologna.
- Link alle schede dell'audioguida per mobile (QR code), su mobile.iperbole.bo.it, Comune di Bologna. URL consultato il 31 luglio 2025.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 168831852 · ISNI (EN) 0000 0001 2205 7647 · ULAN (EN) 500305045 · LCCN (EN) nb2014019753 · GND (DE) 5174759-5 |
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