Cioè

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Cioè
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquindicinale
Genereperiodico
Fondazione7 ottobre 1980
SedeModena
EditorePanini
DirettoreMarco Iafrate
Sito webwww.cioe.it
 

Cioè è una rivista quindicinale (in precedenza settimanale) pubblicata in Italia dal 7 ottobre 1980; è rivolta a un pubblico adolescenziale e preadolescenziale principalmente di sesso femminile, e tratta temi legati alla moda, alla musica, al cinema, alla cronaca rosa, all'amore e alla sessualità; negli anni ottanta raggiunse livelli di vendita notevoli arrivando a 300 000 copie.[1]

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Particolarmente caratteristica la presenza di poster di considerevoli dimensioni piegati su sé stessi affinché rientrino nel formato tascabile della rivista. Inoltre solitamente la rivista esce in allegato con gadget di vario tipo, ma principalmente cosmetici, accessori di abbigliamento e bigiotteria. Fu il primo settimanale in Italia a veicolare un gadget, per la precisione una gomma per cancellare, a forma di cuore. Per diversi anni la rivista pubblicò anche molti fotoromanzi, prodotti da Umberto Mazzarini[2].

Il primo direttore fu il giornalista Paolo Cavallina, mentre l'editore fondatore fu Fabio Piscopo, che la pubblicò con la sua casa editrice, le Edizioni Cioè (le cui testate per giovani sono state comprate da Panini nel 2009)[3]. Fra i primi collaboratori della rivista ci furono Anna Pettinelli, Dario Salvatori, Nicola Sisto, Enrico Sisti, lo stesso Marco Iafrate e Maurizio Costanzo, con una rubrica di commento alle storie dei fotoromanzi. Celebre negli anni ottanta l'inserto L'Eco dei Sorcini, ideato da Iafrate e realizzato in collaborazione con Renato Zero. Dal 1980 al 1992 l'art director delle edizioni Cioè è stato Alberto Baldassarre.

Fra i direttori che hanno contribuito al successo del settimanale, Giorgio Pacifici che lo prese a poco più di 100 000 copie di venduto e, rinnovando la formula, lo portò ai suoi massimi livelli di vendita alla fine degli Ottanta, coadiuvato dalla caporedattrice Marina Mannino che dal 1991 lo gestì da sola con la redazione fino al 2009. Da allora è edita dalla Edizioni Panini e diretta da Marco Iafrate.

Il marchio Cioè è declinato anche nelle testate di altre riviste per giovanissimi come Cioè Girl, Cioè Test, Cioè Max. La testata è presente anche nel web nei diversi social network.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cioè, un vecchio giornale per giovanissime, su Il Post, 7 febbraio 2024. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  2. ^ Bambini o figli? di Gabriella Mangiarotti Frugiuele
  3. ^ Case editrici – Fabio Piscopo. Da ragazzo voleva fare il pilota, su primaonline.it, settembre 2004. URL consultato il 31 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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