Christophe Ono-dit-Biot

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Christophe Ono-dit-Biot nel 2014

Christophe Ono-dit-Biot (Le Havre, 24 gennaio 1975) è uno scrittore e giornalista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Le Havre nel 1975, è direttore aggiunto del settimanale Le Point del quale cura le pagine culturali[1].

Ha studiato al Lycée Janson-de-Sailly di Parigi e in seguito si è laureato in letterature comparate prima di interessarsi all'appena nato World Wide Web con la creazione di un suo blog ante litteram, Le Journal de l’énervé, a partire dal 1995[2].

Critico letterario ed autore per l'emittente France Culture, è autore di 6 romanzi e di due opere di saggistica[3].

Tra i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti per l'opera letteraria, si ricorda il Grand Prix du roman de l'Académie française ottenuto nel 2013 con il romanzo Immersione[4].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Désagrégé(e) (2000)
  • Interdit à toute femme ou femelle (2002)
  • Génération spontanée (2004)
  • In Birmania (Birmane, 2007), Milano, Cairo, 2008 traduzione di Adriana Crespi ISBN 978-88-6052-186-6 .
  • Immersione (Plonger, 2013), Milano, Bompiani, 2016 traduzione di Ileana Zagaglia ISBN 978-88-452-8316-1.
  • Credere al meraviglioso (Croire au merveilleux, 2017), Milano, Bompiani, 2018 traduzione di Bérénice Capatti ISBN 978-88-452-9461-7.

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Goût de la Birmanie (2005)
  • Ciels d’orage (2011)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Biographie & Informations, su babelio.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  2. ^ (FR) Christophe Ono-dit-Biot. L’insignifiante ambition, su ojim.fr. URL consultato il 17 giugno 2018.
  3. ^ (FR) Scheda dell'autore, su franceculture.fr. URL consultato il 17 giugno 2018.
  4. ^ (FR) Sabine Audrerie, Christophe Ono-dit-Biot, Grand prix du roman de l’Académie française, su la-croix.com, 25 ottobre 2013. URL consultato il 17 giugno 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN80578571 · ISNI (EN0000 0000 7837 7634 · SBN LO1V342605 · LCCN (ENnr2001043511 · GND (DE136191436 · BNE (ESXX1769593 (data) · BNF (FRcb135690105 (data) · J9U (ENHE987007356240105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2001043511