Cimitero monumentale di Brescia

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Cimitero monumentale di Brescia
Il viale d'ingresso
TipoCivile
Confessione religiosaCattolica
Stato attualeIn uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBrescia
Costruzione
Periodo costruzione1814-1870
Data apertura19 gennaio 1810[1]
ArchitettoRodolfo Vantini
Tombe famoseGiuseppe Zanardelli, Tito Speri, Rodolfo Vantini
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°32′26.88″N 10°12′07.56″E / 45.5408°N 10.2021°E45.5408; 10.2021

Il cimitero monumentale di Brescia, o Vantiniano, opera dell'architetto Rodolfo Vantini, è il primo cimitero monumentale della storia dell'arte[2][3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il faro, realizzato tra il 1869 e il 1870.

Il cimitero monumentale di Brescia fu la prima opera di Rodolfo Vantini, realizzata a partire dal 1813 e che lo impegnò per tutta la vita[5]. L'editto napoleonico di Saint Cloud, del 12 giugno 1804, fissava una serie di regole di sanità pubblica relative alla sepoltura dei cadaveri, imponendone la tumulazione in aree distanti dai centri abitati. Brescia, nel 1806, fu tra le prime città a tramutare in legge tale decreto tanto che la deputazione cittadina si impegnò ad erigere un camposanto secondo le nuove direttive: a tal proposito si scelse un'area nella zona al di fuori di porta San Giovanni[3], mentre il comune di Brescia acquistò, in data 12 settembre 1808, una serie di terreni corrispondenti ad un'area di 154 metri di lato.

Il 19 gennaio 1810 il vescovo Gabrio Maria Nava consacrò il luogo di sepoltura e fin da subito furono effettuate le tumulazioni. Al tempo, l'area del cimitero si presentava una croce di ferro, attorno alla quale i corpi venivano inumati direttamente nel terreno senza sottoporlo a cure o trattamenti particolari. Nel 1814[3][4], dopo varie discussioni atte al miglioramento della struttura si decise, previo concorso, di affidare il progetto al giovane architetto Rodolfo Vantini affinché vi realizzasse una cappella funebre. Nel corso degli anni, l'area fu arricchita di porticati ed edifici in stile neoclassico, ispirati all'arte greca. Vantini spese tutta la vita all'edificazione del camposanto di Brescia[3] e per tale opera fu riconosciuto come il più abile architetto in tale campo; i lavori di costruzione e ampliamento del complesso si protrassero, infatti, oltre la morte di Vantini stesso, sino agli inizi del XX secolo.

Nel 2023 è uscito il volume "Rilevare e valorizzare la memoria. Analisi e proposte per il cimitero Vantiniano", che contiene un'approfondita analisi sulla nascita e sviluppo del sito, tavole grafiche di rilievo degli edifici, dei monumenti e dell'architettura vegetale, nonché proposte di valorizzazione culturale.[6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le aree principali che compongono la struttura sono:

  • La cappella centrale dedicata a San Michele, nella quale campeggia la statua dell'omonimo arcangelo, ad opera di Democrito Gandolfi[7].
  • La cella del Municipio o rotondina comunale, primo vero pantheon del complesso monumentale: in essa, dal 1833 al 1904, vennero seppelliti venticinque protagonisti della vita politica e sociale di Brescia, tra i quali il poeta Cesare Arici[8].
  • L'emiciclo verde antistante la cappella di San Michele, costituito da sessantasei cenotafi che ricordano vari personaggi più o meno noti della storia di Brescia, come poeti, letterari, imprenditori o militari[9].
  • Il faro, ultimato nel 1864 con cinquantacinque metri d'altezza, dispone d'un basamento circolare attorniato da portici e sepolcri ed è sormontato da una lanterna, allegoria della luce che vuole illuminare la via nell'aldilà. L'architetto tedesco Johann Heinrich Strack trasse ispirazione da essa per la realizzazione della colonna della Vittoria di Berlino, inaugurata nel 1873[10]. Inoltre, nella sala centrale del monumento è collocata la statua di Rodolfo Vantini, ivi seppellito, opera di Giovanni Seleroni[11].
  • L'ossario militare, edificato negli anni Venti del XX secolo a commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale è tra gli edifici funebri militari cimiteriali più grandi d'Italia[12].
  • Il Pantheon o famedio, una sala destinata a contenere i monumenti degli illustri bresciani[13].
  • La tomba piramidale del beato Giovanni Battista Bossini[14].

Mausolei[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti in bronzo[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti in marmo[modifica | modifica wikitesto]

Famedio[modifica | modifica wikitesto]

Nelle tavole predisposte da Rodolfo Vantini per la pubblicazione di Il Campo Santo di Brescia (1855) compare la monumentale aula del Pantheon, definita “Sala nell'Emiciclo in fondo al Cimitero destinata a contenere i monumenti degli illustri bresciani”, collocata appunto nell'emiciclo di chiusura dell'intero Campo Santo e in asse con il monumento a tronco di piramide del beato Giuseppe Bossini (1843-1856), il faro-lanterna (1847-1864) e la chiesa di San Michele. Dopo l'esperienza della cosiddetta Rotondina Comunale (collocata nella cella 8 al termine del portico orientale della facciata del Vantiniano), nasce il Pantheon, così com'è scritto sull'architrave esterno della sala, un vero e proprio Famedio comunale in cui collocare cenotafi, monumenti e iscrizioni in memoria di cittadini illustri[13].

Nel marzo del 2015 la Giunta comunale di Brescia ha deciso di riprendere quella nobile idea. Con delibera n. 34 del 16 marzo 2015, il Consiglio comunale ha approvato il “Regolamento per le onoranze al Famedio”. Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento sono cittadini illustri “coloro che abbiano meritato per opere letterarie, scientifiche, artistiche o per atti insigni, o che si siano distinti particolarmente nella storia patria. Cittadini benemeriti sono coloro che abbiano arrecato alla città particolare lustro e beneficio”.

Ogni anno, il 9 novembre, giorno della posa della prima pietra del Cimitero Vantiniano, si procede al ricordo dei cittadini illustri o benemeriti deceduti l’anno precedente, mediante apposizione dei nominativi su lapide commemorativa[15].

Di seguito un elenco dei nomi iscritti al Famedio[16]:

Nome e cognome Luogo e data di nascita Luogo e data di morte Note
Francesco Filippini Brescia 18 settembre 1853 Milano 6 marzo 1895 Pittore
Ida Carrara Brescia 22 settembre 1883 Brescia 9 luglio 1960 Infermiera
Paolo Guerrini Bagnolo Mella 18 novembre 1880 Bagnolo Mella 19 novembre 1960 Storico
Giovanni Treccani degli Alfieri Montichiari 3 gennaio 1887 Milano 6 luglio 1961 Industriale, fondatore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, promotore della fondazione per la Storia di Brescia, politico
Luigi Binetti Brescia 18 luglio 1885 Brescia 31 ottobre 1963 Magistrato
Alessandro Mazzola Brescia 3 aprile 1876 Brescia 20 novembre 1963 Ingegnere
Egidio Dabbeni Fiumicello 27 febbraio 1873 Brescia 2 giugno 1964 Architetto
Giulio Bevilacqua Isola della Scala 14 settembre 1881 Brescia 6 maggio 1965 Cardinale
Giacomo Bulgaro Corticelle Pieve 29 febbraio 1879 Brescia 27 gennaio 1967 Religioso
Libero Dordoni Canneto sull'Oglio 6 marzo 1905 Prato 20 settembre 1967 Esponente del CLN, politico
Gualtiero Laeng Brescia 10 maggio 1888 Brescia 24 dicembre 1968 Alpinista, geografo, ricercatore, storico, giornalista
Federico Palazzoli Chiari 17 agosto 1881 Brescia 13 gennaio 1969 Imprenditore, benefattore, filantropo
Corrado Allegretti Savigliano 25 febbraio 1894 Brescia 2 maggio 1969 Speleologo
Vittorio Trainini Brescia 6 marzo 1888 Brescia 19 agosto 1969 Artista, decoratore, illustratore, designer di arredi e paramenti sacri
Federico Balestrieri Brescia 25 febbraio 1910 Brescia 25 aprile 1972 Medico e filantropo
Giacomo Vender Lovere 9 aprile 1909 Ceratello 28 giugno 1974 Sacerdote, antifascista e filantropo
Paolo VI Concesio 26 settembre 1897 Castel Gandolfo 6 agosto 1978 Pontefice
Ottorino Marcolini Brescia 9 marzo 1897 Brescia 23 novembre 1978 Religioso, ingegnere e fondatore della cooperativa "La Famiglia"
Angelo Ferretti Torricelli Brescia 5 gennaio 1891 Brescia 8 gennaio 1980 Erudito, astronomo, naturalista, storico della scienza
Stefano Bazoli Brescia 4 dicembre 1901 Brescia 1 settembre 1981 Avvocato, politico
Franco Feroldi Brescia 1 novembre 1913 Passirano 6 gennaio 1982 Economista, docente universitario, presidente della Camera di Commercio
Beppe Frau Brescia 21 marzo 1932 Brescia 4 febbraio 1983 Promotore di iniziative di volontariato
Laura Bianchini Castenedolo 23 agosto 1903 Roma 27 settembre 1983 Insegnante, parlamentare
Bortolo Rampinelli Brescia 2 maggio 1893 Brescia 15 maggio 1984 Avvocato, amministratore pubblico
Vittorino Chizzolini Brescia 3 gennaio 1907 Brescia 24 maggio 1984 Insegnante, pedagogista
Oddino Pietra Brescia 31 marzo 1912 Brescia 3 gennaio 1984 Imprenditore
Giuseppe Almici Zone 6 febbraio 1904 Brescia 24 settembre 1985 Vescovo ausiliare di Brescia e vescovo di Alessandria
Tita Mozzoni Gardone Val Trompia 27 marzo 1894 Gardone Val Trompia 17 agosto 1986 Artista
Miro Bonetti San Gervasio Bresciano 13 dicembre 1916 Brescia 28 agosto 1986 Segretario dell'Unione Artigiani
Franco Tadini Caravaggio 5 ottobre 1911 Brescia 29 novembre 1986 Insegnante e pedagogista, Medaglia d’oro della Cultura
Eugenio Guarneri Orzivecchi 16 ottobre 1933 Brescia 15 settembre 1987 Dirigente sindacale, presidente provinciale dell’INPS
Luigi Morstabilini Ripa di Gromo 15 settembre 1907 Bergamo 26 luglio 1989 Vescovo di Brescia
Danilo Allegri Brescia 18 maggio 1911 Milano 13 ottobre 1989 Fotografo, artista
Lodovico Montini Brescia 8 maggio 1896 Brescia 12 febbraio 1990 Politico, membro dell’Assemblea Costituente, parlamentare
Guglielmo Achille Cavellini Brescia 11 settembre 1914 Brescia 20 novembre 1990 Artista e collezionista d’arte
Lionello Levi Sandri Milano 5 ottobre 1910 Roma 12 aprile 1991 Giurista e uomo politico
Franco Margola Orzinuovi 30 ottobre 1908 Nave 9 marzo 1992 Musicista, compositore
Vittoria De Toni Trebeschi Padova 22 novembre 1903 Cellatica 2 dicembre 1992 Scrittrice, giornalista, esponente della Resistenza
Italo Nicoletto Oberhausen 15 luglio 1909 Brescia 5 dicembre 1992 Partigiano, parlamentare
Giuseppe Beretta Gardone Val Trompia 16 giugno 1906 Gardone Val Trompia 10 giugno 1993 Industriale, armiero, cavaliere del lavoro, banchiere, promotore di iniziative culturali
Camillo Togni Gussago 18 ottobre 1922 Brescia 28 novembre 1993 Musicista, compositore
Antonia Oscar Abbiati Cerete 15 ottobre 1899 Brescia 28 dicembre 1993 Partigiana, sindacalista, assessore e vicesindaco
Luigi Micheletti Brescia 10 agosto 1927 Ome 16 dicembre 1994 Partigiano, imprenditore e ideatore dell'omonima fondazione
Domenico Bianchi Orzivecchi 28 maggio 1924 Brescia 8 maggio 1995 Imprenditore agricolo, banchiere
Arturo Benedetti Michelangeli Brescia 5 gennaio 1920 Lugano 12 giugno 1995 Musicista, pianista, direttore d’orchestra
Ugo Vaglia Nozza 13 novembre 1909 Brescia 21 luglio 1995 Letterato, storico, presidente di associazioni ed enti economici
Gaetano Panazza Brescia 8 maggio 1914 Brescia 10 ottobre 1996 Letterato, erudito di storia bresciana, storico e critico dell'arte
Tullo Goffi Prevalle 8 giugno 1916 Brescia 13 ottobre 1996 Sacerdote, insegnante, teologo e moralista
Livia Feroldi Passirano 3 novembre 1907 Botticino 24 febbraio 1997 Crocerossina, consigliere comunale, assessore e presidente del Centro Italiano Femminile
Carlo Manziana Brescia 26 luglio 1902 Brescia 2 giugno 1997 Sacerdote oratoriano, deportato a Dachau, vescovo di Crema
Mario Bendiscioli Passirano 8 gennaio 1903 Passirano 7 luglio 1998 Letterato, filosofo, storico del cristianesimo, germanista
Sergio Gandini Domodossola 20 dicembre 1931 Brescia 2 febbraio 1999 Imprenditore
Renato Gei Brescia 1 febbraio 1921 Nave 20 maggio 1999 Calciatore e allenatore
Mauro Piemonte Meda 28 marzo 1915 Brescia 8 luglio 1999 Medico primario, esperto di cure radioterapiche di fama internazionale, amministratore locale
Agnese Maria - Madre Eugenia Menni Trenzano 21 gennaio 1926 Brescia 31 marzo 2000 Religiosa, madre generale delle Ancelle della carità
Fausto Samuele Quilleri Crema 8 marzo 1922 Brescia 7 gennaio 2001 Ingegnere, partigiano, parlamentare, presidente del CAI, medaglia di bronzo al valor militare
Lino Monchieri Brescia 19 febbraio 1922 Brescia 2 febbraio 2001 Uomo di scuola, scrittore, testimone e storico della vicenda degli Internati militari della Seconda guerra mondiale
Angelo Pietrobelli Borgo San Giacomo 13 marzo 1908 Brescia 23 febbraio 2002 Sacerdote, benefattore
Mario Pedini Montichiari 27 dicembre 1918 Roma 8 luglio 2003 Letterato, docente, uomo politico
Dario Morelli Brescia 22 maggio 1920 Brescia 27 settembre 2003 Partigiano, docente, storico
Giancarlo Zappa Tavernole sul Mella 2 gennaio 1930 Brescia 10 febbraio 2004 Magistrato, giudice di sorveglianza, promotore del volontariato in carcere
Giovanni Ligasacchi Preseglie 6 giugno 1920 Brescia 3 gennaio 2005 Direttore di banda e musicista
Oscar Di Prata Brescia 10 agosto 1910 Brescia 5 gennaio 2006 Pittore, docente
Matteo Perrini Laterza 6 ottobre 1925 Brescia 8 febbraio 2007 Letterato, pedagogista, storico della filosofia
Mina Mezzadri Brescia 26 dicembre 1926 Brescia 19 agosto 2008 Regista teatrale e drammaturga
Giuseppe Nava Chiari 23 novembre 1928 Brescia 8 luglio 2009 Educatore, fondatore della Scuola Bottega, restauratore e rilegatore
Cesare Mazzolari Brescia 9 febbraio 1937 Rumbek 16 luglio 2011 Missionario comboniano, vescovo
Mario Cattaneo Ospitaletto 16 febbraio 1926 Brescia 13 dicembre 2012 Pedagogista, giornalista, presidente dell’Unione editori cattolici
Luigi Lucchini Casto 21 gennaio 1919 Brescia 26 agosto 2013 Imprenditore metallurgico, Cavaliere del lavoro, benefattore
Angelo Rampinelli Rota Brescia 24 ottobre 1934 Brescia 19 ottobre 2013 Avvocato, uomo politico e amministratore pubblico
Alessandro Fontana Marcheno 15 agosto 1936 Brescia 14 dicembre 2013 Politico, giornalista, storico, parlamentare, ministro, docente universitario
Agostino Orizio Cazzago San Martino 15 maggio 1922 Brescia 9 settembre 2014 Pianista, direttore d’orchestra, docente, organizzatore culturale, amministratore pubblico
Gabre Gabric Imoschi 14 ottobre 1914 Brescia 16 dicembre 2015 Atleta olimpionica
Luigi Corioni Castegnato 9 giugno 1937 Brescia 8 marzo 2016 Imprenditore
Alberto Folonari Brescia 8 marzo 1937 Brescia 25 aprile 2016 Uomo di banca, impresa e cultura
Daniela Dessì Genova 14 maggio 1957 Brescia 20 agosto 2016 Cantante lirica
Leonardo Benevolo Orta San Giulio 25 settembre 1923 Cellatica 5 gennaio 2017 Architetto e urbanista
Maria Rosa Inzoli Bretteri Mandello del Lario 19 aprile 1927 Brescia 8 maggio 2017 Medico, fondatrice di Medicus Mundi
Giancarlo Facchinetti Brescia 4 aprile 1936 Brescia 6 giugno 2017 Musicista e compositore
Azeglio Vicini Cesena 20 marzo 1933 Brescia 30 gennaio 2018 Calciatore e allenatore di calcio
Giovanna Sorbi Brescia 17 febbraio 1959 Brescia 12 febbraio 2018 Direttrice d'orchestra, pianista e compositrice
Giorgio Brunelli Soragna 21 ottobre 1925 Forte dei Marmi 30 settembre 2018 Medico ortopedico, microchirurgo, pioniere della microchirurgia della mano e dei traumi del midollo spinale
Antonio Fappani Quinzano d'Oglio 15 agosto 1923 Brescia 26 novembre 2018 Sacerdote, storico, scrittore, giornalista, promotore di iniziative e istituzioni culturali
Mario Zorzi Brescia 25 marzo 1920 Brescia 10 maggio 2019 Medico, docente universitario, presidente nazionale AVIS
Agape Nulli Iseo 16 marzo 1926 Brescia 1º ottobre 2019 Staffetta partigiana, presidente nazionale delle Fiamme Verdi
Giuseppe Frigo Brescia 30 marzo 1935 Brescia 7 dicembre 2019 Avvocato penalista, giurista, giudice della Corte costituzionale
Emanuele Severino Brescia 26 febbraio 1929 Brescia 17 gennaio 2020 Filosofo
Cesare Allegri Brescia 8 gennaio 1934 Brescia 15 maggio 2020 Politico
Anna Mabellini Brescia 29 settembre 1939 Brescia 25 dicembre 2020 Magistrato
Adelio Terraroli Brescia 24 luglio 1931 Brescia 5 marzo 2021 Politico
Maurizio Bestagno Sanremo 6 marzo 1930 Brescia 7 agosto 2021 Medico, fondatore del primo centro di medicina nucleare italiano
Renzo Capra Ponte dell'Olio 26 settembre 1929 Brescia 2 novembre 2021 Ingegnere
Aldo Rebecchi Toscolano Maderno 10 aprile 1946 Brescia 6 dicembre 2021 Politico
Bruno Foresti Tavernola Bergamasca 6 maggio 1923 Gavardo 26 luglio 2022 Vescovo di Brescia
Rosino Gibellini Gambara 22 luglio 1926 Brescia 25 novembre 2022 Teologo e filosofo

Sindaci di Brescia iscritti al Famedio:

Nome e cognome Luogo e data di nascita Luogo e data di morte Note
Guglielmo Ghislandi Breno 15 agosto 1887 Brescia 2 marzo 1965 Sindaco dal 1945 al 1948
Giovanni Boninsegna Brescia 20 novembre 1923 Brescia 12 marzo 1993 Sindaco dal 1990 al 1991
Bruno Boni Brescia 8 aprile 1918 Brescia 6 febbraio 1998 Sindaco dal 1948 al 1975
Gianni Panella Roè Volciano 7 gennaio 1948 Brescia 25 settembre 2003 Sindaco nel 1992
Pietro Padula Brescia 21 agosto 1934 Brescia 21 marzo 2009 Sindaco dal 1985 al 1990
Mino Martinazzoli Orzinuovi 30 novembre 1931 Brescia 4 settembre 2011 Sindaco dal 1994 al 1998
Cesare Trebeschi Cellatica 25 agosto 1925 Brescia 10 aprile 2020 Sindaco dal 1975 al 1985

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Data della benedizione del primo nucleo del campo santo da parte del vescovo di Brescia Gabrio Maria Nava. Enciclopedia Bresciana
  2. ^ Lionello Costanza Fattori, Rodolfo Vantini, 1ª ed., Lonato, Fondazione Ugo da Como, 1963, OCLC 601150987, SBN IT\ICCU\SBL\0135356.
  3. ^ a b c d Francesco Marino, Edilizia funeraria. Progettazione, normativa, esempi, Santarcangelo di Romagna, Maggioli Editore, 2014, p. 11, ISBN 9788838783425.
    «[...] Venne realizzato attorno al 1813 il Cimitero Monumentale di Brescia o Vantiniano. Qui le tombe vennero allestite sommariamente, cosicché si decise di costruire prima una chiesa e poi nel 1813 venne dato l'incarico all'architetto e ingegnere Rodolfo Vantini [...] di procedere con un progetto. È un'opera di grandissima importanza poiché fu il primo cimitero monumentale italiano, prototipo di tutti i cimiteri neoclassici dell'Ottocento. L'opera impegnò il suo ideatore per tutta la vita [...]»
  4. ^ a b Livia Maltese Degrassi, a cura di Ministero della pubblica istruzione, Direzione generale delle antichità e belle arti, Bollettino d'arte, serie IV, anno XLVIII, fascicolo 3, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato P. V., luglio-settembre 1963, p. 287, ISSN 0391-9854 (WC · ACNP).
    «[...] Tra queste particolarmente importanti il Cimitero monumentale di Brescia che, iniziato dal Vantini nel 1815, può essere considerato il primo cimitero monumentale che sia stato progettato; [...]»
  5. ^ www.comune.rezzato.bs.it, su comune.rezzato.bs.it. URL consultato il 1º novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  6. ^ Conferenza Stampa "Rilevare e Valorizzare la Memoria cimitero Vantiniano", su Ivana Passamani. URL consultato il 2 novembre 2023.
  7. ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, p. 30, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  8. ^ Terraroli, Valerio., Il Vantiniano : la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Comune di Brescia, 1990, p. 37, ISBN 88-7385-066-9, OCLC 26126308. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  9. ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, pp. 66-67, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  10. ^ Alberto Ottaviano, Sono tornati a ruggire i bianchi leoni di pietra del cimitero Vantiniano (PDF), su ancebrescia.it. URL consultato il 7 marzo 2019.
  11. ^ Terraroli, Valerio., Il Vantiniano : la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Comune di Brescia, 1990, p. 72, ISBN 88-7385-066-9, OCLC 26126308. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  12. ^ SAVOIA, Casa - Enciclopedia Bresciana, su enciclopediabresciana.it. URL consultato il 20 dicembre 2020.
    «Umberto II (1904-1983) il 10 settembre 1933 inaugurava al Cimitero Vantiniano l'Ossario dei caduti e il monumento ai Lupi di Toscana»
  13. ^ a b Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, pp. 66-69, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  14. ^ Terraroli, Valerio, 1956-, Il Vantiniano : guida ai monumenti, Comune di Brescia, 2015, p. 55, ISBN 979-12-200-0627-9, OCLC 1015985166. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  15. ^ Comune di Brescia - Portale istituzionale, su comune.brescia.it. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  16. ^ Comune di Brescia - Portale istituzionale, su comune.brescia.it. URL consultato il 20 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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