Cimitero maggiore di Milano

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Cimitero maggiore di Milano
Ingresso di Musocco visto dall'interno
Tipocivile
Confessione religiosacattolica, acattolica, ebraica
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
LuogoGaregnano, Piazzale Cimitero maggiore, 17
Costruzione
Periodo costruzione1886-1895
Data apertura23 ottobre 1895
Area678.624 m2
IngegnereLuigi Mazzocchi ed Enrico Brotti
NoteCimitero Ebraico staccato

Giorno di chiusura: lunedì (eccetto festivi)

Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°30′24.15″N 9°06′53.37″E / 45.506709°N 9.114826°E45.506709; 9.114826

Il cimitero maggiore di Milano, detto il Maggiore, e noto anche come cimitero di Musocco o semplicemente Musocco, è il più grande cimitero della città. Si trova nella zona nord-occidentale, nel quartiere di Garegnano, che ai tempi della costruzione era frazione del comune di Musocco. Quest'ultimo fu annesso a Milano nel 1923.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero nel 1895

Negli anni ottanta del XIX secolo, non potendosi più tollerare per ragioni igienico-sanitarie la continua attività dei piccoli cimiteri ormai saturi ed inglobati dai nuovi quartieri, posti in zone una volta periferiche ma ora completamente urbanizzatesi, si decise di edificare un unico grande cimitero in una zona lontana dal fulcro cittadino; venne scelta una zona dalle parti della Certosa di Garegnano, nel comune di Musocco, un terreno al di sopra delle falde acquifere, asciutto, nient'affatto paludoso e idoneo all’assimilazione delle decomposizioni organiche.[1][2][3]

Anche se a Milano da ormai 20 anni era in funzione il cimitero Monumentale, la decisione di realizzare un secondo grande cimitero fu presa dal fatto che si era capito subito che il solo Monumentale non sarebbe stato sufficiente ad ospitare i defunti di una città in forte espansione territoriale e demografica.[1][3]

Così, nel 1886, si iniziò a costruire il Maggiore,[3] su progetto affidato agli ingegneri Luigi Mazzocchi ed Enrico Brotti. Venne costruito dove sorgeva l'antico Bosco della Merlata,[4] celebre per la presenza di briganti e dissodato a seguito dell'entrata in vigore della Legge Forestale 3917 dell'anno 1877, che aveva eliminato il vincolo di tutela praticamente da tutti i boschi di pianura e collina.[5][6]

Il cimitero iniziò la sua attività il 23 ottobre del 1895,[1] per essere inaugurato con benedizione del cardinal Andrea Carlo Ferrari il 26 dicembre dello stesso anno.[2][3]

L'apertura del cimitero maggiore coincise più o meno con la chiusura e la demolizione di buona parte dei vecchi cimiteri del comune di Milano (in origine posti all'uscita delle porte cittadine) e dai quali vennero traslati i cadaveri al fine di seppellirli in definitiva per l'appunto a Musocco:[2]

Il cimitero nel 1895

Dallo stesso giorno di apertura del Cimitero maggiore, per agevolare il trasporto al nuovo cimitero ma anche al Monumentale sia dei morti recenti e dei loro cortei funebri, sia dei resti mortali provenienti dai cimiteri dismessi (purtroppo i resti di molti defunti, anche illustri, andarono perduti), il Comune, in collaborazione con la Edison, istituì un apposito percorso tranviario con nere vetture costruite ad hoc, le cui stazioni di partenza si trovavano la prima in via Bramante, la seconda (del 1906) accanto a Porta Romana; questa stazione, la Stazione funebre di Porta Romana, è ora l'edificio che ospita le Terme di Milano. I milanesi chiamavano ironicamente questo tram, che sarà attivo fino al 1925, "La Gioconda".[1][2][7][8]

Ingresso del cimitero (sempre dall'interno)

Il 23 dicembre 1923, in seguito a Regio Decreto, il comune di Musocco venne soppresso ed inglobato nel comune di Milano; il Cimitero maggiore diviene a tutti gli effetti parte di Milano.[9]

Negli anni venti e trenta, durante il ventennio fascista, con due interventi, il primo del 1924, il secondo del 1934, il cimitero Maggiore è stato gradualmente ingrandito.[2] La sua espansione si completò nel dopoguerra, quando oltre la parte posteriore, al di là dei cancelli e oltre una carreggiata da attraversare, venne costruito il Cimitero Ebraico.[10]

La superficie complessiva del cimitero, originariamente di circa 400.000 m2, con gli ampliamenti è cresciuta fino a 678.624 m2, di cui circa 80.000 a giardino.[11]

Fino al 1966 il cimitero Maggiore è stato servito anche da un'apposita fermata della tranvia Milano-Gallarate, gestita dalla STIE.[12]

All'interno del cimitero è presente la chiesa di Santa Maria della Pietà, in cui quotidianamente (eccetto il giorno di chiusura settimanale di tutti i cimiteri milanesi, il lunedì non festivo), di mattina, si celebra Messa.[13]

Da ottobre 2002 sono in funzione, in prossimità dell'ingresso frontale e degli ingressi laterali, alcune colonnine che forniscono informazioni sui luoghi di sepoltura o tumulazione.[2][14]

All'interno del cimitero Maggiore è presente un servizio di navetta lungo il vialone centrale, la linea 171 dell'Atm.[15][16]

I defunti del Maggiore[modifica | modifica wikitesto]

Pianta del cimitero

Fin da principio è chiara la differenza rispetto al Monumentale; quest'ultimo è soprattutto sede di memoria duratura e di tombe, appunto, monumentali, mentre il Maggiore si presenta come un cimitero classico, principalmente con singole sepolture a terra in campi dalla concessione della durata di almeno 10 anni e non rinnovabili (i cosiddetti "Campi decennali"). I corpi in essi inumati, una volta scaduta la concessione, verranno esumati; se mineralizzati, le loro ossa verranno raccolte in un loculo di un riparto; se non mineralizzati, verranno invece riseppelliti in appositi campi, chiamati Campi indecomposti, per un ulteriore periodo.

Questo destino non ha risparmiato nemmeno molti personaggi celebri, come campioni di Milan e Inter, del ciclismo, stelle della danza e del canto, celebri attivisti e anarchici, vittime e carnefici di cronaca nera e protagonisti degli anni di piombo.[3][17][18][19][20][21]

Prendendo sempre più piede la cremazione[22] (in genere effettuata nel "Polo crematorio" del cimitero di Lambrate, l'unico attivo all'interno dei confini cittadini) e di conseguenza non rendendosi necessario un tempestivo riuso delle fosse, l'esumazione dai campi decennali quasi sempre avviene oltre i dieci anni dalla sepoltura e tarda sempre più.[19]

Vi sono inoltre riparti con tumulazioni in colombari. Inoltre nel cimitero si trovano due ossari centrali, a loro volta suddivisi in riparti: il primo è stato costruito nel 1933,[3] mentre il secondo, di epoca successiva, contiene un riparto dedicato alla tumulazione perpetua in loculi dei resti esumati delle "vittime civili da incursioni aeree".[19]

Al cimitero Maggiore sono presenti anche dei campi destinati a tombe permanenti, generalmente di famiglia.[19]

Al 2015, il totale dei defunti che il cimitero ospita va ben oltre il mezzo milione.[23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Storia di Milano ::: I cimiteri milanesi, su storiadimilano.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  2. ^ a b c d e f g Cimitero Maggiore di Milano, in ABC Sikelia Edizioni, 3 luglio 2016. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2017).
  3. ^ a b c d e f Cimitero Maggiore - Il cimitero a Milano - itinerari - Ordine degli architetti, P.P.C della provincia di Milano, su ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016).
  4. ^ Gianluca Padovan, Forse non tutti sanno che a Milano..., Newton Compton Editori, 6 ottobre 2016, ISBN 978-88-227-0139-8. URL consultato il 13 novembre 2016.
  5. ^ Vedi art. 1. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 161 dell'11 luglio 1877.
  6. ^ Legge 20 giugno 1877, n. 3917 (serie 2°). Norme relative alle foreste. (PDF), su demaniocivico.it.
  7. ^ Il Tram funebre (la Gioconda), su milanoneisecoli.blogspot.it. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016).
  8. ^ Le stazioni funebri di Milano, su storiedimilano.blogspot.it. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016).
  9. ^ Codex, Pavia (IT) - http://www.codexcoop.it, Comune di Musocco, 1859 - 1923 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2017).
  10. ^ Comune di Milano - Riqualificazione dell'area di Cascina Merlata (PDF), su comune.milano.it.
  11. ^ Il cimitero maggiore musocco, su magentasrl.com. URL consultato il 22 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2016).
  12. ^ Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, La tramvia Milano - Gallarate, Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867
  13. ^ Realtà presenti in Parrocchia – Certosa di Milano, su certosadimilano.com. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
  14. ^ IN FUNZIONE I TOTEM PER LA LOCALIZZAZIONE DEI DEFUNTI - OLTRE MAGAZINE - Articolo, su oltremagazine.com. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016).
  15. ^ Autobus 171 Milano : linea 171 ATM ( Interno Cimitero Maggiore), su milano-italia.it. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2017).
  16. ^ Trasporti a Milano • Leggi argomento - Potenziamento linee urbane per i cimiteri, su forum.milanotrasporti.org. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2017).
  17. ^ Scegliere la sepoltura, su Portale del Comune di Milano. URL consultato l'8 aprile 2017.
  18. ^ Ore in coda al cimitero: quella triste odissea per una riesumazione, in ilGiornale.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  19. ^ a b c d Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  20. ^ emma moriconi, così ho seppellito Mussolini la testimonianza inedita di Renzo Zaccaro, 25 settembre 2014. URL consultato l'8 aprile 2017.
  21. ^ CIMITERI DELLA CITTA’ DI MILANO - ESUMAZIONE ORDINARIA DAI CAMPI DECENNALI, TRENTENNALI E INDECOMPOSTI – ANNO 2016, su mediagallery.comune.milano.it. URL consultato il 29 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2017).
  22. ^ Anche la tomba è un lusso L’Italia sceglie la cremazione, su LaStampa.it. URL consultato il 4 febbraio 2017.
  23. ^ Musocco, la metropoli dei morti dimenticati, su ilgiornale.it. URL consultato il 26 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]