Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Sarmede)

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Chiesa di Sant'Antonio di Padova
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSarmede
Indirizzopiazza Roma
Coordinate45°58′44.18″N 12°23′08.47″E / 45.978939°N 12.385686°E45.978939; 12.385686
Religionecattolica di rito romano
Titolaresant'Antonio di Padova
Diocesi Vittorio Veneto
Stile architettoniconeoclassico
CompletamentoXIX secolo

La chiesa di Sant'Antonio di Padova è la parrocchiale di Sarmede, in provincia di Treviso e diocesi di Vittorio Veneto[1]; fa parte della forania Pedemontana[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del XVI secolo sorse a Sarmede un piccolo oratorio dedicato a sant'Antonio di Padova e consacrato verso il 1538, che era filiale della pieve di San Giorgio Martire di Rugolo, a sua volta dipendente dal patriarca di Aquileia[3].

Nel secolo successivo, tuttavia, la cappella di Sant'Antonio crebbe d'importanza rispetto alla matrice, tanto che durante le visite pastorali i patriarchi non si recavano più a Rugolo, dove si limitavano ad inviare un legato, ma a Sarmede[3].

Il 6 luglio 1751, in seguito alla soppressione del patriarcato di Aquileia decretata da papa Benedetto XIV con la bolla Iniuncta nobis, la cappella sarmedese fu aggregata all'arcidiocesi di Udine[3].

Ai primi dell'Ottocento venne posta la prima pietra della nuova chiesa; questa entrò a far parte il 1º maggio 1818 della diocesi di Ceneda e il 14 settembre 1830 fu eretta a parrocchiale dal vescovo Antonino Bernardo Squarcina, rendendovi filiale l'antica pieve rugolese[3].

A causa del terremoto del 1873 crollò l'affresco del soffitto con soggetto la Glorificazione di Sant'Antonio, eseguito dal bellunese Giovanni De Min[4][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, che volge a mezzogiorno, è scandita da quattro lesene, poggianti sul alti basamenti e terminanti con capitelli ionici sopra cui s'impostano la trabeazione e il timpano triangolare in cui s'apre un oculo, e presenta centralmente i portale d'ingresso, al quale s'accede percorrendo otto scalini.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata sulla quale si aprono le cappelle laterali e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la cornice sopra cui s'imposta la volta; qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'altare maggiore, abbellito dalle statue dei santi Lorenzo e Domenico[3], la pala ritraente la Madonna col Bambino assieme ai Santi Antonio di Padova, Sebastiano, Rocco, Floriano e Biagio, il battistero, l'affresco con soggetto la Gloria di sant'Antonio, dipinto da Noè Bortignon[5][6], e i tre altari minori intitolati rispettivamente a san Giuseppe, a san Bonaventura e alla Beata Vergine Maria[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di Sant'Antonio da Padova, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 luglio 2021.
  2. ^ Sarmede – S.Antonio di Padova, su diocesivittorioveneto.it. URL consultato il 6 luglio 2021.
  3. ^ a b c d e f g LA CHIESA PARROCCHIALE DI SARMEDE, su pedemontananord.it. URL consultato il 6 luglio 2021.
  4. ^ Sarmede - chiesa di S. Antonio di Padova, su microturismodellevenezie.it. URL consultato il 6 luglio 2021.
  5. ^ Chiesa di Sant'Antonio da Padova, su outdooractive.com. URL consultato il 6 luglio 2021.
  6. ^ Chiesa di Sant'Antonio a Sarmede, su comune.sarmede.tv.it. URL consultato il 6 luglio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]