Società Sportiva Chinotto Neri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Chinotto Neri Roma)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Società Sportiva Chinotto Neri
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, verde
Dati societari
Città Roma
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Fondazione 1950
Scioglimento1957
Presidente Bandiera dell'Italia Pietro Neri[1]
Stadio Motovelodromo Appio[2]
(10.000 posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

La Società Sportiva Chinotto Neri è stata una società calcistica romana, attiva nel corso degli anni cinquanta[3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una formazione della Chinotto Neri

La Chinotto Neri nacque dall'allora "Unione Sportiva Casilina", squadra romana del quartiere di Torpignattara, che aveva chiuso al 4º posto il campionato di Promozione 1949-1950[3]. La squadra assunse una nuova denominazione sociale nel 1950 (ufficialmente: "Società Sportiva Chinotto Neri Casilina"), e cambiò i colori passando dal giallo-rosso al giallo-verde[3][4].

La Chinotto Neri vinse il girone I della Promozione 1950-1951 e disputò la Serie C 1951-1952. Successivamente giocò in IV Serie dal 1952-1953 al 1956-1957. Al termine di quest'ultima stagione la squadra vinse lo spareggio contro il Marsala, e venne promossa in Serie C. Tuttavia la Chinotto Neri si fuse con la Federconsorzi dando vita alla rossoverde Fedit, che disputò la Serie C 1957-1958 e, anni dopo, cambiò nome in Tevere.

Presieduta da Pietro Neri, già fondatore nel 1949 dell'azienda Chinotto Neri, disputava le proprie partite casalinghe dapprima presso il Campo Giordano Sangalli (oggi Parco Sangalli, situato nel quartiere Tor Pignattara), successivamente presso il Motovelodromo Appio[5]. Aveva sede in via del Mandrione 334[2].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Chinotto Neri
  • 1948-1949: La S.S. Torpignattara si fonde con l'Arco-Juve Torpignattara e nasce la S.S.Casilina che chiude al 1º posto nel girone C della Prima Divisione Laziale e viene promossa in Promozione Lazio
  • 1949-1950: 4ª nel girone I di Promozione Lazio - assume il nome di Casilina-Chinotto Neri
  • 1950: la Casilina cambia colori e nome diventando la Società Sportiva Chinotto Neri.
  • 1950-1951: 1ª nel girone I di Promozione Lazio Promossa in Serie C.
  • 1951-1952: 7ª nel girone C di Serie C. Retrocessa in IV Serie.
  • 1952-1953: 5ª nel girone F di IV Serie.
  • 1953-1954: 2ª nel girone F di IV Serie.
  • 1954-1955: 2ª nel girone G di IV Serie.
  • 1955-1956: 1ª nel girone F di IV Serie; perde la finale del Centro Italia contro il Siena.
  • 1956-1957: 3ª assoluta in IV Serie vincendo lo spareggio col Marsala. Promossa in Serie C.
  • 1957: cede il titolo sportivo alla Federconsorzi che diventa FEDIT ROMA.

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1956-1957 (girone F)

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1950-1951 (girone I)

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Vittoria girone: 1955-1956 (girone F)[6]
Secondo posto: 1953-1954 (girone F), 1954-1955 (girone G)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chinotto Neri [collegamento interrotto], su ilcalciodiunavolta.it. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  2. ^ a b Mario Pennacchia, I protagonisti del girone F, in Corriere dello Sport, 26 settembre 1953, p. 4. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  3. ^ a b c Mario Pennacchia, Problemi sportivi e vita agonistica dei rioni di Roma, in Corriere dello Sport, 29 novembre 1950, p. 2. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  4. ^ a b Mario Pennacchia, Precisazioni del presidente della Chinotto Neri Casilina, in Corriere dello Sport, 30 novembre 1950, p. 2. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  5. ^ Claudio D'Aguanno, Torpignattara, calci ribelli sul campo del Sangalli [collegamento interrotto], in L'Unità, 3 ottobre 2004. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  6. ^ Campionato non terminato con la promozione a causa della successiva sconfitta col Siena nella finale del Centro Italia.
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio