Ciro Ferrara

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo calciatore nato il 7 agosto dello stesso anno, vedi Ciro Ferrara (calciatore 7 agosto 1967).
Ciro Ferrara
Ferrara nel 2012
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 90 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º luglio 2005 - giocatore
Carriera
Giovanili
1981-1982Bandiera non conosciuta Salvator Rosa
1982Grumese
1982-1984Napoli[1]
Squadre di club1
1984-1994Napoli247 (12)
1994-2005Juventus253 (15)[2]
Nazionale
1985-1987Bandiera dell'Italia Italia U-216 (1)
1988Bandiera dell'Italia Italia olimpica6 (1)
1987-2000Bandiera dell'Italia Italia49 (0)
Carriera da allenatore
2005-2006Bandiera dell'Italia ItaliaColl. tecnico
2008-2009Bandiera dell'Italia ItaliaColl. tecnico
2009-2010Juventus
2010-2012Bandiera dell'Italia Italia U-21
2012Sampdoria
2016-2017Wuhan Zall
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
 Europei di calcio
Argento Belgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 20 marzo 2017

Ciro Ferrara (Napoli, 11 febbraio 1967) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Annoverato tra i migliori difensori degli anni 80 e 90 del XX secolo,[3][4] nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Napoli e Juventus, conquistando 7 scudetti (1986-87, 1989-90, 1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-02 e 2002-03), 2 Coppe Italia (1986-87 e 1994-95), una Coppa UEFA (1988-89), 5 Supercoppe italiane (1990, 1995, 1997, 2002 e 2003), 1 UEFA Champions League (1995-96), 1 Supercoppa UEFA (1996), 1 Coppa Intercontinentale (1996) e 1 Coppa Intertoto (1999).

Tra il 1987 e il 2000 ha totalizzato 49 presenze in nazionale, partecipando al campionato d'Europa 1988 e al campionato del mondo 1990, chiusi entrambi al terzo posto, e al campionato d'Europa 2000, concluso in seconda posizione. In giovane età ha fatto parte anche dell'Under-21 e della selezione olimpica, con la quale ha disputato i Giochi di Seul 1988.

I 7 campionati vinti lo collocano tra i giocatori più decorati nella storia della Serie A.[5] Nel 1997 è stato incluso nella squadra dell'anno ESM[6] e candidato al Pallone d'oro, classificandosi 33º.[7]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato a Napoli l'11 febbraio 1967, nel quartiere di Posillipo. Esiste un altro calciatore nato nella stessa città, nello stesso anno (il 7 agosto) e con lo stesso nome e cognome, che ha fatto parte della rosa del Napoli nella stagione 1985-1986;[8] essendo all'epoca entrambi nella stessa squadra, per differenziarli venivano chiamati per soprannome: al più anziano dei due toccò il nomignolo Stielike, con riferimento all'ex difensore della Germania Ovest noto per il suo energico stile di gioco.[9]

Insieme alla moglie e ai primi due figli, nel 2004 è comparso in una serie di spot televisivi della marca di dessert Danette della Danone,[10] mentre nel 2021 ha recitato negli spot TIMvision insieme a Lino Banfi[11] e agli ex colleghi Christian Vieri e Filippo Inzaghi.[12] In precedenza, nel 2002 era comparso, insieme ad altri due giocatori suoi conterranei, Fabio Cannavaro e Vincenzo Montella, nel film Volesse il cielo! di Vincenzo Salemme. Dalla stagione televisiva 2015-2016 è stato commentatore e opinionista tecnico per Premium Calcio, mentre nel 2021 diventa opinionista per DAZN.[13] Nel 2019 ha partecipato al celebrity talent show di Canale 5, Amici Celebrities,[14] mentre nel 2022 partecipa al reality Pechino Express in coppia col terzogenito Giovanbattista.[15]

A maggio 2005, sempre insieme a Cannavaro, ha creato la Fondazione Cannavaro-Ferrara, associazione di volontariato che si occupa dei bambini disagiati dei quartieri napoletani.[16]

Al termine dell'attività agonistica si è stabilito con la famiglia a Torino, dove ha aperto una pizzeria che porta il suo nome.[17]

Nel 2020 pubblica il libro Ho visto Diego e dico 'o vero, con prefazione dell'amico ed ex compagno di squadra Diego Armando Maradona.[18]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Ferrara (a sinistra), giovane capitano napoletano, in marcatura sul milanista Marco van Basten nel campionato 1990-1991.

Affermatosi in giovane età, Ferrara era un difensore grintoso ma corretto,[19] molto dotato atleticamente nonché valido sul piano tecnico.[3][20] Abile in acrobazia e nel gioco aereo,[3] spiccava per carisma e personalità,[3][21] ed era in grado di adattarsi a diversi ruoli e moduli tattici: poteva infatti agire da stopper,[21][22] libero[23] e terzino;[21][22] inoltre, pur essendo uno specialista della marcatura a uomo,[24] nella quale non lesinava interventi decisi[25] — per questo motivo, avversari come Zbigniew Boniek[4] e Ryan Giggs[25] lo annoverarono tra i difensori più difficili da affrontare —, dimostrò di potersi disimpegnare con profitto anche negli schieramenti a zona,[21] a dispetto di qualche scetticismo.[9][26] Il suo repertorio comprendeva altresì una buona propensione agli sganciamenti offensivi.[27]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi, Napoli[modifica | modifica wikitesto]
Ferrara al Napoli nella stagione 1987-1988

A quattordici anni fece il suo primo provino per il Salvator Rosa, squadra del quartiere napoletano del Vomero, grazie all'accordo che il presidente strappò ai suoi genitori: un giorno di allenamento in meno rispetto agli altri per avere più tempo da dedicare allo studio. La stagione successiva fu ceduto alla Grumese che tuttavia lasciò dopo un solo allenamento per la troppa lontananza da casa.[28]

Quindi, dopo un provino con il Napoli, entrò negli Allievi B e successivamente negli Allievi A del club azzurro. Per la vittoria dello scudetto di categoria, la squadra di Ferrara verrà premiata dal numero dieci della prima squadra, Diego Armando Maradona, nel corso della sua presentazione allo stadio San Paolo il 5 luglio 1984; come premio, a sorpresa Ferrara verrà poi convocato, insieme ad alcuni compagni degli Allievi, per il ritiro precampionato della prima squadra a Castel del Piano.[28] Costretto momentaneamente in carrozzella dalla sindrome di Osgood-Schlatter,[10] una volta ripresosi poté esordire in Serie A con la maglia azzurra il 5 maggio 1985, al San Paolo contro la Juventus, partita del campionato 1984-1985.

Nella stagione 1986-1987 vinse i suoi primi trofei: lo scudetto e la Coppa Italia. Nella 1989 il Napoli vinse il suo primo trofeo europeo, la Coppa UEFA, battendo in finale lo Stoccarda: nella finale di ritorno Ferrara segnò il gol momentaneo del 2-1.[29] Dopo due secondi posti consecutivi in campionato, Ferrara vinse da protagonista[3] un altro scudetto nel 1989-1990, seguìto dalla Supercoppa italiana conquistata contro la Juventus. Nel 1991, dopo la cessione di Diego Armando Maradona, divenne capitano del Napoli,[30] suffragando il suo status di bandiera del club, molto apprezzata dalla tifoseria.[3]

In dieci stagioni vestì la maglia azzurra 323 volte: 247 presenze in Serie A e 12 gol, 47 in Coppa Italia con due segnature e una in Supercoppa italiana, 28 presenze nelle coppe europee e un gol.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]
Ferrara in azione alla Juventus nell'annata 1994-1995

Nell'estate del 1994 viene ceduto alla Juventus, dove ritrova Marcello Lippi il quale già lo aveva allenato a Napoli.[31] Pagato 9,4 miliardi di lire,[32] contribuisce con un rendimento eccellente[20] alla vittoria dello scudetto, il terzo della sua carriera, e della Coppa Italia, la seconda per lui. L'anno successivo vinse ai rigori la Champions League, allo Stadio Olimpico di Roma contro l'Ajax di van Gaal, realizzando il primo penalty per la Juventus.[33] Nella stagione successiva gli venne affiancato Paolo Montero, con il quale comporrà per anni una coppia difensiva di alto livello.[25]

A Torino vinse sei campionati (ridotti a cinque dopo la revoca dello scudetto del 2004-2005), una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intertoto UEFA e una Coppa Intercontinentale. Oltre a quella vinta nel 1996, ha disputato altre tre finali di Champions League: nel 1997 contro il Borussia Dortmund, nel 1998 contro il Real Madrid e nel 2003 contro il Milan.

Il 15 maggio 2005, a trentotto anni, gioca la sua ultima partita ufficiale, contro il Parma allo Stadio delle Alpi. Si ritira al termine di quella stagione, vantando in tutto 500 partite in Serie A,[10] nel corso di ventuno stagioni consecutive.

Con la maglia bianconera ha giocato in totale 358 incontri: 253 partite in Serie A (più uno spareggio per l'accesso alle coppe europee) segnando 15 gol; 26 in Coppa Italia; e 3 finali di Supercoppa, con 2 segnature; 74 incontri europei con 3 centri e una presenza nella Coppa Intercontinentale.

Si trova al 16º posto nella classifica di presenze nella massima serie italiana. Con Giancarlo De Sisti e Luciano Castellini, inoltre, è uno dei tre calciatori ad aver collezionato almeno 200 presenze in Serie A con due differenti squadre.[34]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver totalizzato 6 presenze in Under-21, esordì nella nazionale maggiore il 10 giugno 1987, a 20 anni, nell'amichevole Italia-Argentina (3-1) disputata a Zurigo. Venne convocato dal commissario tecnico Azeglio Vicini per il campionato d'Europa 1988, che vide l'Italia semifinalista, e il campionato del mondo 1990, che vide gli azzurri padroni di casa giungere al terzo posto: Ferrara venne impiegato proprio nella vittoriosa finalina contro l'Inghilterra (2-1). Le due competizioni furono inframmezzate dalla partecipazione con la nazionale olimpica ai Giochi di Seul 1988, chiusi dagli italiani al quarto posto.[22]

Ferrara, con la maglia dell'Italia, in azione durante la finale per il terzo posto contro l'Inghilterra al campionato del mondo 1990

Durante le qualificazioni per il campionato d'Europa 1992, Ferrara iniziò a essere impiegato con maggiore frequenza, insidiando la titolarità di Giuseppe Bergomi nel ruolo di terzino destro;[35] ma, sul finire del 1991, l'approdo di Arrigo Sacchi sulla panchina dell'Italia determinò una brusca interruzione della sua carriera azzurra: dopo aver ricevuto tre convocazioni tra il novembre 1991 e il marzo 1992 (senza scendere in campo),[36] il difensore partenopeo fu escluso per tre anni dal giro azzurro poiché ritenuto scarsamente adattabile alla marcatura a zona.[9][26] Reintegrato nelle file dell'Italia a partire dal giugno 1995,[24] Ferrara si affermò come titolare durante le qualificazioni al campionato d'Europa 1996, ma si infortunò prima dell'inizio della fase finale, venendo sostituito dall'esordiente Alessandro Nesta.[37]

Sotto la guida di Cesare Maldini, successore di Sacchi, prese parte alle qualificazioni per il campionato del mondo 1998, ma dovette saltare anche quest'ultima manifestazione per via di un altro infortunio;[38] al suo posto fu convocato il rientrante Bergomi.[39]

Il 23 febbraio 2000 scese in campo con la fascia da capitano degli azzurri nell'amichevole vinta 1-0 contro la Svezia.[40] A trentatré anni venne convocato dal CT Dino Zoff per il campionato d'Europa 2000 chiuso dall'Italia al secondo posto, e dove nella sfida della fase a gironi contro la Svezia giocò l'ultima delle sue 49 gare in nazionale.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizi e giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, subito dopo il suo ritiro, è entrato nello staff della nazionale italiana da collaboratore tecnico del CT Marcello Lippi, partecipando alla vittoria del campionato del mondo 2006. Successivamente torna alla Juventus da responsabile del settore giovanile[41] ed è commentatore televisivo per Sky Sport.[42] Il 26 giugno 2008, col ritorno di Lippi sulla panchina azzurra, torna a ricoprire il ruolo di collaboratore tecnico[43], senza lasciare le responsabilità del settore giovanile bianconero. Il 18 maggio 2009, in seguito alla sua nomina di allenatore della Juventus, lascia l'incarico in nazionale.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 maggio 2009 assume la carica di allenatore della Juventus dopo l'esonero di Claudio Ranieri.[44]

Esordisce sulla panchina bianconera il 24 maggio con vittoria per 0-3 a Siena, interrompendo la striscia negativa che non vedeva vincere la Juventus da 64 giorni e conquistando la qualificazione diretta alla fase a gironi della successiva Champions League. La settimana seguente, con la vittoria per 2-0 in casa sulla Lazio, la squadra raggiunge il secondo posto finale. Il 5 giugno 2009, dopo aver lasciato l'incarico in nazionale, è confermato allenatore della Juventus.[45]

Ferrara (a destra) nell'estate del 2009, mentre firma autografi da allenatore della Juventus

La stagione seguente inizia con quattro vittorie consecutive in campionato, ma la squadra accusa presto segni di cedimento, e scivola in una fase negativa che culmina con l'eliminazione dalla Champions League e conseguente retrocessione in Europa League.[46] Nonostante la vittoria 2-1 nel derby d'Italia di dicembre, la crisi di risultati prosegue anche nelle settimane seguenti; il 29 gennaio 2010, all'indomani dell'eliminazione in Coppa Italia per mano dell'Inter, Ferrara è esonerato e sostituito da Alberto Zaccheroni.[47]

Nazionale Under-21[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 ottobre 2010 diventa allenatore dell'Italia Under-21, sostituendo Pierluigi Casiraghi.[48] Il 17 novembre seguente esordisce battendo in amichevole la Turchia 2-1 allo stadio comunale di Fermo. Siede per l'ultima volta sulla panchina dell'Under-21 il 4 giugno 2012, in Irlanda-Italia 2-2, lasciando poi l'incarico a Devis Mangia. In totale colleziona 19 gare (12 vinte, 6 pareggiate, una persa).

Sampdoria[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 2012 firma con la Sampdoria. Esordisce il 27 agosto nel campionato di Serie A, vincendo col Milan a San Siro ed eliminando il punto di penalità inflitto dal giudice sportivo alla squadra.[49]

Dopo altre due vittorie e due pareggi, a partire dalla sesta giornata, la squadra inizia una serie di sconfitte consecutive: quella col Palermo alla dodicesima giornata è la settima consecutiva e la prima con due gol di scarto (le sei precedenti erano sconfitte di misura), determinando il record negativo per la squadra per quanto riguarda la massima serie.[50] Lo stesso Ferrara dichiara, al termine della gara, di avere la totale colpa ma di non volersi dimettere. La serie negativa finisce con la vittoria 3-1 sul Genoa nel derby, il primo in carriera.[51]

Il 17 dicembre, dopo la nona sconfitta subita (sette consecutive) col Catania 3-1 e con la squadra classificata al 15º posto, è esonerato e sostituito da Delio Rossi.[52] Nella sua permanenza nella panchina blucerchiata, ha ottenuto in totale 18 punti (-1 a causa della penalizzazione), frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte.

Wuhan Zall[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 luglio 2016 torna ad allenare firmando per il Wuhan Zall, club della seconda divisione cinese.[53] Subentra con la squadra al tredicesimo posto nella classifica, portandola alla sesta piazza finale. La stagione seguente, causa un avvio stentato (un punto nelle prime due giornate), viene esonerato.[54]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1984-1985 Bandiera dell'Italia Napoli A 2 0 CI 0 0 - - - - - - 2 0
1985-1986 A 14 0 CI 2 0 - - - TE ? ? 16+ 0+
1986-1987 A 28 2 CI 8 0 CU 2 0 - - - 38 2
1987-1988 A 23 1 CI 7 0 CC 2 0 - - - 32 1
1988-1989 A 27 0 CI 8 0 CU 12 1 - - - 47 1
1989-1990 A 33 0 CI 6 0 CU 6 0 - - - 45 0
1990-1991 A 29 2 CI 8 2 CC 3 0 SI 1 0 41 4
1991-1992 A 32 1 CI 2 0 - - - - - - 34 1
1992-1993 A 31 4 CI 5 0 CU 3 0 - - - 39 4
1993-1994 A 28 2 CI 0 0 - - - - - - 28 2
Totale Napoli 247 12 46 2 28 1 1+ 0+ 322+ 15+
1994-1995 Bandiera dell'Italia Juventus A 33 1 CI 7 0 CU 9 1 - - - 49 2
1995-1996 A 31 3 CI 1 0 UCL 9 0 SI 1 0 42 3
1996-1997 A 32 4 CI 3 0 UCL 11 0 SU+CInt 2+1 1+0 49 5
1997-1998 A 17 1 CI 2 0 UCL 5 0 SI 1 0 25 1
1998-1999 A 18+1[55] 0 CI 2 1 UCL 3 0 SI 0 0 23+1 1
1999-2000 A 31 1 CI 1 0 Int+CU 6+3 0 - - - 41 1
2000-2001 A 23 1 CI 1 0 UCL 6 0 - - - 30 1
2001-2002 A 22 3 CI 4 1 UCL 4 0 - - - 30 4
2002-2003 A 25 0 CI 0 0 UCL 12 1 SI 0 0 37 1
2003-2004 A 17 1 CI 4 0 UCL 4 0 SI 1 0 26 1
2004-2005 A 4 0 CI 1 0 UCL 0 0 - - - 5 0
Totale Juventus 253+1 15 26 2 72 2 6 1 358 20
Totale carriera 501 27 72 4 100 3 7+ 1+ 680 35

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
10-6-1987 Zurigo Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
17-10-1987 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1988 -
14-11-1987 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Euro 1988 -
27-4-1988 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
19-10-1988 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
16-11-1988 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
22-12-1988 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Amichevole -
22-2-1989 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Amichevole -
29-3-1989 Sibiu Romania Bandiera della Romania 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-4-1989 Taranto Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole -
20-9-1989 Cesena Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
14-10-1989 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
11-11-1989 Vicenza Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Algeria Algeria Amichevole -
21-12-1989 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
21-2-1990 Rotterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
31-3-1990 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
7-7-1990 Bari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Mondiali 1990 - Finale 3º posto - 3º posto
3-11-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1992 -
22-12-1990 Limassol Cipro Bandiera di Cipro 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 -
13-2-1991 Terni Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
1-5-1991 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Euro 1992 -
5-6-1991 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 -
16-6-1991 Stoccolma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 dts
(3 – 2 dtr)
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Scania Cup -
25-9-1991 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
12-10-1991 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 -
19-6-1995 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Centenario ASF -
21-6-1995 Zurigo Italia Bandiera dell'Italia 0 – 2 Bandiera della Germania Germania Centenario ASF -
6-9-1995 Udine Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Euro 1996 -
8-10-1995 Spalato Croazia Bandiera della Croazia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 -
11-11-1995 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 1996 -
15-11-1995 Reggio Emilia Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Euro 1996 -
24-1-1996 Terni Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Galles Galles Amichevole -
29-5-1996 Cremona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
5-10-1996 Chișinău Moldavia Bandiera della Moldavia 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
9-10-1996 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 1998 -
22-1-1997 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole -
12-2-1997 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
29-3-1997 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 1998 -
2-4-1997 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 1998 -
4-6-1997 Nantes Italia Bandiera dell'Italia 0 – 2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Torneo di Francia -
10-9-1997 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
15-11-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Russia Russia Qual. Mondiali 1998 -
28-1-1998 Catania Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole -
13-11-1999 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 1 – 3 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
23-2-2000 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole - Cap.
29-3-2000 Barcellona Spagna Bandiera della Spagna 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-6-2000 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
19-6-2000 Eindhoven Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2000 - 1º turno -
Totale Presenze (48º posto) 49 Reti 0

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 21 marzo 2017.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
mag. 2009 Bandiera dell'Italia Juventus A 2 2 0 0 CI - - - - - - - - - - - - - - 2 2 0 0 100,00& Sub.
2009-gen. 2010 A 21 10 3 8 CI 2 1 0 1 UCL 6 2 2 2 - - - - - 29 13 5 11 44,83 Eson.
Totale Juventus 23 12 3 8 2 1 0 1 6 2 2 2 - - - - 31 15 5 11 48,39
ago.-dic. 2012 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 17 5 3 9 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 18 5 3 10 27,78 Eson.
2016 Bandiera della Cina Wuhan Zall CLO 14 8 0 6 CdC - - - - - - - - - - - - - - 14 8 0 6 57,14 Sub., 6º
2017 CLO 2 0 1 1 CdC - - - - - - - - - - - - - - 2 0 1 1 &&0,00 Eson.
Totale Wuhan Zall 16 8 1 7 3 1 0 2 - - - - - - - - 16 8 1 7 50,00
Totale carriera 56 25 7 24 3 1 0 2 6 2 2 2 - - - - 65 28 9 28 43,08

Nazionale nel dettaglio[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Competizione Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % Vittorie GF GS DR
2011 Bandiera dell'Italia Italia U-21 Qual. Euro U-21 2013 1º nel Gruppo 7, qualificato 5 5 0 0 100,00& 16 2 +14
2012 1 0 1 0 &&0,00 2 2 0
2011 Torneo di Tolone 2011 5 1 3 1 20,00 5 4 +1
2010-2012 Amichevoli 6 4 2 0 66,67 11 5 +6
Totale Italia 17 10 6 1 58,82 34 13 +21

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Ferrara e Attilio Lombardo festeggiano il successo della Juventus nella Supercoppa UEFA 1996
Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Napoli: 1983-1984
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Napoli: 1986-1987, 1989-1990
Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003
Napoli: 1986-1987
Juventus: 1994-1995
Napoli: 1990
Juventus: 1995, 1997, 2002, 2003
Juventus: 2004-2005[56]
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Napoli: 1988-1989
Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996
Juventus: 1999

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ferrara (terzo da destra) festeggia coi compagni di nazionale la vittoria italiana al mondiale militare 1987
Arezzo 1987

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1996-1997
2003
2002-2003

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ho visto Diego: e dico 'o vero, prefazione di Diego Armando Maradona, Milano, Cairo, 2020, ISBN 978-8830901148.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferrara, pp. 18-19.
  2. ^ 254 (15) contando lo spareggio contro l'Udinese per l'accesso alla Coppa UEFA 1999-2000.
  3. ^ a b c d e f Panini (2004), Il personaggio: Ciro Ferrara (Napoli), p. 549.
  4. ^ a b Giuseppe Barone, Boniek: "L'unico modo per fermare Maradona era menarlo di brutto ma era troppo bello vederlo giocare", su contra-ataque.it, 30 aprile 2016. URL consultato il 6 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2017).
  5. ^ Giocatori che hanno vinto più scudetti: guida Buffon, su sport.sky.it, 20 aprile 2019.
  6. ^ (EN) Karel Stokkermans, ESM XI, su rsssf.com, 14 marzo 2007.
  7. ^ Giorgio Dell'Arti e Paolo Paiusco, Biografia di Ciro Ferrara, su cinquantamila.it, 14 aprile 2014.
  8. ^ Vito Maggio, Applausi dalla Favorita a Wembley. Il destino di chiamarsi Ciro Ferrara, in La Gazzetta dello Sport, 14 febbraio 1997.
  9. ^ a b c La mia sfida è anche ai pregiudizi, in la Repubblica, 11 novembre 2009, p. 72.
  10. ^ a b c Vincenzo Cito, L'ultimo Ciro, in La Gazzetta dello Sport, 4 giugno 2005.
  11. ^ TimVision, anche l'Oronzo Canà di Lino Banfi nuovo testimonial dell'offerta "TimVision Calcio e Sport", su teleborsa.it. URL consultato il 24 agosto 2021.
  12. ^ Tim: Inzaghi, Vieri e Ferrara nello spot per l'offerta calcio di TimVision, su brand-news.it, 1º luglio 2021.
  13. ^ DAZN: telecronisti, conduttori e opinionisti, su goal.com, 19 agosto 2021.
  14. ^ Roberto Mallò, Ciro Ferrara ad Amici Celebrities, su davidemaggio.it, 21 settembre 2019.
  15. ^ Zaini in spalla, su Sky arriva Pechino Express!, su sport.sky.it, 14 febbraio 2022.
  16. ^ Fondazione Cannavaro Ferrara - Mission, su fondazionecannavaroferrara.it. URL consultato il 23 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2009).
  17. ^ Ciro Ferrara, chi è: dove vive, cosa fa oggi, Instagram, su socialperiodico.it, 19 marzo 2021.
  18. ^ Un libro a settimana: "Ho visto Diego e dico 'o vero" di Ciro Ferrara, su sportmediaset.mediaset.it, 30 ottobre 2020.
  19. ^ Gianni Mura, Fratelli d'Italia, in la Repubblica, 12 settembre 1987, p. 2, sez. Speciale campionato.
  20. ^ a b Giorgio Rondelli, Vialli Rambo, Tarzan Pagliuca: ecco la nazionale della Forza, in Corriere della Sera, 5 giugno 1995, p. 36.
  21. ^ a b c d Da Maradona al terzo Millennio la carriera di un campione infinito, in La Stampa, 5 gennaio 2004, p. 29.
  22. ^ a b c Fabrizio Bocca, L'Italia d'autunno, in la Repubblica, 2 settembre 1988, p. 39.
  23. ^ Roberto Beccantini, «Baggio meritava il posto e Bergomi dà tranquillità», in La Stampa, 23 maggio 1998, p. 29.
  24. ^ a b Renzo Cerboncini, Due novità, Ferrara e Petruzzi, in La Stampa, 12 giugno 1995, p. 30.
  25. ^ a b c (EN) Henry Winter, Manchester United winger Ryan Giggs still seeks perfection as he prepares for Cardiff return ahead of 40th, su telegraph.co.uk, 22 novembre 2013.
  26. ^ a b "Emozionato è dir poco". Giocherà per Scala?, in la Repubblica, 25 aprile 1994, p. 34.
  27. ^ Gianni Minà, "Ma io avrei scelto Vialli", in la Repubblica, 21 giugno 1994, p. 2, sez. Mondiali USA '94.
  28. ^ a b Ferrara, pp. 18-21, 27.
  29. ^ Angelo Rossi, Napoli, 25 anni dal trionfo di Stoccarda in Coppa Uefa. Ferrara: «Eravamo i più grandi», su ilmattino.it, 17 maggio 2014.
  30. ^ Cito.
  31. ^ Angelo Caroli, Deschamps e Ferrara, per lo scudetto, in La Stampa, 7 maggio 1994, p. 27.
  32. ^ Panini (2012), p. 10.
  33. ^ (EN) European Competitions 1995-96, su rsssf.com.
  34. ^ Carriera di Ciro Ferrara, su ilcalcio.net.
  35. ^ Bruno Bernardi, Vicini: Mancini mi ricorda Boniperti, in La Stampa, 29 aprile 1991, p. 3, sez. lunedìsport.
  36. ^ Convocazioni e presenze in Nazionale di Ciro Ferrara, su FIGC.it, FIGC.
  37. ^ Da Anastasi a Buffon ecco la sfortuna dell'ultimo minuto, in Messaggero Veneto, 3 giugno 2008.
  38. ^ Licia Granello, Maldini pensa a Nesta: "Ma posso aspettare", in la Repubblica, 3 febbraio 1998, p. 43.
  39. ^ Gianni Piva, Lo Zio, 16 anni dopo. Come con Bearzot, in la Repubblica, 22 maggio 1998, p. 50.
  40. ^ (EN) Ciro Ferrara, su eu-football.info.
  41. ^ Ferrara: "La Juve di domani cresce intorno a Milano", su gazzetta.it.
  42. ^ Sky Sport - i telecronisti della 25ª giornata di Serie A, su digital-sat.it.
  43. ^ Ecco la Nazionale di Lippi, su repubblica.it.
  44. ^ Juventus: via Ranieri, squadra a Ciro Ferrara, su ilsole24ore.com.
  45. ^ La Juventus ha scelto: Ferrara resta, su corriere.it.
  46. ^ Crollo Juventus: ciao Champions. Il Bayern dilaga a Torino: 4-1, su gazzetta.it.
  47. ^ Zaccheroni nuovo allenatore della Juventus [collegamento interrotto], su juventus.it, 29 gennaio 2010.
  48. ^ Under 21, Ferrara è il nuovo tecnico, Peruzzi vice, su figc.it. URL consultato il 22 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2012).
  49. ^ Giovane e vincente: Ferrara e il nuovo corso blucerchiato, su sampdoria.it, 2 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2012).
  50. ^ Serie A - Dybala-show, Sampdoria nel baratro, su it.eurosport.yahoo.com (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  51. ^ Sampdoria, Ferrara: "Colpa mia ma non mi dimetto", su repubblica.it, 11 novembre 2012.
  52. ^ U.C. Sampdoria: comunicato stampa del 17 dicembre 2012, su sampdoria.it, 17 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
  53. ^ Ferrara in Cina, ufficiale: sarà "derby" con Fabio Cannavaro, su gazzetta.it, 5 luglio 2016.
  54. ^ Wuhan Zall, Ferrara esonerato dopo due partite, su corrieredellosport.it, 20 marzo 2017.
  55. ^ 1 presenza nello spareggio contro l'Udinese per l'entrata in Coppa UEFA.
  56. ^ A seguito della sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto dello scandalo del calcio italiano del 2006, lo scudetto vinto dalla Juventus nel campionato 2004-2005 fu revocato e non più assegnato.
  57. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Ciro Ferrara, su quirinale.it.
  58. ^ Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Ciro Ferrara, su quirinale.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Cito, Ma chi è Ciro Ferrara?, Milano, La Gazzetta dello Sport, 2003.
  • Almanacco illustrato del calcio 2005, Modena, Panini, 2004.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 11 (1994-1995), ed. speciale per La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini, 16 luglio 2012.

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