Colibrasso

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Colibrasso
Lapide con iscrizione
Localizzazione
StatoBandiera della Turchia Turchia
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 36°43′53.76″N 31°58′31.44″E / 36.7316°N 31.9754°E36.7316; 31.9754

Colibrasso (greco: Κολυβρασσός Colybrassòs, armeno: Surp Sope) fu un'antica città bizantina della regione panfiliana chiamata Anatolia, nell'attuale Turchia meridionale. Corrisponde all'odierno villaggio di Ayasofya (dal greco Αγία Σοφία).

Tolomeo la citò come un importante centro della provincia romana della Panfilia Prima, attivo già nel 113 a.C., e come sede della Legio Pontica.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome deriva dall'etnico Colibrassei, antica popolazione che abitava quest'area. Citata dal geografo Tolomeo come importante centro cittadino, nel 113 a.C., in epoca romana ospitò la legione Pontica. In epoca bizantina fu sede di un vescovato e dalla santa patrona della città assunse il nome di Άγια Σοφία (Santa Sofia). Dopo il crollo della potenza bizantina in Anatolia, nel 1199 entrò a far parte dei possedimenti del principe armeno Kervard con il nome di Surp Sope. Il toponimo armeno derivava direttamente dalla chiesa dedicata a Santa Sofia. Dopo quella data non si hanno più notizie della città.

Secondo alcune iscrizioni presenti nei resti del sito archeologico, Colibrasso si trovava ad Ayasofya nel Susuz Dağ, 20 km a nord est di Alanya, a circa 1000 m di altitudine sul livello del mare.[2][3][4] Infatti, fra essi si trovavano le mura di due templi, uno dei quali dedicato ad Eracle.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hildegard Temporini, Politische Geschichte: Provinzen und Randvoelker - Griescher Balkanraum: Kleinasien, Walter de Gruyter, 1980, p. 1234, ISBN 9783110080155.
  2. ^ a b (EN) G.E. Bean, Voce "Kolybrassos (Ayasofya) Turkey" in The Princeton Encyclopedia of Classical Sites, su perseus.tufts.edu, Princeton University Press, 1976. URL consultato il 26 luglio 2019 (archiviato il 26 luglio 2019).
  3. ^ (EN) Hubert Cancik, Helmuth Schneider e David E. Orton, Encyclopaedia of the ancient world. Antiquity, a cura di Christine F. Salazar (ed.ne inglese), New Pauly, 1ª ed., Leiden, Brill, 2002, OCLC 751434556. URL consultato l'8 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2019).; ripreso da Tomaschitz, Kurt (a cura di), Lemma "Colybrassus" in Brill’s New Pauly, Vienna, 2011, DOI:10.1163/1574-9347_bnp_e618770, ISBN 9789004122598. URL consultato il 26 luglio 2019 (archiviato il 26 luglio 2019).
  4. ^ (EN) Keith Hopwood, Coastal Cities of Western Rough Cilicia, in Anatolia Antiqua, vol. 1, n. 1, 1991, p. 308. URL consultato il 26 luglio 2019 (archiviato il 26 luglio 2019).
  5. ^ (EN) Theodora S. MacKay, The Major Sanctuaries of Pamphylia and Cilicia, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt: Geschichte und Kultur Roms im Spiegel der neueren Forschung, Walter de Gruyter, 1974, p. 2143, ISBN 9783110018851, OCLC 6833579994., ovvero il libro omonimo (OCLC 844487187)
  6. ^ T.S.MacKay, The Major Sanctuaries of Pamphylia and Cilicia, in W. Haaase (a cura di), ANRW, II, vol. 18, n. 3, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1990. URL consultato il 26 luglio 2019 (archiviato il 26 luglio 2019).. W. Haase è citato per questa pubblicazione da (EN) Richard Wallace e Wynne Williams, The Three Worlds of Paul of Tarsus, Routledge, 11 settembre 2002, p. 227. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato il 26 luglio 2019). Ospitato su google., anche con Humberto (Hildergard) T.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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