CoESPU

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Centro di eccellenza
per le Stability Police Units
Descrizione generale
Attivo1º marzo 2005
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioArma dei Carabinieri
TipoCentro di formazione internazionale
CompitiFormazione del personal di polizia per le operazioni di peacekeeping
SedeCaserma Chinotto, via Giacomo Medici, Vicenza
MottoSub Iure Ad Pacem Tuendam Milites Paro
Battaglie/guerreGuerra al terrorismo
Sito internethttp://www.coespu.org
Comandanti
DirettoreGenerale di brigata
Giuseppe De Magistris
VicedirettoreColonnello Will Daniel
Voci su gendarmerie presenti su Wikipedia

Il Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità (Center of Excellence for Stability Police Units, CoESPU) è un centro di formazione dell'Arma dei Carabinieri per le unità di polizia impiegate in operazioni di pace (peacekeeping).

Fondato il 1º marzo 2005 a Vicenza nella caserma intitolata al generale Antonio Edoardo Chinotto, dove ha attualmente sede, è basato sul modello sperimentato dai carabinieri nel corso di missioni di pace effettuate all'estero[1], ed è soprattutto indirizzato a formare prevalentemente, ma non esclusivamente, personale di paesi appartenenti al continente africano o con necessità di accrescere la propria capacità di sostegno internazionale al supporto di operazioni per la pace.

Alla sua direzione è preposto un generale dei carabinieri, e ha come vicedirettore un colonnello statunitense[2].

Il progetto[modifica | modifica wikitesto]

La targa all'ingresso della caserma "Antonio Chinotto"

Nacque per iniziativa italiana, promossa dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Difesa, in collaborazione con il Dipartimento di Stato statunitense, nel quadro delle attività del G8 a sostegno della pace e della sicurezza in Africa, argomento trattato nei Summit di:

Al vertice di Sea Island l'allora presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, presentò congiuntamente a George W. Bush un piano d'azione denominato "Expanding Global Capability for Peace Support Operations"[7], nel quale la comunità internazionale si impegnava al rafforzamento delle forze di pace su scala mondiale, in primo luogo attraverso la formazione e l'addestramento di circa 75.000 peacekeepers entro il 2010.

Sulla base delle esperienze maturate nel corso delle recenti missioni di pace, sarebbe emersa - secondo gli estensori - la necessità di disporre sul campo non solo della componente militare, ma anche di una di polizia, pari a circa il 10% della forza, specificamente addestrata per fronteggiare turbative dell'ordine pubblico e terrorismo in contesti post-bellici o destabilizzati; le forze di polizia sarebbero perciò da strutturare in unità organiche, le cosiddette "Stability Police Units". In questo ambito si inquadra la costituzione del CoESPU.

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

Lezione di guida

Il centro di addestramento ha come lingua ufficiale l'inglese (ma vengono tenute lezioni anche in francese), è ispirato al principio della "formazione a cascata", è finalizzato alla formazione di peacekeepers che svolgeranno compiti di polizia a favore di popolazioni presenti in zone destabilizzate da recenti conflitti, in sostituzione o in affiancamento delle forze di polizia locali, di protezione delle altre componenti delle missioni di pace da minacce non militari, come il crimine organizzato o diffuso ed il terrorismo, sostenendo i ricostituiti governi nei loro sforzi di consolidamento della democrazia e di sostegno della pace e della sicurezza.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Addestramento alla gestione dell'ordine pubblico

Il CoESPU ha la funzione di:

  • addestrare personale istruttore straniero che, una volta rientrato in patria, sarà impiegato per la formazione e l'addestramento di Unità di polizia di stabilità (Stability Police Units, SPUs) nell'ambito delle locali forze di polizia preferibilmente a statuto militare (ad esempio carabinieri/gendarmeria), pronte per essere impiegate in operazioni per il supporto della pace (Peace Support Operations, PSOs), nelle aree di crisi per conto dell'ONU o di altre Organizzazioni Internazionali[8];
  • sviluppare una dottrina comune e coordinare la standardizzazione delle regole di condotta e degli equipaggiamenti da utilizzare durante l'impiego nelle PSOs;
  • promuovere i principi di cooperazione ed interazione tra forze di polizia, militari e civili inquadrate nelle PSOs;
  • verificare sul posto, attraverso dei MATs (Mobile Assistance Teams) quanto appreso dalle forze di polizia addestrate dagli istruttori addestrati dal CoESPU;
  • aggiornare i programmi addestrativi in base a quanto acquisito nel corso delle varie missioni attraverso lo studio delle cosiddette lezioni apprese (lessons learned);

Corsi[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a corsi specifici definiti per particolari esigenze o impiego in determinate missioni, nell'ambito di attività addestrative per l'Unione europea e la NATO, vengono tenute principalmente due tipologie di corsi:

  • High Level Course, della durata di 5 settimane e riservato ai Senior Officers (ufficiali con grado di maggiore-colonnello o equivalenti civili);
  • Middle Management Course, della durata di 7 settimane e riservato ai Junior Officers/NCOs (sottufficiali e ufficiali sino al grado di capitano o equivalenti civili).

Dal 2016, in collaborazione con l'OSCE, si sono tenuti nove esercizi di simulazione volti a favorire la cooperazione interdisciplinare e internazionale nell'ambito della prevenzione della tratta di esseri umani e del sostegno alle vittime. All'edizione del 2021 hanno preso parte oltre 40 partecipanti provenienti da sei paesi. Il progetto è stato finanziato dal governo italiano.[9]

Stati partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Foto di gruppo
Cerimonia dell'alzabandiera

Hanno aderito al progetto inviando loro personale da addestrare i governi di:

Stati contribuenti[modifica | modifica wikitesto]

Le bandiere nel cortile della caserma

Oltre agli Stati Uniti d'America contribuiscono al progetto "CoESPU", inviando loro istruttori qualificati, i seguenti Paesi:

Campo di collaborazione[modifica | modifica wikitesto]

Il CoESPU, per le sue attività, collabora, mantiene contatti ed organizza scambi dottrinali nell'ambito del Diritto Internazionale, Diritto Umanitario, Diritto Internazionale dei Conflitti Armati, Protezione dei rifugiati, Gestione dei prigionieri e Cooperazione civile/militare(CIMIC), con numerose istituzioni, enti, università e centri di addestramento nazionali ed internazionali, tra cui:

  • UN Department of Peacekeeping Operations
  • Unione europea
  • Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)
  • Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor)
  • European Union Police Mission
  • Unione Africana
  • Economic Community Of West African States (ECOWAS)
  • NATO
  • NATO Joint Analysis and Lessons Learned Centre
  • United States Institute of Peace
  • UN Staff College
  • US Army Center for Army Lessons Learned
  • US Army Peacekeeping and Stability Operations Institute
  • International Network to Promote the Rule of Law
  • Istituto Internazionale di Diritto Umanitario
  • George C. Marshall European Center for Security Studies
  • Scuola Superiore Sant'Anna

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Vicedirettori[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello Christine Stark, United States Army MP[10] (ottobre 2005 - gennaio 2006)
  • Colonnello Mark G. Oswald[11] (gennaio 2006 - giugno 2007)
  • Colonnello Charles Bradley Jr. (luglio 2007 - agosto 2009)
  • Colonnello Mark D. Franklin, United States Marine Corps[12](settembre 2009 - )
  • Colonnello Rebecca Hazelett, US Army MP.
  • Colonnello Will Daniel, US Army

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Missioni dei Carabinieri Archiviato il 16 novembre 2008 in Internet Archive..
  2. ^ U.S. Department of State, Stability Police, January 20, 2001.
  3. ^ G8 Africa Action Plan Archiviato il 30 novembre 2006 in Internet Archive..
  4. ^ G8 Africa Action Plan Archiviato il 17 dicembre 2007 in Internet Archive..
  5. ^ Action Plan for Expanding Global Capability for Peace Support Operations.
  6. ^ Africa Peace and Stability .
  7. ^ (EN) G8 Action Plan: Expanding Global Capability for Peace Support Operations, su g8.gc.ca, 10 giugno 2004. URL consultato il 7 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2007).
  8. ^ Arcudi, Giovanni & Smith, Michael E. (2013). The European Gendarmerie Force: a solution in search of problems?. European Security 22 (1), 1-20, DOI: 10.1080/09662839.2012.747511.
  9. ^ (EN) OSCE simulation-based training in combating human trafficking along migration routes concludes in Vicenza, su osce.org. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  10. ^ Profile. Masters, Strategic Studies.
  11. ^ Strategy Research Project.
  12. ^ USAWC Strategy Research Project.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]