Christiane Vlassi

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Christiane Vlassi (5 giugno 1938) è un'ex ballerina francese, Danseuse Étoile del balletto dell'Opéra di Parigi dal 1963 al 1978.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Christiane Vlassi nacque nel 1938 e all'età di dieci anni fu ammessa alla scuola di danza dell'Opéra di Parigi, dove fu allieva di Carlotta Zambelli. Nel 1952 iniziò a danzare come ballerina di fila del balletto dell'Opéra di Parigi e nel 1961 fu promossa al rango di ballerina principale.[1] Nel 1963 fu proclamata danseuse étoile della compagnia dopo aver danzato il duplice ruolo di Odette e Odile ne Il lago dei cigni, in cui si fece ammirare per la purezza delle linee e l'eleganza del suo arabesque nella parte del cigno bianco.[2]

Nei quindici anni successivi danzò molti dei maggiori ruoli del repertorio femminile, tra cui le protagoniste de Coppélia e Suite en Blanc di Serge Lifar.[3] Inoltre danzò ruoli principali in occasione delle prime del Romeo e Giulietta coreografato da Attilio Labis, Tarangalila di Roland Petit e La Damnation de Faust di Maurice Béjart. Ha danzato come ospite con alcune delle maggiori compagnie di danza al mondo, tra cui il Balletto Bol'šoj, il Balletto Mariinskij, il Royal Ballet e il corpo di Ballo del Teatro alla Scala, con cui ha danzato nel ruolo della Fata Confetto ne Lo schiaccianoci nel 1972.[4]

Dopo il ritiro dalla compagnia nel 1978 continuò a danzare per alcuni anni come prima ballerina ospite e dal 1981 al 2004 insegnò alla scuola di danza dell'Opéra di Parigi.

È stata sposata con Attilio Labis, suo collega all'Opéra di Parigi, fino alla morte del ballerino nel 2023.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Spire Pitou, The Paris Opéra: Genesis and glory, 1671-1715, Greenwood Press, 1983, ISBN 978-0-313-21420-2. URL consultato il 20 maggio 2022.
  2. ^ (FR) Mlle VLASSI DANS "LE LAC DES CYGNES" A L'OPÉRA, in Le Monde.fr, 10 dicembre 1963. URL consultato il 21 maggio 2022.
  3. ^ (EN) French News: Theatre and arts, Cultural Services of the French Embassy, 1963, p. 23. URL consultato il 20 maggio 2022.
  4. ^ Ricerca - Archivio La Scala [collegamento interrotto], su teatroallascala.org. URL consultato il 21 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN29800043 · ISNI (EN0000 0000 4987 3962 · LCCN (ENnr2003024797 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2003024797