Circolo di confusione

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Se l'immagine proietta un vertice all'interno del circolo di confusione, allora l'immagine appare nitida.

Il circolo di confusione, in ottica e in fotografia, rappresenta l'effetto creato da un punto immagine, in relazione alla sfocatura sul piano del sensore (piano focale posteriore, piano pellicola, etc.) e l'effetto è più evidente con i punti luce o con i punti a maggior luminosità.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La figura a fianco spiega essenzialmente il principio della formazione dei circoli di confusione (anche cerchi o dischi), utilizzando l'esempio della messa a fuoco di un punto immagine catturato sull'asse ottico: quando la messa a fuoco del punto immagine è corretta (esempio centrale in figura), esso sarà rappresentato nitidamente come un punto. A mano a mano che si sposta la messa a fuoco in avanti o indietro, il punto immagine aumenterà la sua dimensione sempre di più, formando e allargando il cosiddetto circolo di confusione che lo rappresenta (nella figura, viene spostato il punto immagine, ma nella pratica il principio non cambia).

I punti immagine vengono rifratti sul piano focale (pellicola o sensore) posizionato ad una distanza precisa sull'asse ottico chiamato anche punto focale. Su questo piano, l'immagine a fuoco appare nitida perché ricostruita come punti, o meglio come circoli apparentemente puntiformi.

Essendo l'effetto osservativo in stretto rapporto con l'acutezza visiva binoculare umana (l'acutezza media è 10/10), la dimensione dei circoli di confusione può raggiungere valori tali che l'occhio non sarà più in grado di distinguere o discriminare come cerchi: a questo punto si è raggiunta apparentemente la miglior focalizzazione dei punti immagine.

I circoli di confusione hanno forma essenzialmente rotonda come dischi (in quanto le lenti degli obiettivi sono circolari) e vengono misurati in base al diametro che raffigurano sull'immagine, ma sono naturalmente soggetti ad assumere la forma (silhouette) dei profili delle lame, quando si chiude il diaframma (esagonali, pentagonali, ecc, o altro).

Determinate procedure di valutazione, basate su di un numero ampio di osservatori tester che hanno valutato stampe a contatto con fotogramma 8x10 pollici (20x25 centimetri) da una distanza pari alla diagonale (32 cm), hanno trovato come limite massimo e sufficientemente accettabile, un valore del diametro dei circoli di confusione pari a 0,2 millimetri. Questo valore molto blando (5 linee per millimetro dalla distanza di 32 cm, ovvero 6,4 l/mm da 25 cm) corrisponde ad un'acutezza visiva piuttosto scarsa e di molto sotto alla media, pari a 4,6/10 della relativa scala (valore tale da negare il permesso di condurre autoveicoli - Patente di Guida).

Assumendo il valore di 0,2 millimetri, come riferimento del diametro massimo accettabile del CdC (Cerchio di Confusione) per il fotogramma 8x10", si possono poi derivare i rispettivi valori per ogni altro formato pellicola/sensore, considerando il rapporto delle diagonali: siccome il fotogramma del formato Leica 24x36 mm ad esempio dovrà essere ingrandito 7,5 volte per equivalere il formato 8x10" usato come riferimento, il circolo di confusione dovrà essere calcolato come 0,2 mm / 7,5x = 0,027 mm (circa).

Ecco che in ambito fotografico le case costruttrici, adattandosi a questa convenzione, iniziarono a conformare la produzione degli obiettivi, adottando degli indici sul barilotto che indicassero un'ideale Profondità di Campo (PdC) possibile, tramite la distanza di messa fuoco e in base al diaframma selezionato.

Volendo però rendere in tutti i casi l'immagine ancora più nitida (o meglio con maggior PdC), sarà naturalmente necessario diminuire il valore del CdC in un calcolo fatto a parte e, ordinariamente alla procedura, sarà anche possibile stabilire un valore arbitrario corretto, più utile alle nostre specifiche esigenze/capacità/possibilità (in quanto bisogna ricordare che il valore trovato durante i test, rappresenta comunque un valore convenzionale non sempre adeguato per tutti).

Diametro del circolo di confusione in rapporto al formato pellicola[modifica | modifica wikitesto]

Formato Dimensioni fotogramma CdC
Piccolo formato
APS-C 22,5 mm x 15,0 mm 0,016 mm
35mm 36 mm x 24 mm 0,027 mm
Medio formato
6x5 56 mm x 42 mm 0,043 mm
6x6 56 mm x 56 mm 0,049 mm
6x7 56 mm x 69 mm 0,055 mm
6x9 56 mm x 84 mm 0,062 mm
6x12 56 mm x 112 mm 0,077 mm
6x17 56 mm x 168 mm 0,109 mm
Grande formato
4x5 90 mm x 127 mm 0,100 mm
5x7 127 mm x 178 mm 0,135 mm
8x10 203 mm x 254 mm 0,200 mm

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]