Chiesa di Santa Maria Assunta (Firenze)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Santa Maria Assunta
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSettignano (Firenze)
Coordinate43°46′57.75″N 11°19′16.2″E / 43.782708°N 11.321167°E43.782708; 11.321167
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria Assunta
Arcidiocesi Firenze
Stile architettonicorinascimentale
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di Santa Maria Assunta è un luogo di culto cattolico che si trova a Settignano, frazione di Firenze. La sua fondazione risale all'XII secolo, venne poi completamente rifatta nel 1518. Nel 1595 vennero aggiunte due navate a quella esistente ed in seguito subì altri radicali interventi, specialmente alla fine del XVIII secolo.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sulla facciata esterna c'è una terracotta imbiancata di un artista della prima metà del Cinquecento, Vergine col piccolo Gesù e San Giovannino. Di fianco sono incastrati nel muro quattro mascheroni del XIV secolo.

Il suo interno è a tre navate e vi si trova una Risurrezione di Gesù di Maso da San Friano (fine del XVI secolo) ed una Madonna del Rosario di Francesco Mati, degli ultimi anni del secolo XVI secolo, in cui uno schema ancora cinquecentesco è ravvivato da un tonalismo cromatico derivato dal Ligozzi.[1] Il dipinto, commissionato da Zanobi d'Andrea, ricco mercante di stoffe, è stato restaurato nel 2014.[2]

Nella cappella del Santissimo Sacramento l'Ultima Cena di Andrea Commodi (1615); alcuni affreschi di Santi di Tito (1593), intorno alla statua di Santa Lucia. Il Crocifisso sull'altar maggiore è del XV secolo e gli affreschi nella cupoletta dell'abside sono di Pier Dandini. In questa chiesa si trovano anche una Madonna col Bambino e due Angeli, terracotta della bottega di Andrea della Robbia, il fonte battesimale (1745), un ciborio del XV secolo e il pulpito attribuito a Gherardo Silvani su disegno di Bernardo Buontalenti (1602).

Annesso alla chiesa c'è l'Oratorio della Santissima Trinità, sulla cui porta c'è l'Adorazione del Bambino, di artista del XV secolo, allievo di Desiderio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Laura Botteri, Francesco Mati: un alloriano minore tra impegni granducali e committenze nel territorio, in Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al tardo barocco, catalogo di Mostra, Poppi, 2001, pag. 110.
  2. ^ La Madonna del Rosario di Franceso Mati, a cura di Lia Brunori, Firenze, 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Lumachi, Firenze, nuova guida illustrata storica-artistica-aneddotica della città e dintorni, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 1929

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]