Collegio Caccia (Pavia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Collegio Caccia
La facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Lombardia
LocalitàPavia
IndirizzoViale Matteotti, 20
Coordinate45°11′21″N 9°09′19″E / 45.189167°N 9.155278°E45.189167; 9.155278
Informazioni generali
Condizioniin uso
CostruzioneXVIII sec.
StileNeoclassico
Usoabitativo
Realizzazione
IngegnereAntonio Ghezzi

Il palazzo, in stile neoclassico, ospitò il collegio universitario Caccia fino al 1820.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1616 l’aristocratico novarese Giovanni Francesco Caccia, giureconsulto e oratore presso il senato di Milano, destinò nel proprio testamento dei fondi alla creazione a Pavia, allora unica università del ducato di Milano, di un collegio destinato alla formazione dei discendenti del fondatore e di altri membri della nobiltà novarese. Il collegio fu costituito giuridicamente solo nel 1671, e solo nel 1719 venne realizzato il palazzo[1]. Nel 1796, Napoleone s'intallò nel palazzo, dove fece condannare a morte i capi della rivolta antifrancese, accordando infine clemenza alla città. Tra il 1784 e il 1793 l’edificio venne quasi integralmente ricostruito, i lavori e il progetto furono opera del milanese Antonio Ghezzi, in forme neoclassiche. Nel 1820 il collegio venne portato a Torino e l’edificio fu ceduto a privati[2][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, molto razionale, presenta al piano terreno un alto zoccolo bugnato, elegantemente divisa in tre campi da paraste, ritmata da finestre col cappello alternatamente curvilineo e triangolare. Internamente si conservano sia stucchi e dipinti tardo settecenteschi, sia quadrature realizzate nella prima metà dell’Ottocento dal pittore e scenografo pavese Angelo Siro Ricci (1814- 1890).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Collegio Caccia di Novara, su dati.san.beniculturali.it.
  2. ^ Notizie risguardanti la città di Pavia raccolte da un suo cittadino, su books.google.it.
  3. ^ Collegio Caccia (ex) Pavia (PV) (PDF). URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianfranco E. De Paoli (a cura di), Il triennio cisalpino a Pavia (Aspetti inediti), Pavia, Edizioni Cardano, 1996, p. 11.
  • Susanna Zatti (a cura di), Pavia neoclassica. La riforma urbana 1770- 1840, Vigevano, Diakronia, 1994, pp. 167- 169.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]