Codex Purpureus Sarzanensis

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22
Manoscritto del Nuovo Testamento
NomeCodex Purpureus Sarzanensis
Simboloj
TestoLuca 24; Vangelo di Giovanni (:38-3:23; 3:33-5:20; 6:29-49.49-67; 6:68-7:32; 8:6-9:21))
DatazioneIV sec.
Scritturalatino arcaico
ConservazioneMuseo diocesano di Tortona
CategoriaIII (vangeli) e I (resto)
NotaScritto su due colonne nei due lati recto e verso. È in pergamena in pelle di pecora, con parti vergate in caratteri d'oro e argento, impreziosita da miniature.

Il Codex Sarzanensis, o Codex Saretianus, identificato con j' o 22 (nella notazione Beuron), è un manoscritto illustrato del Vangelo, in lingua latina, datato dai paleografisti al V o I secolo d.C. l manoscritto è costituito da una pergamena di colore viola vergata da inchiostro color argento (come sono i codici a, b, e, f, ed i).

Il manoscritto è formato da 72 fogli in pelle di pecora con parti scritte a caratteri in oro (o argento) e preziose miniature realizzate in porpora di Tiro, scansionate per la prima volta nel 2018 in modo da poter visualizzare ed analizzare il reperto nella sua interezza[1].

Il manoscritto contiene Luca 24 e 292 versi del Vangelo secondo Giovanni (1:38-3:23; 3:33-5:20; 6:29-49.49-67; 6:68-7:32; 8:6-9:21)[2]. È scritto su due colonne per pagina, con caratteri tondeggianti[2] propri della scrittura onciale. Giovanni 18:36-20:14 è stato scritto da un'altra mano[3]. Il documento relativo a Giovanni presenterebbe varie lacune[2]

Il manoscritto fu scoperto nel 1872 in una Chiesa di Sarezzano, vicino a Tortona. [2] Il suo testo è stato ricostruito filologicamente e pubblicato a cura del bibliotecario dell'Ambrosiana di Milano. La prima edizione risale al 1872, seguita da una successiva nel 1885 con le analisi dall'esegeta biblico tedesco Adolf Jülicher.

Il Codex non è più ospitato nella Chiesa dei Santi Ruffino e Venanzio a Sarezzano, ma viene conservato presso il vicino Museo Diocesano d'arte sacra di Tortona (AL), dove può essere visto solamente in alcune sue parti meno delicate dal punto di vista conservativo.
Accanto al manoscritto, nel Museo sono in mostra anche gli oggetti portati alla luce contestualmente alla sua scoperta, quale una precedente legatura di cuoio del e una scatola contenitrice realizzata in legno, decorata da un dipinto che ritrae San Ruffino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Codex Purpureus Sarzanensis nella diocesi di Tortona, su Diocesi di Tortona. URL consultato il 30 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2018)., with fotografie del manoscritto completo
  2. ^ a b c Frederick Henry Ambrose Scrivener e Edward Miller, A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament, Vol. 2, su archive.org, vol. 2, 4ª ed., Londra, George Bell & Sons, 1894, p. 48. URL consultato il 6 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
    «much mutilated»
  3. ^ Bruce M. Metzger, The Early Versions of the New Testament, Oxford University Press, 1977, p. 298.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]