Clematis vitalba
| Vitalba | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
| Classificazione APG IV | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Plantae |
| (clade) | Angiosperme |
| (clade) | Mesangiosperme |
| (clade) | Eudicotiledoni |
| (clade) | Eudicotiledoni basali |
| Ordine | Ranunculales |
| Famiglia | Ranunculaceae |
| Sottofamiglia | Ranunculoideae |
| Tribù | Anemoneae |
| Genere | Clematis |
| Specie | C. vitalba |
| Classificazione Cronquist | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Plantae |
| Sottoregno | Tracheobionta |
| Superdivisione | Spermatophyta |
| Divisione | Magnoliophyta |
| Classe | Magnoliopsida |
| Sottoclasse | Magnoliidae |
| Ordine | Ranunculales |
| Famiglia | Ranunculaceae |
| Sottofamiglia | Ranunculoideae |
| Tribù | Anemoneae |
| Genere | Clematis |
| Specie | C. vitalba |
| Nomenclatura binomiale | |
| Clematis vitalba L., 1753 | |
| Sinonimi | |
|
Anemone vitalba | |
| Nomi comuni | |
|
Vitalba | |
Clematis vitalba (L., 1753), comunemente nota come vitalba (da vite alba, "vite bianca"), è una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffusa in Europa e Medio Oriente[1]. In Italia è presente su tutto il territorio nazionale sino a circa 1300 m di quota, in terreni incolti, boschi di latifoglie e macchie temperate.
Descrizione
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Mostra un comportamento rampicante (la sua forma biologica secondo Raunkiaer è P lian - fanerofite lianose) con fusti ramificati, che si allunga anche oltre i 20 metri sugli alberi, sviluppando alla base tronchi legnosi anche piuttosto grossi. Il profumo, quasi impercettibile, è vagamente simile a quello del biancospino. Fiorisce tra maggio ed agosto a seconda della quota.
Foglie: opposte imparipennate sono formate ognuna da 3 - 5 segmenti di forma ovoidale-lanceolata. Sono peduncolate con i peduncoli ingrossati alla base, il margine è dentato o intero.
Fiori: ermafroditi, profumati, raggruppati in infiorescenze a cima bipara. Hanno 4 sepali petaloidei biancastro-verdastri, numerosi stami e ovario supero pluricarpellare. L'impollinazione è entomofila.
Frutti: sono acheni dotati di una lunga estremità piumosa e disseminati dal vento.
Ecologia
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta velenosa per la presenza di alcaloidi e saponine (in particolare la protoanemonina), sostanze presenti anche in altri generi della famiglia, che si accumula soprattutto negli organi più vecchi. Può provocare irritazioni cutanee al contatto.
È considerata una pianta infestante del bosco. Infatti, specialmente in associazione con i rovi, la vitalba crea dei veri e propri grovigli inestricabili. È pianta visitata dalle api, che ne raccolgono il nettare[2].
Usi
[modifica | modifica wikitesto]- Viene usata in cucina utilizzando i germogli primaverili per le frittate ("vitalbini" in Toscana, "visoni" in Veneto). A causa delle tossine comuni alla famiglia delle Ranunculaceae è consigliabile non consumarne grosse quantità. Bisogna utilizzare esclusivamente le parti molto giovani della clematide in cui la concentrazione delle sostanze tossiche è molto bassa.
- In passato veniva chiamata "erba dei cenciosi" in quanto i mendicanti erano soliti procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le foglie di questa pianta allo scopo di impietosire i possibili donatori.
- Nei tempi passati in alcuni paesi la parte legnosa veniva tagliata e utilizzata come succedaneo di sigaretta dai ragazzi che non avevano soldi per comprarsele.
- In quanto pianta comune e dal fusto flessibile, spesso la vitalba è utilizzata per la produzione di panieri tondi o altri strumenti nell'ambito della cesteria. Il suo utilizzo è diffuso al posto del salice, soprattutto in Romagna.[3]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- In Nuova Zelanda è stata dichiarata "unwanted organism" (organismo non gradito) e non può essere propagata, distribuita o venduta. Rappresenta infatti, per la sua crescita veloce e vigorosa, una minaccia per le specie native.
- Questa pianta è inoltre annoverata come rimedio nei fiori di Bach con il nome di Clematis suggerita a chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.
- Nota anche in dialetto piemontese come "visrabbia" per la caratteristica di arrampicarsi con le sue liane sulle piante che "aggredisce" come fa la vite sui sostegni.
- Tagete e Tarconte, personaggi mitici della religione Etrusca, secondo il mito, proteggevano i loro campi presso Tarquinia con una testa di asino Arcadico scorticata e con un ramoscello di Vitalba.
Galleria d'immagini
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Infruttescenze
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Aspetto
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Clematis vitalba - Museum specimen
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Clematis vitalba L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 6 febbraio 2021.
- ^ (FR) Clematis vitalba & Apis mellifera, su Florabeilles, 6 febbraio 2013. URL consultato il 28 giugno 2019.
- ^ Andrea Magnolini, Fare cesti. Manuale pratico di cesteria secondo le tradizioni regionali italiane, Firenze, Edizioni Terra Nuova, 2012, p. 9..
Altri progetti
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