Collegio elettorale di Mirano (Regno d'Italia)

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Mirano
collegio elettorale
StatoBandiera dell'Italia Italia
CapoluogoMirano
Elezioni perCamera dei deputati
ElettiDeputati
Periodo 1866-1882
Tipologiauninominale
Periodo 1891-1919
Tipologiauninominale
Sostituito daVenezia

Il collegio elettorale di Mirano è stato un collegio elettorale uninominale del Regno d'Italia per l'elezione della Camera dei deputati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il collegio uninominale venne istituito, insieme ad altri 49, tramite regio decreto 13 ottobre 1866, n. 3282,[1] aggiungendosi ai 443 collegi già definiti nel 1861.

Fu soppresso nel 1882 in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 135 collegi elettorali.

Venne poi ricostituito come collegio uninominale tramite regio decreto 14 giugno 1891, n. 280,[2] in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 508 collegi elettorali.

Fu soppresso nel 1919 in seguito alla riforma che definì 54 collegi elettorali.

Legislature VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXII XXIII XXIV XXV XXVI XXVII XXVIII XXIX XXX
Elezioni 1861 1865 1867 1870 1874 1876 1880 1882 1886 1890 1892 1895 1897 1900 1904 1909 1913 1919 1921 1924 1929 1934 1939
Deputati
nel collegio
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
Totale eletti 443 493 508 508 508 508 535 535 400
Numero collegi 443 493 508 135 508 54 40 15 1

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Deputati eletti[modifica | modifica wikitesto]

Collegio uninominale “Mirano”[modifica | modifica wikitesto]

Collegio plurinominale “Venezia II – Dolo ”[modifica | modifica wikitesto]

1882 – XV legislatura del Regno d'Italia

Nella elezione del 1882 gli eletti su 9614 iscritti[8]

  • Giuseppe Micheli (3125 voti), Ingegnere (Livorno 30 marzo 1823- Castellamare di Stabia 1 aprile 1883) Già deputato nel Collegio uninominale di Chioggia[9] nel 1876 e 1880[10]
  • Sebastiano Giovanni Francesco Tecchio (2350 voti) ( Vicenza 19 agosto 1844 – Venezia 11 giugno 1931), figlio dell’omonimo Senatore del Regno, il vicentino Sebastiano Tecchio e di Giuseppina Verona. Avvocato, direttore del giornale «L’Adriatico» di Venezia (1876-1909) . Già deputato nel 1876 a collegio di Thiene e successivamente eletto per la Sinistra (Unione democratica sociale, poi Unione democratica) dal 1892 al 1904 nel collegio uninominale Venezia I. Senatore dal 1911 al 1922[11]

Nel l'elezione suppletiva del 1883[12] sono eletti:

  • Isacco Maurogonato Pesaro
  • Amos Bernini (Melara sul Po –Rovigo 11 marzo 1842 – Rovigo il 29 vovembre 1909, già deputato nella XII, XIII, XIV legislatura, ottiene 1551 voti su 4301 votanti[13]

1886 – XVI legislatura del Regno d'Italia

Il 23 maggio 1886 furono eletti[14]

  • Angelo Papadopoli (3910 voti) già deputato dal 1880 al 1913[15]
  • Aristide Gabelli 3785 voti
  • Roberto Galli 3535 voti[16]

Dati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Nel collegio si svolsero elezioni per tredici legislature.

IX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

X legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

XI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

XII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

XIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

XIV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 28 giugno 1892, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del sesto del numero totale degli elettori iscritti nella lista del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 74). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 75) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 77).

XIX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

XXIV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero negli stessi 508 collegi uninominali già esistenti ma, come previsto dal regio decreto del 26 giugno 1913, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del decimo del numero totale degli elettori del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 92) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tabella allegata al decreto 13 ottobre 1866, n. 3282, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 25 ottobre 1866. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  2. ^ Decreto 14 giugno 1891, n. 280, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 18 giugno 1891. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  3. ^ Si ricorda che il nuovo comune di Mira , aggregazione dei precedenti comuni autonomi Mira, Oriago e Gambarare , è avvenuta nel 1867
  4. ^ Oltre a questo RD ci furono diverse altre leggi che saranno riordinate con il «Regio Decreto Testo Unico della legge elettorale politica. N. 83 del 28 marzo 1895 (pubblicata nella Gazzetta ufficiale del Regno il 29 marzo 1895 n. 75»
  5. ^ Sommando i due Mandamenti di Mirano e Dolo si interessava lo stesso territorio del Collegio uninominale precedente
  6. ^ https://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/876b34df7222a9fac125785e003ca629/7d86d6daf31647334125646f005d4cd6?OpenDocument | Scheda Senatori del Regno
  7. ^ http://storia.camera.it/deputato/piero-foscari-18650825/leg-regno-XXIV#nav | Scheda Deputati del Regno
  8. ^ Moro Enrico – Riviera del Brenta dal 1800 alla prima guerra mondiale - Mazzanti Libri – 2017- pp 115 e seguenti
  9. ^ http://storia.camera.it/deputato/giuseppe-micheli-18230329%7C Scheda Deputati del Regno
  10. ^ http://storia.camera.it/regno/lavori/leg15/sed079.pdf Atti Parlamentari Camera del 5 aprile 1883 pp da 2007-2011 Commemorazione funebre
  11. ^ http://notes9.senato.it/web/senregno.NSF/afd735b7ce2b2efbc125711400599a0e/b91791eb244100734125646f0060f4fe?OpenDocument | Scheda Senatori del Regno
  12. ^ Moro Enrico – Riviera del Brenta dal 1800 alla prima guerra mondiale - Mazzanti Libri – 2017- pp 118
  13. ^ http://storia.camera.it/deputato/amos-bernini-18420311/leg-regno-XV#nav%7C Scheda Deputati del Regno
  14. ^ Moro Enrico – Riviera del Brenta dal 1800 alla prima guerra mondiale - Mazzanti Libri – 2017- pp 126
  15. ^ http://storia.camera.it/deputato/angelo-papadopoli-18430124#nav |Scheda Deputati del Regno
  16. ^ http://storia.camera.it/deputato/roberto-galli-18401228#nav |Scheda Deputati del Regno

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]