Misano World Circuit Marco Simoncelli

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Misano World Circuit Marco Simoncelli
Tracciato di Misano World Circuit Marco Simoncelli
Tracciato di Misano World Circuit Marco Simoncelli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMisano Adriatico
Caratteristiche
Lunghezza4.226 m
Curve10 a destra, 6 a sinistra
Inaugurazione1972
Categorie
Motomondiale
Superbike
Formula E
Motomondiale
Tempo record1:31.791
Stabilito daFrancesco Bagnaia
suDucati
il10 settembre 2023
record in gara
Superbike
Tempo record1:34.720
Stabilito daJonathan Rea
suKawasaki Ninja ZX-10R
il21 giugno 2015
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°57′40.95″N 12°41′09.45″E / 43.961375°N 12.685958°E43.961375; 12.685958

Il Misano World Circuit Marco Simoncelli[1] (già Circuito Internazionale Santamonica fino al 2006 e solamente Misano World Circuit dal 2006 al 2012) è un circuito motociclistico situato nel comune italiano di Misano Adriatico, in provincia di Rimini, precisamente nella frazione di Santa Monica e vicino al bacino del Conca. È intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, pilota motociclistico italiano deceduto nel 2011.

A partire dalla stagione motoristica 1991 Misano ospita su questo tracciato la tradizionale gara del campionato mondiale Superbike, dal 2007 il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini del motomondiale e dal 2024 ospita l'E-Prix di Misano della Formula E; nel 2020 e nel 2021 ha eccezionalmente ospitato anche il Gran Premio motociclistico dell'Emilia Romagna e della Riviera di Rimini, valevole anch'esso per il motomondiale.

Storia del circuito[modifica | modifica wikitesto]

La partenza di una manche del campionato mondiale Superbike 1991 a Misano Adriatico

L'idea di costruire un circuito in questo lembo di pianura romagnola così legata al mutor, prende il via nei primi anni sessanta. Disegnato e realizzato sotto l'egida di Enzo Ferrari da un tecnico quale l'ingegner Cavazzuti, i lavori iniziarono nel 1970; il 4 agosto 1972 venne collaudato, per aprirsi ufficialmente alle gare due giorni dopo:[2] i giornali dell'epoca diedero un ottimo giudizio su quest'impianto.[2] I nomi assegnati alle curve: bruta pela in dialetto, la curva del Tramonto, della Quercia, del Carro, entrarono con familiarità nei discorsi degli appassionati.

A partire dal 1980 e fino al 1993 ha ospitato alcuni Gran Premi motociclistici validi dapprima come Gran Premio motociclistico delle Nazioni, dal 1985 al 1987 come Gran Premio motociclistico di San Marino ed infine come Gran Premio motociclistico d'Italia, alternandosi nel primo e terzo caso con i circuiti di Monza, Imola e del Mugello. L'ultima edizione nel 1993 culminò con il terribile incidente accaduto al pilota statunitense Wayne Rainey all'uscita dal curvone Misano, che pose fine alla carriera agonistica del 3 volte campione del mondo della classe 500.[3] Il circuito ospitò anche la prima e la quinta puntata dell'edizione 1988 di Giochi senza frontiere.[4]

Il podio del circuito in occasione del Motomondiale 2010

Dopo l'improvvisa e tragica scomparsa di Marco Simoncelli, rimasto vittima di un incidente mortale il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio motociclistico della Malesia, tifosi ed appassionati hanno portato avanti l'idea di intitolare la pista di Misano alla memoria del pilota italiano (il quale era nativo di Cattolica e viveva a Coriano, località a pochi chilometri di distanza dalla pista).[5] Il 2 novembre 2011 il consiglio di amministrazione di Santamonica S.p.A., proprietaria del tracciato, ha deciso di accogliere la richiesta e di associare il nome del circuito romagnolo a quello di Simoncelli.[6] Il cambio di denominazione è stato ufficializzato il 9 giugno 2012,[1] in occasione del Gran Premio di Superbike di San Marino.

Modifiche al tracciato[modifica | modifica wikitesto]

Dall'anno della sua inaugurazione fino ai nostri giorni il circuito subì numerosi interventi. Inizialmente il circuito aveva una lunghezza di 3.488 m e dotato di piccoli box all'aperto. Il primo grande stralcio di lavori di modifica vi fu nel 1993 quando si diede avvio all'allungamento del tracciato portandolo da 3.488 m a 4.060 m: il circuito diventa così utilizzabile in due versioni corta e lunga. Nello stesso anno si diede anche avvio alla costruzione della nuova palazzina box dotata di più moderne tecnologie e comfort adeguati ai tempi.

Tra il 1996 ed il 1997 viene completato il secondo stralcio di realizzazione dei nuovi box, ampliata per circa il doppio rispetto a quella del 1993. Nel 1998 ci fu l'estensione a circa 40.000 m2 della zona paddock. Nel 2001 sono state realizzate delle nuove tribune all'altezza della curva del carro per un totale di 5.000 persone (in occasione del Gran Premio del 2007 sono state ribattezzata tribuna A e B). Nel 2005 si sono conclusi i lavori di realizzazione di un nuovo accesso al circuito, che cambia denominazione da Via del Carro, 33 a Via Daijirō Katō, 10 in memoria del giovane pilota giapponese scomparso tragicamente durante una gara del motomondiale, e che amava soggiornare nella frazione turistica di Portoverde dello stesso comune di Misano Adriatico.

In occasione del ritorno del mondiale di motociclismo nel circuito Santamonica sono state effettuate importanti e radicali modifiche. Prima su tutte l'inversione del senso di marcia che è passato da antiorario ad orario con 8 curve a destra e 5 a sinistra, l'allungamento del circuito a 4.180 m (nella zona dove era già stato precedentemente allungato nel 1993), l'allargamento della pista a 14 metri, l'eliminazione della variante nella zona in prossimità della curva del circuito corto bruta pela, la costruzione di due nuovi lotti di tribune (denominate tribune C e D) che hanno portato la capacità del circuito a circa 52.000 persone, oltre ad altre numerose modifiche in fatto di sicurezza, nonché l'intera copertura wireless su tutto il circuito avvenuta nel 2007.

Veduta aerea del circuito

I più famosi piloti della zona – quali i romagnoli Loris Capirossi, Marco Melandri, Marco Simoncelli e Mattia Pasini, il marchigiano Valentino Rossi e il sammarinese Alex De Angelis – si sono ritrovati il 4 dicembre 2006 per un sopralluogo sui lavori al circuito ed hanno espresso tutti entusiasmo nel nuovo tracciato, ma soprattutto dal fatto di avere una gara casalinga molto sentita.

Il 18 gennaio 2008 alla Fiera di Padova, nel corso del 14° Bike Expo, il Misano World Circuit ha presentato il bilancio dell'attività svolta nel 2007, che si è chiuso con oltre 600.000 presenze. Nell'ambito del piano di riqualificazione del circuito, è stata prevista la realizzazione di una nuova corsia di uscita dai box, delle modifiche all'altezza della curva variante del parco, ovvero: l'allungamento di 46 metri della curva stessa, la sostituzione di 3 nuove tribune alle precedenti 4 piccole tribune e di un nuovo centro di terapia fisica per motociclisti.

Il 31 gennaio 2008 il Misano World Circuit ha ricevuto a Barcellona il Premio Internazionale Cisco Networkers Innovation Award 2008 come miglior mobilità e progetto wireless.

Il 28 marzo 2008 il sette volte campione di Formula 1 Michael Schumacher ha girato in sella ad una KTM Super Duke nell'ambito di test validi per il Trofeo KTM valevole per la prima prova della Moto Temporada Romagnola 2008 del 30 aprile 2008.[7][8]

Nella nuova versione, il 5 settembre 2010 un gravissimo incidente è costato la vita al pilota giapponese della Moto2 Shōya Tomizawa.

Nel 2015, il tracciato romagnolo riceve un nuovo asfalto[9] attraverso la direzione dell'italiana Dromo. I lavori però non si fermano all'asfalto, ma vengono ottimizzate tutte le pendenze e, per la prima volta nel Motomondiale, la FIM accetta di ottimizzare le vie di fuga, riducendo e riprofilando le parti asfaltate ritenute non necessarie. Il progetto viene realizzato in soli 14 giorni.

Nel 2020 è stato nuovamente asfaltato apportando modifiche ai cordoli di curva 6 e curva 16, passando da cordoli doppi a cordoli singoli omologati per le competizioni mondiali.

Il circuito e i media[modifica | modifica wikitesto]

Nel circuito sono ambientate l'ultima parte del film Da zero a dieci di Luciano Ligabue e un episodio della serie televisiva I Cesaroni.

Nel 1974 l'impresario David Zard aveva predisposto l'organizzazione di un festival rock che si sarebbe dovuto tenere all'autodromo, e che era generalmente considerato la risposta italiana a Woodstock.[10] Il festival venne ampiamente pubblicizzato sui media[11], ma venne annullato all'ultimo momento per motivi di ordine publico, causando scontri e incidenti[10][12] e, di riflesso, l'aumento di popolarità del festival Umbria Jazz[13].

Albo d'oro del Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe 125 Classe 250 Classe 500 Classe 50
1985 Bandiera dell'Italia Fausto Gresini (Garelli) Bandiera del Venezuela Carlos Lavado (Yamaha) Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson (Yamaha) Bandiera della Spagna Jorge Martinez (Derbi)
1986 Bandiera dell'Austria August Auinger (MBA) Bandiera del Giappone Tadahiko Taira (Yamaha) Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson (Yamaha) Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi (Seel)
1987 Bandiera dell'Italia Fausto Gresini (Garelli) Bandiera dell'Italia Loris Reggiani (Aprilia) Bandiera degli Stati Uniti Randy Mamola (Yamaha) Bandiera della Spagna Manuel Herreros (Derbi)
Anno Classe 125 Classe 250 MotoGP
2007 Bandiera dell'Italia Mattia Pasini (Aprilia) Bandiera della Spagna Jorge Lorenzo (Aprilia) Bandiera dell'Australia Casey Stoner (Ducati)
2008 Bandiera dell'Ungheria Gábor Talmácsi (Aprilia) Bandiera della Spagna Álvaro Bautista (Aprilia) Bandiera dell'Italia Valentino Rossi (Yamaha)
2009 Bandiera della Spagna Julián Simón (Aprilia) Bandiera della Spagna Héctor Barberá (Aprilia) Bandiera dell'Italia Valentino Rossi (Yamaha)
Anno Classe 125 Moto2 MotoGP
2010 Bandiera della Spagna Marc Márquez (Derbi) Bandiera della Spagna Toni Elías (Moriwaki) Bandiera della Spagna Daniel Pedrosa (Honda)
2011 Bandiera della Spagna Nicolás Terol (Aprilia) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Suter) Bandiera della Spagna Jorge Lorenzo (Yamaha)
Anno Moto3 Moto2 MotoGP
2012 Bandiera della Germania Sandro Cortese (KTM) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Suter) Bandiera della Spagna Jorge Lorenzo (Yamaha)
2013 Bandiera della Spagna Álex Rins (KTM) Bandiera della Spagna Pol Espargaró (Kalex) Bandiera della Spagna Jorge Lorenzo (Yamaha)
2014 Bandiera della Spagna Álex Rins (Honda) Bandiera della Spagna Esteve Rabat (Kalex) Bandiera dell'Italia Valentino Rossi (Yamaha)
2015 Bandiera dell'Italia Enea Bastianini (Honda) Bandiera della Francia Johann Zarco (Kalex) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda)
2016 Bandiera del Sudafrica Brad Binder (KTM) Bandiera dell'Italia Lorenzo Baldassarri (Kalex) Bandiera della Spagna Daniel Pedrosa (Honda)
2017 Bandiera dell'Italia Romano Fenati (Honda) Bandiera della Svizzera Thomas Lüthi (Kalex) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda)
2018 Bandiera dell'Italia Lorenzo Dalla Porta (Honda) Bandiera dell'Italia Francesco Bagnaia (Kalex) Bandiera dell'Italia Andrea Dovizioso (Ducati)
Anno Moto3 Moto2 MotoGP MotoE
2019 Bandiera del Giappone Tatsuki Suzuki (Honda) Bandiera della Spagna Augusto Fernández (Kalex) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
2020 Bandiera del Regno Unito John McPhee (Honda) Bandiera dell'Italia Luca Marini (Kalex) Bandiera dell'Italia Franco Morbidelli (Yamaha) Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
2021 Bandiera dell'Italia Dennis Foggia (Honda) Bandiera della Spagna Raul Fernandez (Kalex) Bandiera dell'Italia Francesco Bagnaia (Ducati) Bandiera della Spagna Jordi Torres (Energica)
Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
2022 Bandiera dell'Italia Dennis Foggia (Honda) Bandiera della Spagna Alonso López (Boscoscuro) Bandiera dell'Italia Francesco Bagnaia (Ducati) Bandiera dell'Italia Mattia Casadei (Energica)
Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
2023 Bandiera della Colombia David Alonso (GasGas Aspar) Bandiera della Spagna Pedro Acosta (Kalex) Bandiera della Spagna Jorge Martín (Ducati) Bandiera dell'Italia Mattia Casadei (Ducati)
Bandiera della Spagna Jorge Martín (Ducati) Bandiera dell'Italia Nicholas Spinelli (Ducati)

Gran Premio dell'Emilia-Romagna[modifica | modifica wikitesto]

Anno Moto3 Moto2 MotoGP MotoE
2020 Bandiera dell'Italia Romano Fenati (Husqvarna) Bandiera dell'Italia Enea Bastianini (Kalex) Bandiera della Spagna Maverick Viñales (Yamaha) Bandiera della Svizzera Dominique Aegerter (Energica)
Bandiera dell'Italia Matteo Ferrari (Energica)
2021 Bandiera dell'Italia Dennis Foggia (Honda) Bandiera del Regno Unito Sam Lowes (Kalex) Bandiera della Spagna Marc Márquez (Honda) Non disputato

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Moto: 'Misano world circuit' intitolato a Marco Simoncelli, in ansa.it, 9 giugno 2012. URL consultato il 10 giugno 2012.
  2. ^ a b Sfide all'italiana a Misano, in Autosprint, n. 31, 31 luglio - 7 agosto 1972, pp. 32-33.
  3. ^ Wayne Rainey l'ultima gara
  4. ^ Jsfnet Italia - Edizione 1988
  5. ^ Misano intitolato a Simoncelli, il padre: "Sarebbe bellissimo regalo", in sport.virgilio.it, 30 ottobre 2011. URL consultato il 3 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2011).
  6. ^ Subito al lavoro per legare il nome di Marco Simoncelli a Misano World Circuit, in misanocircuit.com, 3 novembre 2011. URL consultato il 3 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2012).
  7. ^ Schumacher fa sul serio: Domenica corre a Misano
  8. ^ Michael Schumacher in pista al Misano World Circuit, su misanocircuit.com. URL consultato il 28 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2008).
  9. ^ Dorna Sports, Nuovo asfalto per il Misano World Circuit | MotoGP™, su www.motogp.com. URL consultato il 16 giugno 2020.
  10. ^ a b Ezio Guaitamacchi, Santa Monica Rock festival, la Debacle della Woodstock rossa, in 1000 concerti che ci hanno cambiato la vita, Rizzoli 2010 [1].
  11. ^ La rivista musicale Ciao 2001, nel numero del 28 Luglio 1974 dedicò al festival un inserto speciale, consultabile qui Archiviato il 26 giugno 2019 in Internet Archive.
  12. ^ Matteo Guarnaccia, Re Nudo Pop & altri festival: Il Sogno di Woodstock in Italia. 1968-1976, Vololibero 2013 [2]
  13. ^ https://ilmanifesto.it/le-metamorfosi-di-umbria-jazz

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]