Cicerone, voce di Roma

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Cicerone, voce di Roma
Titolo originaleA Pillar of Iron
AutoreTaylor Caldwell
1ª ed. originale1965
1ª ed. italiana1966
Genereromanzo
Sottogenereromanzo storico
Lingua originaleinglese

Cicerone, voce di Roma (A Pillar of Iron) è un romanzo storico di Taylor Caldwell, pubblicato nel 1965. Il romanzo è stato tradotto in francese[1], svedese[2], portoghese[3][4], spagnolo[5], tedesco[6]; in italiano è uscito nel 1966.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il racconto ripercorre le tappe della vita dello statista Marco Tullio Cicerone (106 a.C., 43 a.C.), dall'infanzia trascorsa ad Arpino, alla morte per mano dei sicari di Marco Antonio. I temi più ricorrenti sono quello dell'inimicizia con Catilina e quello dell'ambigua amicizia con Giulio Cesare. Il primo è descritto come un antagonista di Cicerone fin dalla fanciullezza, il secondo invece, come un amico protettivo, ma del quale non sempre Cicerone comprende o approva le azioni.

Elementi romanzeschi[modifica | modifica wikitesto]

Le concessioni alla creazione romanzesca in questo libro sono fondamentalmente due: l'amore di Cicerone per Livia, che poi sarebbe andata sposa a Catilina, e l'adorazione segreta di Cicerone nei riguardi del Dio ignoto. Nel primo caso, la figura di questa donna, sposa di Catilina non è documentata; si è a conoscenza di una prima moglie, ma quanto è narrato nel romanzo è frutto di invenzione artistica.[7] Nel secondo caso, Cicerone sarebbe stato influenzato da un amico israelita che gli avrebbe instillato le proprie aspirazioni all'avvento del Messia. Quindi Cicerone risulterebbe un precursore del Cristianesimo. La tesi è cara a Taylor Caldwell,[8] ma in questo caso, sembra molto in anticipo sui tempi.[9]

Personaggi storici[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni in italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • T. Caldwell, Cicerone, voce di Roma, trad. di Agnese Silvestri Giorgi, ed. Baldini & Castoldi, Milano 1966.
  • T. Caldwell, Cicerone, voce di Roma, trad. di Agnese Silvestri Giorgi, ed. Baldini & Castoldi, Milano 2001.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) La porte de bronze, su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  2. ^ (EN) Cicero Romaren, su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Pilar de ferro romance sobre a vida fascinante de cicero e da roma de seu tempo, su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  4. ^ (EN) Um pilar de ferro, su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  5. ^ (EN) La columna de hierro: el gran tribuno, su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  6. ^ (EN) Eine Säule aus Erz (A pillar of iron, dt.), su worldcat.org. URL consultato il 7 agosto 2023.
  7. ^ La prima moglie di Catilina, di nome Gratiana, ebbe un figlio di cui si ignora tutto, anche il nome. La seconda moglie fu Aurelia Orestilla.
  8. ^ La tesi appare anche in Una stella su Antiochia, dedicato all'Evangelista Luca.
  9. ^ Si veda Deo ignoto. L'attestazione che tale culto potesse essere inteso in senso cristiano appare solo con gli Atti degli Apostoli, 17-23.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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