Cielo sulla palude
Cielo sulla palude | |
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Ines Orsini in una foto di scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1949 |
Durata | 111 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Augusto Genina |
Soggetto | Elvira Psorulla |
Sceneggiatura | Augusto Genina, Suso Cecchi d'Amico e Fausto Tozzi |
Produttore | Renato e Carlo Bassoli |
Casa di produzione | ARX Film |
Distribuzione in italiano | Artisti associati |
Fotografia | Aldo Graziati |
Montaggio | Otello Colangeli e Edmondo Lozzi |
Musiche | Antonio Veretti |
Scenografia | Virgilio Marchi |
Costumi | Adriano Cambellotti e Anna Maria Feo |
Interpreti e personaggi | |
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Cielo sulla palude è un film italiano del 1949 diretto da Augusto Genina, ispirato alla vicenda di Maria Goretti. Vinse il Nastro d'argento al miglior regista.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
La famiglia di Luigi Goretti, bracciante agricolo, trova alloggio e lavoro nel casolare abitato dai coloni Serenelli, padre e figlio, in una malsana zona paludosa, vicino a Nettuno. Il giovane Alessandro Serenelli è preso da una passione morbosa per la figlia maggiore di Luigi, Maria. Dapprima cerca di attrarla con qualche gentilezza, poi tenta di usarle violenza e, respinto, giunge al punto di minacciarla. All'ennesimo rifiuto, il ragazzo l'aggredisce: la poveretta muore dopo atroci sofferenze sopportate con ferma fede e dopo aver perdonato il suo assassino.
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 24 novembre del 1949.
La critica[modifica | modifica wikitesto]
« La storia del martirio di Maria Goretti, narrata in termini agiografici, quasi di esaltazione religiosa, ma con agganci precisi al mondo umano e sociale in cui si è svolta, il mondo contadino gretto e chiuso, del principio del secolo, descritto in termini neorealistici. È il tema di questo film del dopoguerra diretto da Genina, dopo sette anni di silenzio. Ai film fascisti e bellicosi di prima si sostituisce ora un film di ispirazione cristiana, devoto, esaltato ed esaltante, ma il fondo del problema artistico non cambia.
Ora come allora l'interesse precipuo del regista va alla tecnica di ripresa, allo stile della narrazione, al decoro formale e alla cura artigiana, cosicché questo suo film, fin troppo esaltato, non è altro che un decoroso e dignitoso racconto popolare, ben condotto, ma tutto in superficie, tutto risolto nello splendore delle immagini e in un certo gusto realistico che può essere scambiato per approfondimento critico...» Gianni Rondolino su Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Nastro d'argento al miglior regista (1950)
- Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1950)
- Premio miglior regia Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (1949)
Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Cielo sulla palude, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Cielo sulla palude, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Cielo sulla palude, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Cielo sulla palude, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Cielo sulla palude, su FilmAffinity.
- (EN) Cielo sulla palude, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.